Le migliori ship di Harry Potter sono quelle che non ti aspetti22 min di lettura —

Le migliori ship di Harry Potter sono quelle che non ti aspetti — 22 min di lettura —

Il fandom di Harry Potter è quello che, forse più di altri, ha ispirato tantissimi lavori da parte di artisti più o meno noti online. Le ship più tradizionali (Harry e Ginny o Hermione e Ron) così come le ship non canoniche (Ron e Luna o persino Piton e Hermione) sono protagoniste di miriadi di fanart e fanfiction. Insomma, ce n’è proprio per tutti i gusti!

Stavolta, malgrado siano le più amate su Archive Of Our Own e TikTok, non parleremo di nessuna ship fanon.

Non troverete Drarry (Draco/Harry) né Wolfstar (Remus/Sirius) nella lista nonostante abbiano il merito di sfidare l’etenormatività della serie di libri di J.K. Rowling. Non troverete neppure menzione della Dramione (Draco/Hermione), malgrado la crescente popolarità della ship basata sull’amato trope enemies to lovers (e badate bene: chi scrive ha letto più Dramione di quante sarebbe dignitoso ammettere).

E nemmeno parleremo del perché alcune tra le ship canoniche proprio non funzionano né delle ragioni per cui Harry e Luna sarebbero una coppia formidabile.

In questa classifica, nonostante molte delle ship fanon del mondo di Harry Potter siano potenzialmente più interessanti e di gran lunga più apprezzate, parleremo solo delle coppie ufficiali della saga. Quali sono le migliori? Beh, per una volta, non quelle che ti aspetti!

5 ship sottovalutate della saga di Harry Potter

5. Newt e Leta

Non è mai chiaro se la relazione tra Newt e Leta valichi i confini dell’amicizia. Sembra quasi che i due siano una di quelle coppie che stanno insieme senza neanche saperlo quando frequentano la scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts.

Serpeverde lei, Tassorosso lui, Leta e Newt si legano perché nessuno dei due riesce a trovare il proprio posto nel mondo.

Leta viene spesso maltrattata dagli altri studenti, considerata un mostro, una figlia che i genitori non hanno voluto, causa della tragica morte del fratellino.

Incontra Newt Scamander in uno dei momenti di maggiore vulnerabilità e insieme si prendono cura di un piccolo corvo ferito.

Quando la Leta adulta torna a Hogwarts, ritrova una vecchia incisione su un banco, “L+N”, che lascia intendere che forse, ci fosse qualcosa di più tra lei e Newt. Scopriamo anche che Newt e Leta condividevano una connessione unica e che il mago teneva così tanto a lei da prendersi la colpa quando uno degli esperimenti della strega non va a finire bene.

Anche se Tina e Newt sono molto simili nella loro goffaggine, il modo in cui Leta si relaziona a Newt è altrettanto potente: sono entrambi dei reietti, degli emarginati che sanno però bene da quale parte stare. Tanto che, quando Grindelwald prova a far leva sulle loro difficoltà di adattamento, nessuno dei due si lascia incantare dalle sue parole vuote.

Nonostante il rapporto tra i due si incrini dopo l’espulsione di Newt da Hogwarts, lui continua a tenere una foto di lei sempre con sé, in ricordo del legame che li univa.

Le cose cambiano ancora quando la donna inizia a lavorare al Ministero della Magia, fidanzandosi col fratello di Newt, Theseus.

Non sappiamo se e come Leta si sia innamorata di Theseus, né come Newt abbia reagito alla notizia (a quel punto della storia, Newt ha già incontrato Tina). Sappiamo però che sarà il loro testimone di nozze.

Resta il dubbio sui sentimenti di Leta verso i fratelli Scamander. Quando partecipa a un comizio di Grindelwald insieme ai due uomini più importanti della sua vita, Leta compie uno gesto coraggiosissimo: finge di credere nella causa del mago oscuro per guadagnare tempo e lasciare che Theseus, Newt e tutti gli altri possano salvarsi.

