Il problema con Xander (e Willow) in Buffy l’Ammazzavampiri21 min di lettura —

Il problema con Xander (e Willow) in Buffy l’Ammazzavampiri — 21 min di lettura —

I personaggi imperfetti piacciono a tutti (o quasi). La maggior parte di noi ama i protagonisti complessi e sfaccettati, quelli che non sono semplicemente buoni, quelli che vivono un conflitto interiore. E nel crearli Joss Whedon è un mago.

Non esiste un solo personaggio in Buffy, e ancor di più in Angel, che non sia caratterizzato da luci e ombre, quasi tutti hanno una morale grigia, tantissimi sono opportunisti, alcuni tentano di redimersi senza riuscire veramente a farlo, e per tutti proviamo solo empatia.

Angelus, Spike e Anyanka, per esempio, sono demoni senz’anima che hanno ucciso, stuprato e torturato per centinaia se non migliaia di anni. Eppure non possiamo fare a meno che schierarci dalla loro parte. Non perché le loro azioni siano giustificabili in alcun modo, ma perché con loro, attraverso il loro percorso di umanizzazione, speriamo che la redenzione sia possibile.

Certo, se fosse la realtà, non riusciremmo mai a perdonarli per gli errori commessi, ma nel contesto della serie sappiamo fare dei distinguo importanti che ci spingono a considerare Spike, Angel e Anya personaggi accattivanti.

Sappiamo bene che Angelus non è Liam e non è neppure Angel. Sappiamo che William, lo Spike della seconda stagione, quello controllato dal chip e quello che sceglie, consapevolmente, di riavere la sua anima sono persone diverse. Sappiamo che Anyanka non è Anya e sappiamo anche che quest’ultima torna alla vendetta quando Xander le spezza il cuore.

I personaggi del whedonverse sono estremamente complessi. Non è possibile classificarli veramente come buoni o cattivi. Prendiamo Cordelia, per esempio. Nelle prime stagioni di Buffy doveva rappresentare il lato infernale del liceo, ma non possiamo certo inserirla nella schiera dei malvagi. Senza considerare quanto cresca nel corso delle prime tre stagioni della serie e ancor di più nello spin-off, Angel.

I percorsi di ogni creatura di Whedon sono interessanti perché non si prestano facilmente a una catalogazione netta. Non vale solo per i “mostri”, ma anche per gli esseri umani. Se pensiamo a Faith e Lindsey potrebbe essere facile pensarli come tra i peggiori e più opportunisti tra i protagonisti del Buffyverse, ma si tratterebbe di un’analisi fin troppo semplicistica, perché così non tiene in considerazione una serie di attenuanti. Faith e Lindsey scelgono consapevolmente il male, ma perché lo fanno? E soprattutto, nel corso del tempo, restano fedeli alla strada scelta o hanno dei tentennamenti? Entrambi cercano solo qualcuno che indichi loro la via. E se teniamo conto di questa variabile, il giudizio su di loro inevitabilmente cambia.

E poi c’è Xander…

C’è una ragione ben precisa per cui Xander Harris è spesso definito il peggior personaggio del franchise. Non importa che non abbia mai commesso nessuno degli orrendi crimini di cui si sono macchiati Angel e Spike, perché Xander sa essere meschino a modo suo, nonostante sia semplicemente un umano e malgrado un’anima lui l’abbia sempre avuta.

Ciò non significa che Xander non sia potenzialmente un personaggio altrettanto complesso, ha alle spalle una famiglia che non si cura di lui, due genitori che non fanno atro che discutere e litigare, un padre ubriacone… e se a casa le cose vanno male, non è molto diversa la sua vita scolastica. Xander è una delle vittime preferite dei bulli della scuola (di Cordelia soprattutto), non ha buoni voti in pagella e non ha successo con le ragazze. L’unico modo in cui riesce a mascherare il suo disagio è l’ironia.

Eppure, nonostante su carta sia un personaggio per cui dovremmo parteggiare, non è così che accade. Perché?

