Manuela Greco
Si dice che a Natale siamo tutti più buoni, ma a noi piace più essere cattivi senza possibilità di redenzione, motivo per cui tiriamo le somme del 2022 concentrandoci non sul meglio, ma sul peggio di quanto abbiamo visto quest’anno!
Ecco, allora, le dieci peggiori storyline delle serie TV.
Le 10 peggiori storyline del 2023
1. Cassie e Nate in Euphoria
Come in ogni teen drama, durante la seconda stagione anche Euphoria ha portato sullo schermo il classico triangolo amoroso con un ragazzo conteso da due amiche del cuore. Peccato che la serie di Sam Levinson non sia riuscita a dare alla storyline e ai personaggi coinvolti un background che reggesse.
Nella premiere, complici gli alcolici che avevano consumato, Cassie e Nate passano una notte brava, ma ciò che non convince è l’attaccamento emotivo che, di punto in bianco, Cassie inizia a nutrire nei confronti di Nate. Nel giro di un paio di episodi, il personaggio di Sydney Sweeney perde la testa per un ragazzo col quale, fino a quel momento, non aveva mai neanche parlato!
2. L’intero concept di Pam & Tommy
L’arrivo di Pam & Tommy sui nostri schermi è stato accompagnato da non poche controversie. La serie, che racconta lo scandalo del sex tape di Pamela Anderson e Tommy Lee, non solo è stata realizzata senza il consenso dell’ex bagnina di Baywatch, ma ha optato per una rappresentazione della vicenda di pessimo gusto.
La scelta di una narrazione sopra le righe, quasi grottesca, ha tolto importanza alla vicenda vissuta dalla vera Pamela, che avrebbe dovuto essere trattata con maggiore sensibilità e porre l’accento sul peso opprimente di una così grave invasione della privacy.
3. La morte di Villanelle in Killing Eve
Nel finale di Killing Eve, Eve e Villanelle arrivano al capolinea quando si trovano a combattere una furiosa battaglia contro i Dodici.
Convinte di averli fatti fuori tutti, le due donne iniziano ad assaporare il loro futuro insieme, ma l’idillio dura poco, perché Villanelle viene ferita mortalmente da uno dei loro nemici ed esalta l’ultimo respiro tra le braccia dell’amata.
Nonostante il finale riservato al personaggio fosse in parte prevedibile, sono due i problemi fondamentali che lo caratterizzano: la caduta nello stereotipo omofobo del bury your gays e la conclusione frettolosa e anticlimatica, che giunge priva di qualsiasi coinvolgimento emotivo per lo spettatore, che neppure riesce a metabolizzare l’accaduto.
4. I poteri in Riverdale
Di assurdità in quel di Riverdale ne abbiamo viste a bizzeffe, ma quanto capitato durante la sesta stagione le batte tutte.
Probabilmente sotto l’effetto della Jingle Jungle, Roberto Aguirre-Sacasa e compagni hanno ben pensato, di punto in bianco, di introdurre nella serie il sovrannaturale.
Così ci siamo ritrovati con universi paralleli, poteri magici degni della DC Comics, viaggi nel tempo, resurrezioni e potenti streghe capaci di scacciare via persino il diavolo in persona.
5. Il ritorno del triangolo Steve/Nancy/Jonathan in Stranger Things
Grazie a un racconto stratificato, che si muove tra paure, traumi e zone d’ombra, la quarta è probabilmente la migliore stagione di Stranger Things.
Nonostante ciò, quello che non perdoniamo al quarto ciclo di episodi è l’aver riproposto il triangolo amoroso formato da Steve, Nancy e Jonathan.
Non si tratta di una questione di ship, né di un problema di ripetitività, ma di pura e semplice continuità narrativa. Nella terza stagione, Steve aveva dimenticato Nancy e si era preso una bella sbandata per Robin. Certo, non poteva, per ovvi motivi, essere ricambiato, ma perché fingere che Steve non avesse mai dimenticato Nancy?
6. L’arco di Allison in The Umbrella Academy
La terza stagione di The Umbrella Academy ha completamente distrutto il personaggio di Allison. Se riusciamo a comprenderla per aver complottato contro i fratelli insieme a Sir Reginald allo scopo di ritrovare sua figlia, non possiamo perdonarla per aver utilizzato i suoi poteri su Luther nel tentativo di forzarlo a un rapporto sessuale con lei.
7. La storie delle molestie in Skam Italia
Dopo aver trattato con grande sensibilità il tema dell’ipoplasia peniena e averci raccontato le insicurezze e la fragilità di Elia, la quinta stagione di Skam Italia si perde a metà strada spostando il focus sulle molestie subite da Veronica e Federica. Peccato che la trattazione dell’argomento sia superficiale e frettolosa, e che non venga mai approfondito il punto di vista delle vittime.
Forse sarebbe stato il caso di salvare la faccenda di Spera per un’eventuale sesta stagione e concentrarsi, nella quinta, esclusivamente su Elia.
8. L’avvicinamento tra Serena e June in The Handmaid’s Tale
Terra di nessuno rappresenta un punto di svolta per la quinta stagione di The Handmaid’s Tale. La nascita del piccolo Noah è catartica per June, che si rende finalmente conto di non voler più proseguire sulla strada della vendetta. Tuttavia, la messa in scena del rapporto tra June e Serena appare piuttosto problematica.
Tra carezze, sguardi languidi e un’inedita complicità, la serie dà una lettura quasi romantica della loro dinamica, dimenticando gli abusi che June ha subito proprio per mano di Serena.
9. La struttura di The Midnight Club
Avrebbe dovuto essere una serie allegorica sulla malattia e la morte? Una storia di fantasmi? Un horror ispirato ai rituali dell’antica Grecia? Non è chiaro quale fosse il punto cardine di The Midnight Club, ma ciò che è venuto fuori è un gran pasticcio senza né capo né coda che, a causa di una trama poco chiara e frammentaria, perde il confronto coi precedenti lavori di Mike Flanagan per Netflix: The Haunting e Midnight Mass.
10. La rigenerazione del tredicesimo Dottore
La rigenerazione dovrebbe essere un momento emozionante per ogni incarnazione del Dottore. Purtroppo, però, quella del tredicesimo, accompagnata da un discorso scialbo e dal più freddo addio alla compagna di viaggio, non riesce a scaldare il cuore dei telespettatori, che non sono mai riusciti a instaurare una reale connessione col Dottore di Jodie Whittaker.
L’unico momento degno di nota della stagione (e probabilmente dell’intera gestione Chibnall) è il ritorno di David Tennant negli ultimissimi secondi dell’episodio!
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