L’atto di coraggio la conduce alla morte, ma non prima che riesca a dire “Ti amo” a uno dei due Scamander. Chi? È difficile rispondere alla domanda, ma è bello pensare che si rivolga a Newt, la persona che, come ci ricorda Leta stessa, è riuscita ad amarla nonostante tutto.

Non c’è mostro che tu non possa amare.

4. Remus e Tonks

Quella tra Remus e Tonks è una storia d’amore tragica che, per la maggior parte, scopriamo attraverso gli occhi di Harry.

Non sappiamo nulla del loro primo incontro, di come Dora si sia innamorata di lui né di come abbia fatto a far crollare le difese di Remus.

La loro storia appare sfocata sullo sfondo, ma non per questo è meno accattivante di quelle che stanno sotto i riflettori.

Secondo J.K. Rowling, “Remus, così spesso malinconico e solitario, fu prima divertito, poi impressionato, infine seriamente colpito dalla giovane strega. Non si era mai innamorato prima. Se fosse successo in tempo di pace, Remus si sarebbe semplicemente trasferito in un altro posto e avrebbe cercato in un nuovo lavoro, in modo da non dover sopportare il dolore di vedere Tonks innamorarsi di un giovane e affascinante mago nell’ufficio Auror, come si aspettava che accadesse”.

Lupin non credeva di poter essere amato. Dopotutto, chi potrebbe mai innamorarsi di una bestia? Di un uomo costretto a vivere con lo stigma e i pregiudizi che accompagnano la licantropia?

Eppure, inaspettatamente Tonks si innamora proprio di lui mentre insieme militano nell’Ordine della Fenice.

Proprio perché la ama, Lupin non vuole che Tonks viva le difficoltà di essere l’amante di un lupo mannaro. Prova a farglielo capire, ad allontanarla persino, ma Tonks è testarda e sa che i suoi sentimenti per il mago non spariranno.

Così, Lupin finisce per ferire entrambi.

Ne Il principe mezzosangue, Hermione nota che Tonks è molto depressa, “Ha anche dei problemi con le Metamorfosi! Non riesce a modificare il suo aspetto come una volta”, dice. Secondo la giovane strega, Tonks soffre per la morte di Sirius, si sentirebbe in colpa per non essere riuscita a salvare il cugino tanto che il suo patrono cambia forma, trasformandosi, secondo Harry, in un cane, la forma da Animagus di Sirius.

In realtà, il Patronus di Tonks è un lupo, simboleggia l’amore che prova nei confronti dell’uomo.

Quando Dora e Remus si innamorano i loro Patroni finiscono per avere forme gemelle, come già accaduto con quelli di Lily e James Potter.

Tonks si convince che Lupin si rifiuti di ammettere i propri sentimenti per qualche forma di atto di nobiltà, ma la verità è che Lupin ha paura.

«Visto?» fece una voce nervosa. Tonks guardava torva Lupin. «Lei vuole sposarlo lo stesso, anche se è stato morso! Non le importa!»

«È diverso» ribatté Lupin, muovendo appena le labbra, d’un tratto agitato. «Bill non sarà un vero lupo mannaro. I casi sono completamente…»

«Ma anche a me non importa, non m’importa!» esclamò Tonks, scuotendo Lupin per la veste. «Te l’ho detto un milione di volte…»

E il significato del Patronus di Tonks e dei suoi capelli color topo, e la ragione per cui era venuta di corsa a cercare Silente quando aveva sentito dire che qualcuno era stato aggredito da Greyback, tutto all’improvviso fu chiaro a Harry: non era di Sirius che Tonks era innamorata, allora…

Pur se reclutante, alla fine, Lupin accetta l’amore di Tonks e la sposa addirittura, pur continuando a pensare che si tratti di una scelta egoista e crudele.

Rowling scrive che Lupin “continuava a temere che lo stigma che gli era stato affibbiato potesse contagiare la moglie e non desiderava che la loro unione venisse celebrata; oscillava costantemente tra l’euforia per il matrimonio con la donna dei suoi sogni e il terrore per ciò che avrebbe potuto causare a entrambi”.

