Buffy, gli episodi che hanno fatto la storia della televisione14 min di lettura —

Buffy, gli episodi che hanno fatto la storia della televisione — 14 min di lettura —

Non è mai facile scegliere gli episodi migliori di una serie TV. È ancora più arduo quando quella serie è Buffy l’ammazzavampiri, un vero e proprio caposaldo della serialità televisiva.

C’è una ragione se la critica televisiva Emily Nussbaum ha dichiarato, nel 2014, che il 1999 è stato l’anno in cui la TV è cambiata per sempre. È stato l’anno in cui ha debuttato I Soprano, ma è anche stato l’anno in cui Buffy ha mostrato al mondo il suo vero potenziale: con Buffy “Whedon ha forgiato una fusione mitica e femminista di horror, commedia e dramma adolescenziale”, ha scritto Nussbaum sul New Yorker e ha ragione.

Ogni prodotto che vediamo oggi in TV è stato, almeno in parte, influenzato da Buffy e I Soprano. Non hanno solo cambiato la TV, ne hanno dettato delle nuove regole.

È proprio per questo che risulta difficile indicare uno o più episodi attraverso i quali Buffy ha dato inizio alla sua rivoluzione, ma ci abbiamo provato lo stesso tenendo in considerazione diversi fattori come:

  1. l’impatto degli episodi sulla macrostoria;
  2. le caratteristiche che li fanno spiccare rispetto agli altri;
  3. l’originalità degli episodi stessi e i rischi corsi da Joss Whedon che ha saputo osare quando pochi altri lo avrebbero fatto.

Quindi, bando alle ciance e scopriamo quali sono, in rigoroso ordine cronologico, gli episodi di Buffy che hanno fatto la storia della televisione!

1. Prophecy Girl (La profezia, 1×12)

La prima stagione di Buffy non è la più amata. È comprensibile: si trattava di uno show partito in midseason (a marzo invece che a settembre, con una commissione di soli 12 episodi), un rimpiazzo di un’altra serie chiamata Savannah.

Eppure l’episodio conclusivo della prima stagione ci faceva già scoprire tutto il potenziale della serie.

Nessuno si sarebbe aspettato che Joss Whedon avrebbe ucciso l’eroina della saga – anche se solo per pochi minuti – e nessuno si sarebbe aspettato la straordinaria performance di Sarah Michelle Gellar che, con voce spezzata, dice a Giles: “Ho solo 16 anni, non voglio morire”, rendendoci partecipi delle paure della piccola Buffy.

2. Innocence (Un attimo di felicità, 2×14)

Innocence è l’episodio di Buffy l’ammazzavampiri che ha cambiato ogni cosa, perché è stato allora che la maledizione di Angel è stata spezzata e il mostro dentro di lui ha preso il sopravvento.

Tralasciamo per in momento il fatto che Joss Whedon punisca Buffy per aver fatto sesso e concentriamoci sul resto, sul cambiamento di Angel che si trasforma da nobile eroe al più crudele dei villain dando vita alla concatenazione si eventi che ci trasporta direttamente verso il finale di stagione.

L’effetto domino a cui Un attimo di felicità dà vita è disarmante: Jenny è devastata quando scopre che Angelus è tornato e che lei avrebbe potuto impedirlo se solo fosse stata più sincera, Giles si allontana dalla donna che ama e che, ai suoi occhi, lo ha tradito e le gelosie di Spike iniziano a emergere.

Angelus si mostra fin da subito come un villain incredibilmente carismatico nonostante tragga un’infinita gioia nell’infliggere dolore agli altri, a torturarli fino a condurli alla pazzia. Angelus è depravato, sadico, un mostro che non gode della tortura fisica, ma del tormento psicologico delle proprie vittime.

3. Passion (Passioni, 2×17)

Per Angelus uccidere è una forma d’arte. Ne tra un piacere infinito, un’estasi che, in Passioni, culmina non con la morte di Jenny, ma con la messinscena che ne consegue.

Il vampiro porta il corpo inerme della donna nel letto di Giles affinché lui la trovi lì distesa, circondata da un’atmosfera romantica, con la luce delle candele che illumina il volto della donna e La Bohème che suona in sottofondo.

4. I Only Have Eyes For You (Per sempre, 2×19)

Per sempre segue il classico schema del “mostro della settimana”, ma riesce allo stesso tempo a scavare un po’ più a fondo nella storia di Angel e Buffy e a scoprire un ulteriore tassello del disprezzo che il vampiro nutre per la ragazza che amava.