Xander ci viene presentato come il cuore del gruppo, come la bussola morale degli Scoobies, la voce dell’autore all’interno della serie, quello che ci indica la giusta strada, che ci dovrebbe far capire da che parte stare.

Ed è vero che ha i suoi momenti (il migliore è sicuramente il discorso che fa a Dawn in Addestramento, l’episodio 12 della settima stagione), però sono veramente pochi rispetto a tutto il resto.

Xander dovrebbe essere il classico bravo ragazzo, l’unico “normale” in una schiera di personaggi in possesso di poteri e doti straordinarie, ma a trasparire maggiormente non sono certo le sue qualità. Anche per un’audience degli anni Novanta/Duemila, infatti, Xander risulta sotto molti aspetti un personaggio problematico.

1. Il rapporto con Willow

Quando Xander vede Buffy per la prima volta, immediatamente si sente attratto da lei, il che è perfettamente normale. Xander incontra una nuova ragazza a scuola, bella e carismatica, che non sa nulla di lui e non può ritenerlo un perdente. Con lei, Xander potrebbe ricominciare da zero.

Il problema è che Xander è consapevole di essere l’oggetto delle attenzioni di Willow e nonostante ciò la usa come sua confidente, ricordandole di continuo la sua cotta per la Cacciatrice.

Se tutto ciò non bastasse, nella prima stagione della serie, dopo essere stato rifiutato da Buffy senza troppi giri di parole, si rivolge alla sua amica Willow chiedendole di andare al ballo con lui, con tutta l’intenzione di usarla come una ruota di scorta. Willow merita molto di più!

Nella premiere della seconda stagione di Buffy, Xander e Willow sembrano avvicinarsi, e pare che possa nascere qualcosa tra loro, ma il ritorno di Buffy a Sunnydale dopo le vacanze estive trascorse a Los Angeles cambia le carte in tavola e Xander finge che non sia accaduto nulla con la rossa.

2. Cordelia non viene mai al primo posto

Nella seconda stagione, consapevole del fatto che Buffy non lo ricambierà mai, Xander inizia una relazione con Cordelia.

I due sono chiaramente attratti l’uno dall’altra, ma la verità è che, anche quando ha la fortuna di chiamare Cordelia “la mia ragazza”, spera sempre che Buffy prima o poi lo noti. La mollerebbe in un batter d’occhio se ce ne fosse l’occasione perché, se Cordy lo ama, lui non ricambia i suoi sentimenti. Probabilmente non ama neppure Buffy, semplicemente la desidera.

3. Il tradimento di Xander e Willow

xander willow

Mentre continua a frequentare Cordelia e essere geloso di Buffy, Xander tradisce la sua ragazza con Willow!

Proprio quando la neo-strega viene notata da qualcuno (Oz) per la prima volta, Xander si rende improvvisamente conto della sua esistenza. E quando Cordelia, ferita, lo allontana, Xander si comporta da vittima. Incredibile!

4. Xander lascia Anya sull’altare

Il rapporto di Xander con le ragazze non è certo idilliaco. Mettiamo da parte il modo in cui ha trattato Cordelia e i commenti al limite dello slut shaming con cui la etichettava, e ricordiamo il suo punto più basso: il momento in cui lascia Anya sull’altare.

Ingannato da un demone, cede ai dubbi sul matrimonio (dubbi dei quali avrebbe potuto discutere con la ragazza che ama) e nel giorno delle nozze la abbandona, facendo sì che lei torni a rivolgersi a D’Hoffryn.

Non contento di ciò, pensa di essere in diritto di giudicarla quando Anya si consola con Spike.

5. L’ostilità nei confronti di Angel

Fin dalla prima stagione di Buffy, Xander si mostra ostile nei confronti di Angel. Il rapporto col vampiro è difficile fin dall’inizio. Non perché Xander abbia una sorta di coerenza morale che lo spinge a essere obiettivo e a considerare Angel una minaccia nonostante sia un vampiro che cerca redenzione. No! Tutto ruota attorno alla gelosia nei confronti di Buffy.