Le cose si complicano ulteriormente quando Lupin e Tonks aspettano un figlio. Lupin teme di avergli trasmesso il gene della licantropia e si allontana nuovamente da Tonks proprio quando la donna avrebbe più bisogno di lui.

In un atto di estrema codardia, Remus arriva perfino a chiedere a Harry di partire con lui pur di star lontano dalla sua famiglia. Ed è proprio Harry a farlo tornare sui propri passi, facendogli notare quanto sbagliato sia abbandonare la propria famiglia.

«Harry, sono certo che James avrebbe voluto che stessi con te».

«Be’» replicò Harry lentamente, «io no. Io sono certo che mio padre avrebbe voluto sapere perché non resti al fianco di tuo figlio».

Teddy Lupin nasce senza segni di licantropia, ma eredita la capacità della madre di cambiare aspetto a piacimento.

Lupin annuncia felicissimo la nascita del bambino, ma la gioia non è destinata a durare: Remus e Dora combattono nella Battaglia e Hogwarts e muoiono entrambi, lasciando Teddy orfano. E la cosa più triste di tutte e che Tonks non avrebbe neppure dovuto essere lì.

Non sappiamo se Tonks abbia trovato Lupin sul campo di battaglia (solo nei film li vediamo tendersi la mano), ma Harry vede i cadaveri nella sala grande giacere fianco a fianco, insieme anche nella morte.

3. Newt e Tina

Quando Newt fa la conoscenza di Tina, probabilmente non ha ancora superato le ferite del passato. Nel finale di Animali Fantastici e dove trovarli, infatti, Queenie gli domanda chi sia Leta Lestrange e conclude che è una donna che “sa solo prendere”, senza mai dare nulla in cambio.

Tina, per Newt, rappresenta proprio questo, una donna non avara di attenzioni, ma generosa con le persone che ama.

L’inizio della loro storia è però complicato. Tina cerca di riprendere il proprio posto al Ministero della Magia americano denunciando Newt dopo la fuga di alcune delle creature che tiene in valigia e i problemi causati in banca. I due riescono però a trovare un punto di accordo quando lottano fianco a fianco per salvare l’anima del giovane Credence, un Obscurus che causa il panico a New York e rischia di finire nelle mani del pericoloso Percival Graves.

Nel primo film della serie, Newt e Tina si dicono addio: lui tornerà in Gran Bretagna per finire di scrivere il suo libro, ma promette che ne manderà una copia alla strega. Newt e Tina condividono un primo, tenero momento che lascia intendere lo sbocciare di un amore tra loro.

L’addio è solo temporaneo, ma la lontananza scatena una serie di incomprensioni tra di due: Tina si convince che Newt sia in procinto di sposare Leta e così il loro secondo incontro è teso, carico di cose non dette. Newt, però, riesce a spiegare che non è lui che sposerà Leta e dichiara invece il suo amore a Tina nel solo modo in cui è in grado di farlo:

TINA: Sì, ho appena detto che sono felice per te—

NEWT: Sì, beh, non farlo. Ti prego, non essere felice. No, no, no. Mi dispiace. Io non—Ovviamente, io—Ovviamente voglio che tu lo sia. E ho sentito che ora lo sei. Il che è meraviglioso. Scusa… Quello che sto cercando di dire è che voglio che tu sia felice, ma non essere felice che io lo sia, perché non lo sono. Felice. O fidanzato.

TINA: Cosa?

NEWT: È stato un errore di una stupida rivista. Mio fratello sposerà Leta il 6 giugno. Io dovrei fare da testimone. Il che è leggermente esilarante.

TINA: Pensa che tu sia qui per riconquistarla? Sei qui per riconquistarla?

NEWT: No! Sono qui per—Sai, i tuoi occhi sono davvero—

TINA: Cosa?

NEWT: Non dovrei dirlo.