5. Becoming Parts 1 & 2 (L’inizio della storia Parti 1 & 2, 2×21 & 2×22)

L’epilogo della seconda stagione non poteva essere un happy ending. Non dopo tutto il male che Angelus ha inflitto a Buffy. Non dopo la morte di Kendra. Non dopo quella di Jenny. Non dopo la reazione di Joyce alla scoperta che Buffy è la Cacciatrice, che tanto somiglia a quella di un genitore spaventato dal coming out della figlia.

La morte di Angel, in Becoming Part 2, era annunciata. Ciò che non ci aspettavamo, e che rende la sua dipartita davvero tragica, è che il vampiro riottenesse la sua anima appena prima di essere trafitto da Buffy.

L’inizio della storia Parti 1 & 2 è un doppio episodio che racchiude tutti i temi di cui si fa portavoce lo show. È Buffy l’ammazzavampiri al meglio della forma: una ragazza di appena 17 anni che lotta contro un vampiro col cuore spezzato, una giovane donna disposta a sacrificare l’amore della sua vita per un bene più grande. Una scelta che, lo sappiamo, non sarà più pronta a compiere in The Gift.

6. The wish (Il desiderio, 3×09)

Ferita dal tradimento di Xander più di quanto non dia a vedere, Cordelia invoca involontariamente Anyanka, un demone della vendetta che sente il suo grido di dolore e accorre in suo aiuto.

Cordelia crede che l’origine della sua sofferenza sia Buffy: se lei non fosse mai giunta a Sunnydale, lei non avrebbe mai iniziato a frequentare Xander e Willow, finendo per innamorarsi del ragazzo.

Così esprime il desiderio che Buffy non abbia mai messo piede nella cittadina.

L’episodio è particolarmente godibile non solo perché approfondisce i sentimenti di Cordelia, ma anche perché ci mostra un universo alternativo che nulla ha a che vedere con quello che conosciamo.

Cordelia si ritrova così in un mondo apocalittico dominato dal caos in cui il Maestro ha avuto la meglio e Willow si è trasformata in una temibile vampira!

7. Graduation Day Parts 1 & 2 (La sfida Parti 1 & 2, 3×21 & 3×22)

La metafora del liceo percepito come se fosse un inferno al quale sopravvivere non è mai stata più palese e le parole di Oz nel finale di una delle stagioni più complesse dello show ne sono la conferma.

Ma non è solo la lotta che Buffy e compagni ingaggiano contro il sindaco Wilkins a fare de La sfida uno dei doppi episodi meglio riusciti dello show.

Graduation Day rappresenta innanzitutto un punto di svolta per la serie, la fine di un’era e l’inizio di non una, ma due nuove avventure.

Non c’è solo la transizione tra la scuola superiore (e con essa la fine dell’età dell’adolescenza) e università, ma anche l’addio a Angel (e Cordelia), che dà vita allo spin-off.

La prima volta di Willow e Oz, l’instaurarsi di un rapporto civile tra Xander e Cordelia, la ferita mortale subita da Angel, il tentativo disperato di salvargli la vita e il conseguente scontro tra Buffy e Faith, Angel che si nutre di Buffy, la protagonista che perdona Faith mostrando ancora una volta grande compassione, il primo riferimento all’arrivo di Dawn, l’intera scuola che lotta accanto alla protagonista, la distruzione del liceo di Sunnydale… Mai un finale di stagione è stato altrettanto soddisfacente!

8. Hush (L’urlo che uccide, 4×10)

Il segreto del successo di Buffy non è solamente nel messaggio di emancipazione femminile di cui si fa portavoce, ma anche nella capacità di osare.

Chi avrebbe mai immaginato che un episodio senza dialoghi potesse fare la storia della TV? Eppure Buffy ci è riuscita e, a oggi, L’urlo che uccide è ancora un capolavoro dell’orrore, una fiaba gotica che ci ha donato i più paurosi demoni mai visti in Buffy, i Gentiluomini.

9. Who Are You? (Chi sei?, 4×16)

La terza stagione si era conclusa con Faith in coma. Le speranze che si risvegliasse sembravano pari a zero, ma la ragazza è una Cacciatrice, è forte e ha una grande forza di volontà. Proprio per questo, nell’episodio La ragazza dell’anno, riesce a riprendere conoscenza.

Scopre con orrore che l’ascensione del sindaco è avvenuta, ma che il demone è stato ucciso da Buffy, ma Richard Wilkins III non se n’è andato senza lasciare alla sua Faith un regalo d’addio.

Così, nel finale de La ragazza dell’anno, Faith riesce a scambiare il proprio corpo con quello di Buffy.

Chi sei? racconta la seconda parte di questa storia, che si conclude solo in Angel con il doppio episodio crossover La forza dell’odio e Vendetta.

