Reboot, revival, remake, sequel e spin-off: qual è la differenza? — 3 min di lettura —

Reboot, revival, remake, sequel e spin-off: questi nomi dominano il mondo della TV e del cinema degli ultimi anni, ma qual è la differenza tra i termini e perché oggi sembrano intercambiabili?

Reboot e remake

Il termine più comune per descrivere una nuova versione di un film o una serie già visti in precedenza è reboot, che letteralmente significa riavvio. Recentemente, la parola è diventata sinonimo di remake anche se in un primo momento i due termini si riferivano a processi creativi diversi.

Un reboot è un nuovo progetto di un franchise che ignora, almeno in parte, il canone e la continuità di ciò che era avvenuto prima. Nonostante ci siano personaggi e trame simili rispetto alla versione precedente, il reboot taglia i legami col passato assumendo fin da subito un’identità propria.

Un reboot può quindi avere lo stesso titolo e la stessa premessa con la serie originale, ma stabilisce una propria continuità e spesso ruota attorno a personaggi creati appositamente per il nuovo show.

Esempi di reboot sono gli ultimi film di Star Trek, il Charmed del 2018, The Tick di Amazon, Roswell, New Mexico su CW e molti altri.

Anche per remake si intende una nuova versione di una storia precedentemente raccontata. La trama di base è la stessa, almeno in partenza, ma può successivamente prendere direzioni differenti. Shameless US, Queer as Folk US, Skins US sono remake americani delle serie originali britanniche. Un altro esempio di remake sono le diverse versioni dell’universo di Skam, ciascuna delle quali si adatta al nuovo contesto nel quale è immersa.

Cos’è un revival

Un revival è il prosieguo di una storia. Contrariamente al reboot, mantiene intatte caratteristiche, ambientazioni e personaggi e fa fede al canone prestabilito. Esempi di revival sono il nuovo Dallas, Fuller House, Una mamma per amica – Di nuovo insieme, Twin Peaks: The Return, la quarta stagione di Veronica Mars e altri ancora.

Le aree grigie: sequel e spin-off

Esistono poi delle zone grigie. 90210 e Melrose Place 2009 su The CW potrebbero essere definiti revival delle serie originali Fox (stessa continuity, ritorni graditi del cast originale), eppure sono noti o come sequel o come spin-off.

Un sequel è un film o uno show televisivo che racconta eventi che seguono quelli di una pellicola o di una serie precedenti. Un classico esempio di sequel è la terza trilogia di Star Wars (la seconda è invece un prequel, perché racconta eventi che precedono il racconto originale).

Uno spin-off è una serie figlia di un’altra, ambientata nello stesso universo narrativo e, solitamente, con almeno un personaggio in comune. The Originals è uno spin-off di The Vampire Diaries perché trasporta personaggi conosciuti nella serie madre in un nuovo contesto. Legacies è uno spin-off di The Originals e di TVD, ma allo stesso tempo è un sequel perché racconto il prosieguo della storia. Angel è lo spin-off di Buffy, gli eventi delle due serie si svolgono in parallelo per quattro stagioni (tanto da intrecciarsi in decine di crossover), ma la stagione conclusiva di Angel fa anche da sequel alle avventure di alcuni personaggi dello show originale, come Spike e Harmony.

Perché i termini sono intercambiabili?

I contorni di queste parole si fanno sempre più sfocati perché molti show e film appartenenti a franchise finiscono per rientrare in diverse categorie e sono quindi sempre più difficili da definire, soprattutto se pensiamo che spesso l’intenzione dietro operazioni di questo tipo è quella di permetterci di fruire di nuovi contenuti pur senza conoscere le opere originali (vale, per esempio, per i nuovi film di Jumanji, per la serie di Animali Fantastici o ancora per il reboot del 2005 di Doctor Who).

Recentemente qualcuno ha tentato, senza fortuna, di creare nuovi termini mash-up come “remakequel” e “rebootquel”. Tuttavia, cercare di definire con precisione questi esperimenti – alcuni riusciti (come Bel-Air e Cobra Kai), altri meno (è il caso di Gossip Girl 2021) – sta diventando sempre più difficile e persino gli specialisti del settore tendono a utilizzare i nomi reboot, revival, remake, sequel in maniera intercambiabile.