TINA: Newt, ho letto il tuo libro e—

NEWT: Ho ancora una tua foto—Aspetta, hai letto—? Ho questa—Voglio dire, è solo una tua foto dal giornale, ma è interessante perché i tuoi occhi nella carta di giornale—Vedi, in realtà hanno questo effetto, Tina—È come il fuoco nell’acqua, nell’acqua scura. L’ho visto solo—L’ho visto solo nelle—

TINA: Salamandre

Lo scambio tra i due sottolinea quanto siano perfetti l’uno per l’altra. Newt è sempre stato goffo, impacciato, una persona che preferisce la compagnia delle creature magiche a quella di altre persone. Ne I crimini di Grindelwald è chiaro che Tina è goffa tanto quanto lui e per questo comprende il suo disagio, le sue difficoltà e il suo modo unico di comunicare.

2. Draco e Astoria

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Sappiamo pochissimo della relazione tra Draco Malfoy e Astoria Greengrass, e ancora meno conosciamo di lei, ma c’è qualcosa di profondamente romantico e al tempo stesso tragico nella loro breve storia d’amore. Sappiamo che, dopo la guerra magica, Draco lotta per lei, pronto finalmente a sfidare la propria famiglia e gli ideali che tanto professava.

La mamma ha detto che al nonno non piaceva molto – era contrario al matrimonio – pensava che fosse troppo amante dei Babbani, troppo debole – ma che tu l’hai sfidato per lei. Ha detto che è stata la cosa più coraggiosa che abbia mai visto.

Sappiamo anche che, dopo la sua morte prematura e in possesso di una giratempo, Draco resiste appena alla tentazione di usarla per rivedere la donna che ama.

Venderei l’anima per un altro minuto con Astoria.

Ma come si sono incontrate, queste due anime spezzate? Secondo J.K. Rowling, gli eventi che hanno sconvolto il mondo magico, hanno scombussolato la vita di Draco a partire dalla fine del suo quinto anno. Ma neppure Astoria, strega purosangue appartenente alle Sacre Ventotto e sorella minore di Daphne (una delle compagne di corso di Draco), viene risparmiata dalle brutalità della guerra.

Draco, Astoria e le ferite della guerra magica

Certo che il ritorno di Voldemort avrebbe garantito ai Malfoy il posto che loro spettava nella piramide sociale magica, Draco vede pian piano questa convinzione sgretolarsi.

Ne corso del sesto anno, si è convinto che il mondo avrebbe giovato della dipartita di Silente. Diventato un Mangiamorte, inizialmente pensava di essere stato scelto per compiere una missione che avrebbe conferito gloria a se stesso e al resto della sua famiglia.

Tuttavia, gradualmente, Draco si rende conto che la realtà non è come la immaginava e che non vuole vivere in un mondo governato da Voldemort.

Nel corso de Il principe mezzosangue, diventa chiaro a Draco che Voldemort è anche un suo nemico, tanto quanto lo è di Harry (“Devo farlo! Mi ucciderà! Ucciderà tutta la mia famiglia!”), che Voldemort intende fare del male a chiunque, perché il suo movente non si è mai stato la purezza di sangue, ma la sete di potere.

Vediamo così Draco crollare, confidare a Mirtilla le sue paure e tirarsi indietro messo faccia a faccia con Albus Silente.

Lo ritroviamo, nel bel mezzo della guerra, terrorizzato e usato da Voldemort come uno strumento, costretto a torturare e torturato, prigioniero in una gabbia d’oro, ostaggio non dichiarato nel suo stesso maniero.

Gli eventi degli ultimi anni dell’adolescenza di Draco hanno cambiato la sua vita per sempre. Manipolato fin da bambino, scopre nel peggior modo possibile quanto le sue convinzioni fossero sbagliate: vede i suoi genitori soffrire per le scelte compiute, e soffre in prima persona per aver scelto di seguirli e far parte dello stesso culto.

Secondo Rowling, Astoria va incontro a un percorso simile a quello di Draco, ma in maniera meno traumatica e violenta. Entrambi rifiutano di continuare a credere nelle bugie dei genitori e scelgono di vivere la propria vita diversamente, allontanandosi definitivamente da quegli ideali che hanno causato loro solo dolore e sofferenza.

La tragedia di Draco e Astoria

Tuttavia, pur se Astoria rappresenta per Draco una boccata d’aria fresca, il tempo trascorso insieme è breve e tutt’altro che idilliaco.