Ciò che rende Chi sei? particolarmente interessante non è solamente l’interpretazione delle due protagoniste, Eliza Dushku e Sarah Michelle Gellar, ma soprattutto la possibilità di vedere “Buffy” perdere i propri freni inibitori.

Riley e Spike pensano di avere di fronte la solita vecchia Buffy nell’episodio 4×16 della serie, eppure c’è qualcosa che la rende diversa. È più sicura di sé, sfoggia una sensualità inaspettata e non ha paura di ammettere che tra lei e Spike inizia ad avvertirsi una certa tensione sessuale.

La Buffy di Who Are You?, che altri non è che Faith nel corpo della bionda, è recettiva e perspicace, ma si tradisce quando non riesce a vestire i panni della sua amica/nemica a dovere.

10. Restless (Sonni agitati, 4×22)

Sonni agitati è un finale atipico per Buffy.

Mentre nelle stagioni precedenti il season finale rappresentava il momento della sconfitta del Big Bad, nella quarta stagione Adam viene annientato nella penultima puntata.

Sonni agitati è una conseguenza dell’incantesimo lanciato da Willow nell’episodio precendente, ma la resa lo rende un vero e proprio capolavoro, perché riesce a bilanciare alla perfezione il surrealismo, a volte anche sciocco e privo di significato, dei sogni (l’uomo del formaggio) e la profondità che Buffy l’ammazzavampiri è sempre stata in grado di raggiungere. E, ovviamente, anticipa l’arrivo di Dawn come già Graduation Day Part 2 aveva fatto.

Moltissimi show hanno tentato di rappresentare l’irrealtà del mondo dei sogni. E molti show hanno fallito. Restless riesce invece a raggiungere le atmosfere kafkiane di Lynch in Twin Peaks (che non a caso viene citato nel segmento dedicato a Willow), guadagnandosi un posto d’onore tra i migliori episodi mai realizzati in una serie televisiva.

11. Buffy vs. Dracula (Il morso del vampiro, 5×01)

La premiere della quinta stagione di Buffy non è spesso annoverata tra gli episodi migliori della serie, eppure è fondamentale per il prosieguo delle vicende della Cacciatrice.

Buffy vs. Dracula potrebbe sembrare, almeno inizialmente, il classico episodio filler, col “mostro della settimana” che stavolta è niente di meno che Dracula, ma Buffy sa sempre sorprenderci e fa qualcosa che altre serie simili non si sono mai sognate di fare.

Se in altri universi narrativi che vedono la presenza di vampiri e altre creature sovrannaturali Dracula è solo una leggenda e tutto ciò che i suoi film raccontano viene liquidato come una pura invenzione cinematografica, in Buffy Dracula è reale, è un vampiro con manie di protagonismo che, secondo Spike, ha svelato a tutto il mondo il punto debole dei vampiri.

Ma non è per questo che Buffy vs. Dracula merita di stare in questa lista.

La premiere pone le basi per il resto della quinta stagione. Scopriamo che i poteri di Willow stanno crescendo in maniera esponenziale. Riley inizia a sentire di essere un peso per Buffy, un semplice uomo che non è all’altezza di stare accanto a una superdonna. Scopriamo che Buffy ha bisogno di capire qualcosa di più sulla sua missione. Essere la Cacciatrice la sta via via cambiando. Esce di notte non più per fare la ronda, ma per andare a caccia, per uccidere. E questo sentimento in particolare è legato al season finale, all’aura di morte che accompagna la Cacciatrice.

Soprattutto, compare Dawn, un personaggio-chiave (l’avete capito, il gioco di parole?) che ci ha fatto domandare se non ci fossimo persi qualche episodio tra il finale della quarta stagione e l’inizio della quinta.

12. The Body (Un corpo freddo, 5×16)

Buffy the Vampire Slayer è uno show brillante, a volte persino sciocco. La sua stessa protagonista ha un lato fanciullesco che spesso la fa apparire incredibilmente superficiale. Eppure Buffy ci ha donato The body.

La capacità di danzare tra un registro stilistico e l’altro e risultare sempre credibile è uno dei più grandi pregi della serie. The body è l’episodio che meglio di tutti ha affrontato un tema delicato con semplicità disarmante.

La morte di Joyce è cruciale per Buffy, che per la prima volta è impotente di fronte a un evento che non ha nulla di sovrannaturale, e per gli spettatori che, vedendo uno dei personaggi principali morire, comprendono che la serie non è più uno show per adolescenti, ma che è pronto a crescere di pari passo con loro.

The body resta, ancora oggi, una delle più oneste rappresentazioni del lutto in TV perché è brutalmente onesto nella messa in scena delle emozioni dei personaggi alla morte.