La vera ragione per cui Xander non tollera la presenza di Angel non ha a che fare col fatto che sia una demone, ma col fatto che sia l’uomo di cui Buffy si è innamorata.

Questa gelosia non gli permette di vedere oltre il proprio naso e così Xander non comprende che Angel non è Angelus. Non è lui ad aver ucciso Jenny Calendar (come se il suo problema fosse quello, poi!) e se c’è una possibilità di salvare Angel a lui proprio non interessa.

Quando Willow gli chiede di portare a Buffy un messaggio importante (tenterà l’incantesimo che maledirà Angel di nuovo), Xander sceglie di non dirglielo. Ancora una volta, non è tanto perché teme che prima o poi Angelus possa tornare in superficie, non è perché sa che per Angel vedere Buffy e intessere una relazione con lei è un rischio, ma perché desidera solo che Angel sparisca. Per sempre.

6. L’ipocrisia di Xander

Se, secondo Xander, per Angel vale il discorso “è un assassino, deve morire”, non vale lo stesso per Anya. Direte, “è normale, lui la ama”, ed è esattamente questo il punto. Lui la ama, non riesce a essere obiettivo quando si tratta di lei, esattamente come Buffy non può esserlo quando si tratta di Angel (o Spike). Eppure Xander sembra credere che questo discorso valga solo ed esclusivamente quando sono i suoi sentimenti a dover essere presi in considerazione.

7. Il discorso su Riley

E per la serie “Xander non si cura dei sentimenti degli altri”, ricordiamo il discorso su Riley che propina a Buffy in Ultimatum, decimo episodio della quinta stagione.

Facciamo un breve recap di quanto era accaduto: Riley, dopo aver smesso di assumere le droghe che lo rendevano più forte, non si sente all’altezza delle aspettative che, secondo il suo punto di vista, Buffy avrebbe sugli uomini. Più precisamente, non si sente all’altezza di Angel. Si convince che Buffy lo stia tagliando fuori dalla sua vita (e in parte è vero, Buffy taglia tutti fuori, perché lei è la Cacciatrice ed è un peso che non può condividere con nessun altro) e inizia a trascorrere le notti in un covo di vampiri, in cui diversi uomini pagano per farsi mordere. Quando Buffy lo scopre e i due ne discutono, Riley informa Buffy che partirà presto con l’esercito, a meno che lei non gli dia una ragione per restare.

Cosa c’entra Xander in tutto questo? Beh, tecnicamente niente, ma ci tiene o offrire il suo punto di vista sulla situazione e, senza conoscere la ragione per cui Buffy sia arrabbiata e delusa da Riley, senza sapere che lui non era nella posizione di dare un ultimatum a lei, consiglia caldamente alla protagonista di non lasciarlo andare.

Ancora una volta, Xander ci dovrebbe mostrare il “giusto punto di vista” su una situazione in cui Buffy viene dipinta, per l’ennesima volta, come colei che sta commettendo un errore. Peccato che non sia così…

8. L’egoismo e l’evocazione di demoni

Fondamentalmente, Xander è un egoista, incapace di mettersi nei panni degli altri, nonostante dica di riuscire a farlo.

In realtà, tutto ciò che fa, lo fa per un suo tornaconto personale (o perché è incredibilmente sciocco). L’unica azione disinteressata che compie e che gli permette di guadagnare qualche punto è il momento in cui riesce con le sue parole e la forza dell’amicizia a salvare Willow (e il mondo intero) dalla distruzione.

Purtroppo, però, ci sono tantissime (troppe) altre volte in cui Xander si dimostra un sempliciotto che causa solamente guai e che non è disposto ad assumersi le proprie responsabilità.

Quando, in Caccia all’uomo (episodio 2×16) Xander viene mollato da Cordelia, il ragazzo chiede a Amy di fare un incantesimo d’amore per lui. Non per riavere Cordelia, non perché la ami. Tutto ciò che desidera è che lei si innamori di lui per poter essere lui a lasciarla. Il poverino non sa che Cordelia non ha mai smesso di amarlo, ma non è questo il punto.