Astoria è infatti affetta da una maledizione del sangue lanciata contro uno dei suoi antenati, un maleficio che, trasmesso di generazione in generazione, si ripresenta solo in alcuni membri della famiglia, conducendoli alla morte.

Sperando che la donna che ama possa vivere più a lungo senza i rischi di una gravidanza, Draco si dice disposto persino a rinunciare ad avere un erede, scontrandosi ancora una volta con i desideri del padre Lucius.

Per il fiero e ultimo erede di due delle più antiche famiglie magiche (i Malfoy e i Black), un figlio avrebbe rappresentato il prosieguo di una nobile discendenza. Eppure Draco non sembra curarsi più del prestigio del nome che porta. Ciò che conta è Astoria.

Potevamo avere figli, ma Astoria era fragile. Una maledizione del sangue, molto seria. Un antenato era stato maledetto ed è venuta fuori in lei. Sai come queste cose possono ritornare dopo generazioni…

Non volevo che rischiasse la vita, le dicevo che non mi importava se la linea dei Malfoy si interrompeva con me, nonostante tutte le storie che faceva mio padre.

Eppure, a un certo punto, Draco e Astoria hanno un figlio, Scorpius, fortemente desiderato proprio dalla donna.

Astoria non voleva un figlio per il nome dei Malfoy, per il sangue puro o per la gloria, lo voleva per noi. Nostro figlio, Scorpius, è nato… il giorno più bello della nostra vita, ma Astoria si è indebolita moltissimo. Ci siamo nascosti, noi tre soli. Volevo che conservasse le forze… e cosi sono cominciate le voci.

Il mondo magico inizia a credere che Scorpius sia in realtà il figlio di Voldemort, nonostante, come afferma il bambino stesso, abbia “il naso di mio padre, i suoi capelli, il suo nome”.

Le dicerie sui Malfoy non vengono messe a tacere neppure in seguito alla morte di Astoria, che avviene nell’estate prima del terzo anno di Scorpius a Hogwarts.

Astoria aveva sempre saputo di non essere destinata alla vecchiaia. Voleva che mi restasse qualcuno quando lei non ci sarebbe stata più, perché… è un’esistenza straordinariamente solitaria, essere Draco Malfoy. Sarò sempre sospettato. Non c’è modo di sfuggire al passato. Non mi ero reso conto, però, che nascondendo mio figlio da questo mondo pettegolo e moralista, non ho fatto altro che consegnarlo a sospetti peggiori di quelli che io ho mai dovuto sopportare.

Pur se appena accennata solamente negli scritti post Harry Potter e i Doni della Morte, Astoria ha su Draco un’influenza importantissima e positiva. Non è solo la donna che lo ama nonostante il Marchio nero che porta sul braccio, è anche la persona che continua a vivere nel figlio al quale ha insegnato a essere gentile, a cercare degli amici in cui confidare: “C’è più di lei in te di quanto pensassi”, dice nostalgico Draco a Scorpius, facendo eco a quanto detto da Sirius anni prima: “Le persone che ci amano non ci lasciano mai veramente. Possiamo sempre ritrovarle. Qui dentro al cuore”.

1. Fleur e Bill

La relazione tra Bill Weasley e la bella Fleur Delacour è appena accennata nella saga di Harry Potter, eppure la ship si è guadagnata la medaglia d’oro in questa personalissima classifica.

Ma perché Bill e Fleur ci piacciono così tanto? Le ragioni sono molteplici, ma la principale è che ci permette non solo di scoprire lati di Fleur che durante il Torneo Tremaghi non erano emersi, ma anche di analizzare uno dei problemi principali di tutta la saga: la misoginia interiorizzata di J.K. Rowling e delle sue protagoniste (sì, persino Hermione).

Il primo incontro tra Bill e Fleur

La relazione tra Bill Weasley e Fleur Delacour non viene annunciata fino al volume 5 della saga di Harry Potter, eppure già nel quarto (quello in cui entrambi i personaggi fanno il loro debutto ufficiale) vengono piantati i semi di quello che sarà il loro futuro insieme.