Buffy resta impietrita di fronte al corpo della madre, per Dawn una sciocca lite sembra la fine del mondo finché non si confronta con la morte, Willow ha paura di dire o fare la cosa sbagliata, fosse anche indossare un maglione poco adatto all’occasione, e Anya, che ha vissuto per millenni, inizia a comprendere quanto breve sia la vita mortale.

E poi c’è Tara, che inaspettatamente, da questo momento in avanti, diventa per Buffy la persona su cui fare affidamento nei momenti difficili, quando i suoi amici non riescono a capirla.

13. The Gift (Il dono, 5×22)

Buffy ha perso la vita due volte nel corso della serie, nel finale della prima stagione e nel finale della quinta.

Se la prima volta era però solo una ragazzina di sedici anni spaventata all’idea di lasciare questo mondo troppo presto, nel centesimo episodio della serie Buffy comprende il vero significato della parola “sacrificio”.

Dal suo incontro con la prima Cacciatrice un senso di morte aleggia attorno a lei. “La morte è il tuo dono”, le dice la donna nell’episodio Pronto intervento (5×18) e Buffy per molto tempo pensa si riferisca alla sua abilità nell’uccidere, chiedendosi se stia diventando giorno dopo giorno meno umana.

Solo più tardi comprende che le parole della prima Cacciatrice hanno ben altro significato: Buffy deve morire per poter salvare Dawn e il resto del mondo.

14. Once More, With Feeling (La vita è un musical, 6×07)

Gli episodi musical non piacciono a tutti. Per lo più sono detestati dal pubblico oggigiorno, ma quando Once more, with feeling è stato trasmesso per la prima volta in TV, rappresentava una vera e propria novità.

La vita è un musical è, ancora una volta, la dimostrazione che osare paga. Non è un caso se dopo Buffy, persino Settimo Cielo abbia tentato la strada del musical… anche se con scarsissimi risultati.

15. Normal Again (Di nuovo normale, 6×17)

Episodio altamente divisivo e controverso, Di nuovo normale ruota attorno alla domanda: “E se fosse tutto un sogno?”

La sesta stagione di Buffy è universalmente considerata la più oscura per i temi trattati e Di nuovo normale è un episodio che non fa eccezione. Anzi, ci mostra per la prima volta una Buffy sconfitta nell’animo e nella psiche. A causa di un incantesimo scagliato dalla Troika, la nostra impavida protagonista crede di trovarsi in un ospedale psichiatrico e immagina che tutta la sua vita da Cacciatrice sia un’invenzione, un vivido sogno a occhi aperti frutto di una mente disturbata.

Ciò che rende particolarmente interessante l’episodio non è solo l’aura inquietante che lo circonda, ma anche il finale che lascia aperta la possibilità che Buffy si trovi da sempre in quell’orribile ospedale e abbia creato un’intera realtà nella propria mente per sfuggire alla triste vita che l’attende.

16. Conversations With Dead People (Conversazione con l’aldilà 7×07)

Per gli amanti dell’azione, Conversazione con l’aldilà potrebbe risultare un episodio tedioso. È completamente assente – come del resto per tutta la stagione 7 – il classico schema “monster of the week”, ma d’altro canto si tratta di un episodio originalissimo, che guarda alla psicologia di Buffy grazie all’introduzione di una delle migliori guest star della serie.

Jonathan Woodward è straordinario nei panni di Holden “Webs” Webster, che riesce a essere divertente, spigliato o minaccioso per tutta la durata dell’episodio, bilanciando perfettamente momenti comici e attimi di estrema tensione.

Conversazione con l’aldilà segna anche un punto di svolta per l’intero filone principale dello show: il Primo si rivela ai protagonisti e Buffy scopre che Spike ha ripreso a uccidere.

17. Chosen (Prescelta, 7×22)

C’è una ragione ben precisa se abbiamo inserito Prescelta nella nostra lista dei finali migliori di sempre. Se per qualcuno la settima stagione è stata sottotono e il finale di serie poco convincente, noi siamo convinte del contrario.

Chosen ha concluso lo show nel miglior modo possibile, con Buffy che per l’ennesima volta sfida le regole, sorpassa i limiti della mitologia delle Cacciatrici e abbatte un sistema patriarcale vecchio di secoli.

Il finale di Buffy è la traduzione di female empowerment, emancipazione femminile.

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Pubblicato da Giulia Greco

Geek. Il caffè è la mia droga, serie TV, film, libri, anime, manga la mia passione. Classe '89, sono cresciuta andando a caccia di vampiri con la Scooby Gang e passeggiando tra le vie di Stars Hollow con le testa tra le nuvole, un po' come Luna Lovegood.

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