Il problema in questa situazione è che Cordelia non scoprirà mai la vera ragione per cui Xander ha chiesto di diventare l’uomo più desiderabile di Sunnydale. Lui le lascia credere che l’abbia fatto per lei.  Qui ci sono due grossi problemi:

  1. La motivazione per cui Xander vuole incantare Cordelia ha a che fare con un suo narcisistico desiderio maschile;
  2. Un incantesimo d’amore è fondamentalmente una violenza. È una costrizione. Non a caso, quando nella sesta stagione della serie Buffy crede, per un momento, che Spike abbia cercato di lasciarle addosso un incantesimo (nell’innominabile scena prima del tentato stupro), ne è sconvolta. Ma è qui che sta la differenza: mentre Spike vuole dimenticare con la magia i suoi sentimenti per Buffy e usare un incantesimo su sé stesso, Xander vuole usarla su qualcun altro, contro la sua volontà. E mentre Spike tenta di stuprare Buffy quando è un vampiro senz’anima — e subito dopo, resosi conto di quanto ha fatto, sceglie consapevolmente di riavere la propria anima —, Xander non realizza mai quanto sbagliate siano le proprie azioni.

 

Accade qualcosa di simile nella sesta stagione, nell’episodio La vita è un musical (6×07). Xander evoca un demone perché ritiene che canti e balletti siano ciò di cui la Scooby-Gang ha bisogno. E finché le cose non si mettono veramente male non ammette mai il suo coinvolgimento in tutto ciò. Lascia che la colpa ricada sulla giovane Dawn. Non si fa avanti finché la piccola non rischia di divenire la sposa bambina di un demone!

Tutto ciò ci porta al punto successivo, forse il più importante di tutti.

9. Non esiste punizione

Nonostante tutto ciò, al contrario degli altri personaggi, Xander non viene mai punito per i suoi errori. Tradisce Cordelia? Nessuno lo colpevolizza. Lascia Anya? Che importa se a soffrire è un ex demone della vendetta. Tutti gli altri personaggi di Buffy subiscono le conseguenze dei propri errori.

Nell’ottica di Whedon, e lo si nota soprattutto in Angel, a ogni azione sbagliata corrisponde una punizione, ogni colpa deve essere espiata. Lo vediamo col personaggio di Wesley, con Gunn, con Lindsey e Lilah, persino con Cordelia. Ma mai con Xander. Lui la passa liscia tutte le volte.

In un universo in cui avere un’anima fa la differenza, Xander sembra proprio non sentirne il peso. Funziona come rappresentazione di mascolinità tossica, questo è certo, ma non è con questo intento che è stato ideato il personaggio, purtroppo.

L’ipocrisia di Willow

Anche se non tanto quanto Xander, anche Willow sa essere piuttosto problematica. E non parliamo qui della sua dipendenza dalla magia, ma delle situazioni mondane per le quali, come Xander, non riceve punizione.

Se nelle prime due stagioni della serie Willow è un personaggio quasi esclusivamente positivo, non dobbiamo dimenticare che anche lei è protagonista di alcuni momenti che non le fanno certo onore. Non è qualcosa che si nota subito, soprattutto se si guarda la serie per la prima volta quando si è bambini o adolescenti. Crescendo, però, e riguardando la serie, è palese come Willow non sia esattamente una bella persona.

1. L’ossessione per Xander e il tradimento

Un po’ come Xander, Willow non sa reagire a un rifiuto. È normale per una ragazzina di 16 anni star male perché il ragazzo che ti piace continua a ignorarti. Il problema è che si comporta con Cordelia (almeno inizialmente) come Xander fa con Angel. Buffy non deve nulla a Xander e allo stesso modo Xander non può forzare i propri sentimenti per Willow.