Harry nota che “Fleur Delacour guardava Bill con grande interesse”, e che, al contrario di Molly, Fleur “non aveva alcuna obiezione ai suoi capelli lunghi o agli orecchini con le zanne”.

È un passaggio che potrebbe sfuggire a una prima lettura disattenta, ma che ci dice molto su Fleur.

Nel corso de Il calice di fuoco, Fleur viene costantemente notata dagli altri studenti della scuola, in particolare da Ron.

«È una Veela!» disse a Harry con voce roca.

«Ma certo che no!» ribatté Hermione acida. «Non vedo nessun altro che la guarda a bocca aperta come un idiota!»

Ma le cose non stavano proprio così. Mentre la ragazza attraversava la Sala, molte teste maschili si voltarono, e alcuni parvero perdere l’uso della parola, proprio come Ron.

Fleur cattura lo sguardo di molti ragazzi a Hogwarts, ma non sembra essere affascinata da loro a sua volta. È interessante, allora, che sia lei a osservare Bill e a trovarsi, per la prima volta, dall’altra parte della barricata. Fleur è attratta da Bill, ma c’è di più: questo piccolo dettaglio potrebbe suggerire che la ragazza sia interessata a uno dei pochi uomini che non sembra sessualizzarla.

Bill, Fleur e i Weasley

La relazione tra i due inizia tra gli eventi che chiudono Il calice di fuoco e l’inizio de L’ordine della Fenice.

Secondo i Weasley, Fleur ha ottenuto un lavoro alla Gringott e Bill le da una mano nel migliorare il suo inglese.

Fleur, però, non viene ben accolta dalla famiglia Weasley, in particolare dalla matriarca Molly, che vorrebbe combinare invece un matrimonio tra il primogenito e Tonks (inconsapevole del fatto che Dora è invece innamorata di qualcun altro).

Ed è proprio l’astio di Molly in particolare, ma anche di Ginny ed Hermione, a farci provare empatia per Fleur portandoci a fare il tifo per lei.

Ci sarebbe tanto di cui discutere nell’analizzare la storia di Fleur con il clan Weasley: il modo in cui la famiglia che rappresenta il buono del mondo magico per antonomasia sia pronta a etichettare Fleur come vanitosa e snob solamente perché è bella (“Mentre Bill e Fleur… be’… che cos’hanno in comune? Lui è un gran lavoratore, una persona concreta, e invece lei è…”) o l’atteggiamento di Hermione e Ginny, che la ritengono inadatta a Bill e addirittura stupida per la stessa ragione (“È piena di sé in un modo…”, “(Tonks) è più intelligente, è un’Auror!”).

La reazione della maggior parte del fandom e degli stessi personaggi dell’universo di Harry Potter è quello di considerare Fleur una ragazza snob e vanitosa e nulla più, una donna di cui sbarazzarsi in fretta affinché Bill (di cui in realtà non sappiamo poi granché) possa sposare qualcuna più “degna di lui”, una ragazza di sostanza, “diverse dalle altre” come lo sono Hermione e Tonks.

La verità però è che Fleur dimostra di essere un personaggio ben più complesso e tridimensionale di quanto sembri fin dalla sua prima apparizione.

È certamente conscia dell’effetto che ha sulle altre persone, è cresciuta stando al centro dell’attenzione e questo l’ha resa una giovane donna priva di tatto (un po’ come la Cordelia di Buffy), ma è anche vero che ha sempre dimostrato che, nella sua scala delle priorità, l’ossessione per la bellezza non è mai stata al primo posto: in cima c’è sempre la famiglia. Lo dimostra l’affetto che nutre per Gabrielle, la persona più importante per lei al tempo del Torneo Tremaghi, e la risolutezza con cui si ostina a cercare di entrare nelle grazie dei Weasley, pur conscia dell’opinione che hanno di lei.

Pur di restare accanto a Bill, sopporta le prese in giro di Ginny che continua a chiamarla “Flebo” e i costanti tentativi di Molly di sostituirla.

La Bella e la Bestia

È chiaro quanto Bill e Fleur si amino.

