Sotto il sole di Riccione | Recensione2 min di lettura —

Sotto il sole di Riccione | Recensione — 2 min di lettura —

Non un capolavoro né un film da Oscar, ma neppure un disastro o un volgare Cinepanettone: Sotto il sole di Riccione è un piacevolissimo intrattenimento made in Italy che vi farà passare un paio d’ore di spenzieratezza e vi strapperà anche qualche genuina risata.

Il film diretto dai YouNuts! e distribuito da Netflix racconta l’estate di un gruppo di turisti in Emilia-Romagna alle prese con infatuazioni, amicizie, amori, piccole ripicche, divertimento e la tipica spenzieratezza dei mesi più caldi dell’anno.

Accompagnato da una splendida colonna sonora sulle note dei successi dei TheGiornalisti, Sotto il sole di Riccione riesce, senza troppe pretese, ad essere un film brioso e godibile che, quando necessario, si connota e si veste anche di un’inaspettata vena dolce e commovente, portando sullo schermo temi come l’accettazione e l’inclusione, senza, però, diventare mai pesante o eccessivamente didascalico.

Lo dimostra il dolce e romantico sentimento che unisce Vincenzo (Lorenzo Zurzolo), ragazzo cieco con una madre iperprotettiva, a Camilla (Ludovica Martino), confusa sulla propria vita sentimentale a causa di un fidanzato che la dà fin troppo per scontata. Vincenzo e Camilla imparano infatti a conoscersi andando al di là delle apparenze e innamorandosi non dell’aspetto fisico, ma della personalità l’uno dell’altra.

A differenza di Summertime, la serie italiana con protagonisti Coco Rebecca Edogamhe e Ludovico Tersigni, che spesso cadeva in inutili pseudo moralismi, il racconto del nuovo film Netflix appare più naturale nel suo svolgimento e nei dialoghi, meno artefatti e più vicini al tipico gergo giovanile dei giovani italiani: le situazioni equivoche in cui si caccia il nuovo bagnino Ciro (Cristiano Caccamo), la sfortuna in amore di Furio (Davide Calgaro), gli ironici battibecchi tra Tommy e Marco (rispettivamente Matteo Oscar Giuggioli e Saul Nanni), o la timida dichiarazione d’amore di quest’ultimo alla ragazza di cui è da sempre infatuato sul palco del concerto dei TheGiornalisti ne sono l’esempio lampante.

Sotto il sole di Riccione: cosa significa per l’Italia

L’esperimento dei YouNuts! e di Netflix, pur non facendo urlare al capolavoro, risulta piuttosto riuscito, segnando per l’Italia un ulteriore passo avanti nel mondo dell’industria televisiva. Dopo prodotti di successo come Skam Italia, infatti, il Bel Paese dimostra di poter andare oltre i cinepanettoni, le famiglie allargate e i drammi a sfondo mafioso-criminale.

Sotto il sole di Riccione, pur essendo intriso di un’atmosfera fortemente italianeggiante, significa molto per il nostro Paese, che è forse pronto ad aprirsi a un tipo di produzioni dal respiro più internazionale.

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Pubblicato da Manuela Greco

Classe ’92, appassionata di serie TV, film, libri, anime, manga e di tutto ciò che è nerd da che ne ha memoria.

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