A un certo punto, però, qualcosa accade, nel peggiore dei modi. Dopo aver trovato in Oz il ragazzo perfetto, Willow non riesce a fare di lui la sua priorità. C’è sempre Xander, quei sentimenti non sono mai sopiti.

Da un certo punto di vista, riusciamo a comprendere Willow più di quanto facciamo con Xander. Dopo aver desiderato che Xander la vedesse sotto una luce diversa, finalmente lui la trova attraente, eppure a quel punto della narrazione Willow sembrava aver superato l’infatuazione per Xander, per cui diventa difficile giustificarla.

Solo dopo essere stata scoperta Willow decide di fare ammenda, decide che è giunto il momento di mettere da parte la cotta infantile per il suo migliore amico… solo finché non scopre che lui ha dormito con Faith.

2. La gelosia nei confronti di Faith

Quando la tresca tra Willow e Xander viene scoperta, la strega si rende improvvisamente conto di non aver mai voluto ferire Oz. Gli chiede perdono e lo ottiene. I due riprendono la loro relazione da dove l’avevano lasciata e compiono piccoli passi verso una rinnovata fiducia.

In tutto ciò, il messaggio che passa è che Willow non prova più nulla per Xander che non sia semplice amicizia. Eppure, quando viene a sapere dell’incontro romantico tra Faith e Xander, ne è ancora ferita e scoppia a piangere. Reazione umana? Probabilmente, ma ci aspettavamo l’avesse superata a questo punto. Il suo modo di reagire alla notizia non può non farci pensare che, forse, Willow non ama Oz poi così tanto.

3.  Willow, Oz e Veruca

Nella quarta stagione di Buffy, Oz incontra Veruca, una lupa mannara. Nella loro forma di lupo, fuori controllo, i due fanno l’amore. Quando Willow lo scopre, le è difficile perdonarlo, non riesce a considerare il fatto che fosse il lupo in Oz a sentirsi attratto da Veruca, non Oz stesso. E va bene. È umano ed è normale non riuscire a comportarsi razionalmente in certe situazioni vissute in prima persona.

Tuttavia, quando Oz le fa notare che in passato Willow ha commesso il suo stesso errore, lei risponde che ciò che hanno fatto lei e Xander “non è neppure paragonabile” alla relazione tra Oz e Veruca.

Ci sono qui da considerare alcuni fattori. Xander e Willow non potevano dirsi innamorato quando hanno tradito i rispettivi partner. Xander non amava Cordelia, ma neppure Willow. La voleva solo perché lei non era più disponibile. E Willow cercava probabilmente di realizzare una sua fantasia. D’altro canto, però, neppure Oz e Veruca lo erano, a guidarli era piuttosto l’istinto animalesco del lupo mannaro.

Tuttavia, se tra Oz e Veruca non c’era nulla di sentimentale, tra Willow e Xander c’era uno stretto legame. C’è una ragione per cui è Xander che riesce a salvare Willow nel finale della sesta stagione.

Quando Willow dice a Oz che non c’è paragone tra i due tradimenti, lei si riferisce al grado di intimità tra le due coppie, Willow e Xander non sono andati oltre qualche bacio. In realtà, però, se per intimità intendiamo il coinvolgimento dei due amanti, allora forse è il tradimento della strega nei confronti di Oz a essere più grave.

4. Le violenze su Tara

Più il potere di Willow aumenta, più le sue azioni si fanno pericolose. La peggiore di tutte non è neppure l’essersi fatta divorare dalla magia dopo la morte di Tara. La peggiore è aver violato costantemente la sua mente, averle fatto dimenticare delle loro liti per poter stare ancora insieme.

Dopo quello che Glory le aveva fatto passare, per Tara questa è una violenza senza pari. E se anche non teniamo in considerazione tutto ciò, quello che Willow fa a Tara resta una violenza psicologica.

5. Una visione superficiale della vita

Dopo la morte di Buffy nella quinta stagione, prima di riportarla in vita, Willow e Tara si trasferiscono a casa Summers per prendersi cura di Dawn. Eppure Willow non si dimostra una buona amica per Buffy.