Scoccò a Lupin un’occhiata irritata, come se fosse tutta colpa sua se si ritrovava Fleur come nuora invece di Tonks, ma osservando Fleur che imboccava Bill con la propria forchetta, Harry si disse che la signora Weasley combatteva una battaglia perduta.

È ancor più chiaro quanto Fleur ami Bill.

Nel momento in cui Bill viene ferito da Greyback, Fleur dimostra quanto errata sia l’opinione che tutti hanno di lei.

«Naturalmente non importa il suo aspetto… non f-fa niente… ma era un b-bambino così carino… sempre stato un bel ragazzo… e s-stava per sposarsi!»

«Cosa vuol dire?»gridò Fleur all’improvviso. «Perché disce che stava per sposarsi?»

La signora Weasley alzò il viso coperto di lacrime, stupita.

«Be’… solo che…»

«Ponsa che Bill non mi vuole più?» continuò Fleur. «Ponsa che per colpa di quei morsi scesserà di amarmi?»

«No, non volevo dire…»

«E invesce mi amerà!» esclamò Fleur, ergendosi in tutta la sua altezza e gettando indietro la lunga chioma argentea. «Sci vuol altro che un uomo lupo per impedir a Bill di amarmi!»

«Be’, sì, ne sono certa»balbettò la signora Weasley, «ma pensavo che forse… visto come… come lui…»

«Ponsa che io non lo volio più? O forse lo spera?»incalzò Fleur, le narici dilatate. «Cosa importa il suo aspetto? Io sono abbastonsa bella per tutti e due! Tutte quelle scicatrisci sono il segno del courage di mio marito! Fascio io!» aggiunse con forza, spingendo da parte la signora Weasley e strappandole di mano l’unguento.

Il discorso di Fleur mette in luce diversi aspetti-chiave del personaggio. In primo luogo, pensa che la signora Weasley creda che Bill non la ami più, non viceversa. Non immagina neanche lontanamente che gli altri possano sospettare che lei non sia follemente innamorata di lui.

Sorprendendo chi la considera una sciocca, Fleur dimostra alla signora Weasley di non voler sposare Bill per il suo bel viso. Sa andare oltre le apparenze e lo ama per l’uomo coraggioso che è.

Anche se molto della loro storia è lasciato all’immaginazione di noi lettori, che dobbiamo riempire i vuoti come meglio possiamo, è impossibile negare che evidentemente Bill è l’unico uomo nella vita di Fleur a considerarla come un essere umano, non come una specie di creatura inarrivabile a causa del suo sangue da Veela.

Non leggiamo mai di Bill che la guarda a blocchi aperti con la faccia da pesce lesso, vediamo invece in uomo che ha cura di lei e forse è proprio per questo che Fleur si innamora di lui. Bill deve rappresentare una sorta di boccata d’aria fresca per Fleur.

La strega ha dovuto sopportare quasi vent’anni di sguardi adoranti non richiesti da parte di uomini e ragazzi di tutte le età, e finalmente ha trovato qualcuno che gode della sua compagnia perché la ama, non per la magia delle Veela. L’avvenenza di Bill è solo un bonus, ed è per questo che non la considera una grande perdita dopo l’attacco di Greyback. Ciò che conta per lei è che lui la ami – la ami davvero – e che lei lo ami follemente a sua volta.

La loro è una storia à La Bella e la Bestia, il racconto di un amore che va oltre le apparenze, una vera e propria fiaba per i più romantici.

Bill e Fleur sono una coppia che sfida ogni avversità: l’opposizione della famiglia, un volto sfigurato e un matrimonio nel bel mezzo di una guerra. E alla fine, arriva Victorie, la loro figlia venuta al mondo durante l’anniversario della Battaglia di Hogwarts.

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Pubblicato da Giulia Greco

Geek. Il caffè è la mia droga, serie TV, film, libri, anime, manga la mia passione. Classe '89, sono cresciuta andando a caccia di vampiri con la Scooby Gang e passeggiando tra le vie di Stars Hollow con le testa tra le nuvole, un po' come Luna Lovegood.

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