Quando la Cacciatrice viene strappata dal paradiso per tornare sulla Terra, si ritrova in una situazione difficilissima, non solo perché deve affrontare l’inferno di avere di nuovo sulle spalle il peso del mondo, ma anche perché tocca a lei occuparsi economicamente della casa e di Dawn.

Mentre era via, Willow e Tara hanno fatto accumulare bollette su bollette senza preoccuparsi di lavorare per poter sostenere le inevitabili spese a cui da adulti si va incontro. E anche più tardi, quando Buffy è costretta a lavorare in un fast food per poter vivere, Willow continua a vivere a casa Summers senza contribuire alla spese.

6. Non c’è punizione

Dopo la morte di Tara, Willow si trasforma in uno dei villain più riusciti dell’intera serie. In preda alla follia, desiderosa di vendetta, Willow uccide Warren e dà la caccia a Jonathan e Andrew.

Per l’omicidio di Warren, però, non subisce nessuna reale punizione. Faith sceglie di costituirsi dopo essere venuta a patti coi propri errori (Angel, 1×19), Willow non lo fa mai.

Al di là di qualche ammonimento qua e là, Willow la passa liscia dopo aver ucciso una persona. Tutto ciò che fa è partire per una sorta di rehab spirituale in Inghilterra, che riguarda però più la sua dipendenza dalla magia che non l’uccisione di una persona (per quanto terribile questa fosse).

Per una stagione (la sesta) che ruota attorno al tema delle difficoltà della vita (vero Big Bad della stagione), Willow non subisce le conseguenze delle azioni commesse in ambito mondano.

Gli “amici” di Buffy

“Voglio bene ai miei amici. Sono molto felice quando sono con loro”, confida Buffy a Faith e non possiamo fare a meno di domandarci come sia possibile.

La loro colpa più grande è quella di non sapersi comportare da veri amici con Buffy. Xander soprattutto non fa che giudicarla e avere un atteggiamento paternalistico nei confronti della Cacciatrice, ma anche Willow gioca la sua parte.

1. Giudicano le sue scelte invece che comprenderla

Angel

Quando Buffy esce con Angel, Willow e Giles non hanno molto da ridire a riguardo. Dopotutto Angel è un amico e li aiuta nella lotta contro il Maestro. Per Xander, vista la sua gelosia, vale un discorso diverso. Lo detesta fin dall’inizio e giudica malamente la scelta di Buffy. Ma le cose peggiorano quando Angel viene riportato in vita dalle Forze dell’Essere. Quando Xander vede Buffy e Angel di nuovo insieme, lui e il resto degli Scoobies indicono una sorta di intervention per la Cacciatrice.

Ora, se c’è qualcuno ad aver ragione a non fidarsi di Angel nonostante la sua anima sia stata restaurata quello è solo Giles. La donna che amava è stata uccisa da Angelus e lui stesso torturato.

Il timore che Buffy e Angel possano divenire nuovamente intimi è fondato, la minaccia che Angelus faccia il suo ritorno anche, ma nessuno degli Scoobies si preoccupa di spiegare questo sentimento a Buffy, si limitano a urlarle contro, a farle la morale, ad accusarla di aver tenuto segreto il ritorno di Angel.

Spike

Lo stesso accade quando Buffy intesse una relazione con Spike. Per la maggior parte del tempo, Buffy tiene nascosto il legame col vampiro. Spike non ha un’anima e la relazione tra i due è violenta da entrambe le parti. Buffy lo usa per sentire qualcosa, lui la desidera e non sa ancora come amarla.

Quando Xander scopre della relazione tra Buffy e Spike, non si ferma un minuto a cercare di comprendere il motivo per cui la sua amica ha cercato conforto tra le braccia di un “nemico”. Xander non prova a mettersi nei panni di Buffy, che sceglie Spike perché non si ritiene più degna di essere felice. Buffy si aggrappa a “una cosa disgustosa e cattiva” perché Spike è l’unico che riesce a comprendere il suo dolore ed è chiaro fin dalla premiere della sesta stagione o dal momento in cui gli confessa di essere stata strappata dal paradiso e di sentirsi all’inferno.

Nessuno dei suoi “amici” riesce a capirlo e a nessuno di loro lei riesce a confidare le proprie paure. L’unica che si mostra comprensiva ed empatica è Tara.

2. Allontanano Buffy quando ne ha più bisogno

Nel finale della seconda stagione, Buffy è costretta a uccidere Angel. Il portale verso la dimensione demoniaca è ormai aperto e, nonostante Angel abbia riacquistato la propria anima, Buffy fa ciò che è necessario, uccidendo l’amore della sua vita.

Così, distrutta dopo la lotta, allontanata dalla sua stessa madre (che meriterebbe un pezzo dedicato solo a lei per quanti errori commette con la figlia), si lascia Sunnydale e tenta di farsi una nuova vita.

Quando fa ritorno a casa, nessuno oltre Giles sembra domandarsi quale sia la ragione che l’ha spinta a scappare. Joyce non si sente minimamente colpevole di aver minacciato la figlia dopo aver scoperto della sua missione. Xander e Willow sono più preoccupati del fatto che lei non si sia mai fatta sentire e preferiscono ignorarla, assumere un atteggiamento passivo-aggressivo, colpevolizzarla e umiliarla per essere andata via. Nessuno di loro si domanda la ragione che l’ha spinta a scappare né come lei si senta dopo aver ucciso Angel.

3. La cacciano fuori di casa

Ancora per la serie “Xander e Willow non stanno mai dalla parte di Buffy”, nel momento in cui la Cacciatrice compie un errore di giudizio nella lotta contro il Primo, nessuno dei due è capace di supportarla. In realtà, in questo non sono soli. Persino Giles e Dawn le si rivoltano contro, considerandola una leader incapace che si erge al di sopra della legge e di tutti gli altri. Solo che dimenticano di considerare che quando si tratta di salvare il mondo, Buffy è la legge, deve prendere decisioni difficili, anche se ciò significa allontanarsi dagli amici.

Quando Buffy cade nella trappola di Caleb e molte vite vengono spezzate, è fin troppo facile per Willow, Xander, Dawn, Anya e Giles rinfacciarle l’errore e dimenticare quanto di buono Buffy abbia fatto nel corso degli anni. Scelgono di voltarle le spalle, di rivolgersi a Faith (che resta una guida instabile nonostante sia ora redenta) e di scacciare via Buffy, allontanandola dalla sua stessa casa. L’unico che le resta accanto è Spike. Oh! e quando si dice il caso, Buffy aveva ragione: c’era veramente qualcosa di importante nel vigneto!

4. Nessuno si scusa con Buffy

Dopo averla maltrattata e mal giudicata in ogni modo possibile, né Xander né Willow né nessun altro sente il peso delle parole urlate contro una ragazza che, nelle prime stagioni della serie, era solo un’adolescente.

E la cosa peggiore è che è Buffy a piegarsi e implorare il loro perdono, a convincersi di essere stata cattiva coi suoi amici, insensibile verso di loro.

Da un’icona femminista come Buffy, sarebbe stato bello vederla mettere per lo meno Xander al suo posto, ma forse, quando sai che alla fine avrai ragione, basta far parlare i fatti per te.

Ti è piaciuto questo post?

Clicca per votare!

Media dei voti 4.7 / 5. Voti totali: 11

Ancora nessun voto. Vota per primo!

Seguici sui social!

Pubblicato da Giulia Greco

Geek. Il caffè è la mia droga, serie TV, film, libri, anime, manga la mia passione. Classe '89, sono cresciuta andando a caccia di vampiri con la Scooby Gang e passeggiando tra le vie di Stars Hollow con le testa tra le nuvole, un po' come Luna Lovegood.

2 Risposte a “Il problema con Xander (e Willow) in Buffy l’Ammazzavampiri21 min di lettura —

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *