Giulia Greco
Un po’ di latino, qualche riferimento alla storia romana, un pizzico di astronomia e un assaggio di letteratura ed ecco che abbiamo gli ingredienti della pozione per creare i nomi dei personaggi di Harry Potter.
Se i nomi di alcuni personaggi, come per esempio Neville Longbottom, sono studiati ad hoc per raccontare la storia e le caratteristiche del personaggio, per gli altri non vale la stessa regola.
Dall’antico e nobile casato dei Black alle grandi donne protagoniste della saga, ecco alcune curiosità sui nomi dei personaggi di Harry Potter.
Le tradizioni della famiglia Black e il ruolo dei fiori nell’ideazione dei nomi dei personaggi di Harry Potter
Le donne di Harry Potter: i nomi dei fiori
Lily Evans Potter
La madre del protagonista si chiama Lily (giglio), il fiore-simbolo di purezza e fertilità. Derivato dalla parola latina lilium, se di colore avorio questo fiore rappresenterebbe la morte e la rinascita dell’anima, un concetto che ben si sposa con il destino di Lily e James e con la protezione che Lily pone su Harry col suo sacrificio. Una caratteristica interessante di questo fiore della famiglia delle Liliaceae è che i sepali e i petali sono indistinguibili. Potrebbe essere un’allusione all’unicità di Lily e alle sue qualità distintive rispetto agli altri personaggi.
Petunia Evans Dursley
Come la sorella Lily, anche Petunia Dursley ha il nome di un fiore. Secondo il sito web Mugglenet, il nome “petunia” deriva dalla parola nativa sudamericana petun, che significherebbe “pianta di tabacco senza valore”. Il fiore stesso è solitamente associato a sentimenti come la rabbia e l’amarezza.
Non è un caso, allora, che zia Petunia nutra così tanto astio nei confronti della sorella strega – risentimento che deriva dall’invidia di non essere magica a sua volta.
I sepali che racchiudono il fiore non appassiscono neanche dopo che i petali si sono staccati.
La persistenza dei sepali potrebbe indicare l’implacabile disappunto di Petunia per il fatto di non possedere poteri magici.
Pansy Parkinson
Pansy è un fiore, il cui nome deriva probabilmente dal francese antico pensée (pensiero). La bulletta di Hogwarts deve dunque il suo nome alla viola del pensiero o viola tricolore, citata nell’opera Sogno di una notte di mezza estate, di William Shakespeare.
Nella Scena I Atto II, Oberon ordina a Puck di trovare una viola del pensiero per poter e usare il succo e creare una potente pozione capace di far innamorare.
Tuttavia, nel testo originale non leggiamo mai il termine pansy, bensì love-in-idleness, letteralmente “amore nell’ozio”. La viola del pensiero è infatti anche nota come viola dell’ozio.
Non sappiamo però se il succo di viola del pensiero abbia proprietà simili nell’universo di Harry Potter.
Curiosità: Il nome Hermione è anch’esso un richiamo a Shakespeare e in particolare a Il racconto d’inverno. J.K. Rowling ha sempre definito Pansy l’anti-Hermione e forse proprio per questo ha dato alle due ragazze, simboli delle rispettive casate di appartenenza, nomi che hanno origine nella letteratura shakespeariana.
Fleur Delacour
La bella strega francese in parte Veela che gareggia coraggiosamente nel Torneo Tremaghi si chiama letteralmente Fiore.
Il suo nome completo si traduce in “fiore della corte”, ossia quello che spicca rispetto a tutti gli atri, un po’ come “il diamante della stagione” di Bridgerton.
Aggraziata, elegante e bellissima, Fleur fa cadere ai propri piedi tutti i ragazzi che posano il loro sguardo su di loro, ma lei ha occhi solo per Bill Weasley.
Narcissa Black Malfoy
Nonostante sia Andromeda a sfidare le tradizioni di famiglia, anche Narcissa rappresenta uno strappo alla regola. Tra i Black, infatti, è comune dare ai nuovi nati nomi di stelle o intere costellazioni.
Narcissa fa la differenza, perché porta il nome di un fiore, il narciso.
Come ben sappiamo, il fiore in questione è legato all’omonimo mito greco in cui il bellissimo Narciso, dopo aver causato la morte dello spasimante Aminia, si innamora della propria immagine riflessa in uno stagno.
Così, sopraffatto e disperato, si trafigge con la spada che aveva donato ad Aminia.
Dalla terra bagnata del sangue di Narciso, nasce il l’omonimo fiore.
Il mito sembra riflettere l’egocentrismo dei Malfoy e la loro costante tendenza all’autoconservazione.
Si dice però anche che il fiore di Narciso sia legato al concetto di rinascita e di nuovo inizio. Questo concetto ben si adatta al ruolo che Narcissa svolge nel finale di Harry Potter e i doni della morte: è lei a dare al protagonista la possibilità di sopravvivere e, di conseguenza, vincere la guerra. Con le sue azioni, ha scelto una nuova strada per la sua famiglia, che è riuscita a evitare Azkaban.
Lavanda Brown
Nella simbologia floreale, la lavanda può simboleggiare affetto, pulizia o occultamento. Gli antichi Romani usavano la lavanda per profumare i bagni e il suo nome deriva dal verbo latino lavāre, “lavare”. Nella cultura occidentale, il colore della lavanda può talvolta essere utilizzato per simboleggiare la decadenza e il piacere della sensualità.
Curiosità: È interessante notare che il nome di Lavanda Brown è formato da due colori: Lavanda è una tonalità di viola; Brown, marrone, è un altro colore.
Rose Weasley
Il nome di Rose Weasley deriva probabilmente dall’omonimo fiore, molto apprezzato per la sua bellezza e il suo profumo. Le rose sono spesso considerate simboli d’amore e storicamente sono state associate a dee come Iside e Afrodite.
La rosa è anche il fiore nazionale dell’Inghilterra. Le rose rosse sono particolarmente associate al romanticismo e potrebbero alludere ai caratteristici capelli rossi dei Weasley.
Curiosità: I nomi figli dei Ron e Hermione hanno le stesse iniziali dei genitori: R (Rose) e H (Hugo). Entrambi hanno inoltre nomi formati da quattro lettere.
Anche Poppy Pomfrey, Mirtilla Malcontenta e Madama Rosmerta hanno nomi di fiori.
La tradizione dei Black: le costellazioni
Sirius Black
Sirius, il padrino di Harry, come molti membri della sua famiglia, porta il nome di una stella. Sirio è infatti l’astro più luminoso del cielo notturno e si trova nella costellazione del Canis major, il Cane Maggiore. Il nome è appropriato per un Animagus non registrato che si è affidato alla sua capacità di trasformarsi in un cane per sfuggire a numerose situazioni difficili, tra cui la fuga da Azkaban.
Regulus Acturus Black
Regulus Arcturus, fratello minore di Sirius, porta il nome di non una ma due stelle. Regulus è la stella più luminosa della costellazione del Leone e Arcturus la più luminosa della costellazione di Boötes.
Sembra quasi che il nome voglia implicare che Regulus Acturus fosse doppiamente luminoso rispetto al fratello. E, in effetti, agli occhi dei genitori lo era. Era un Serpeverde, un sostenitore del sangue puro. Eppure la sua scelta di diventare Mangiamorte giovanissimo lo ha condotto a spegnersi (eroicamente) ben prima del previsto.
Bellatrix Black Lestrange
Non solo Sirius e Regulus, anche le cugine Black portano nomi di stelle. Bellatrix, nata Black e Lestrange per matrimonio, non fa eccezione.
La stella Bellatrix è la terza più luminosa della costellazione di Orione. Bellatrix vuol dire anche “donna guerriera”, un significato appropriato per il braccio destro di Voldemort.
Andromeda Black Tonks
Andromeda Tonks, sorella di Bellatrix e Narcissa, prende il nome non da una stella, ma da un’intera costellazione, a sua volta ispirata a una principessa della mitologia greca.
Draco Malfoy
Narcissa, la madre di Draco, è forse una dei pochi membri della famiglia Black a non dovere il suo nome a una stella. La donna, tuttavia, è ritornata alle proprie radici quando ha dato al figlio il nome di una costellazione, quella del Dragone, così battezzata dall’astronomo Tolomeo. Pare che il Dragone sia visibile tutto l’anno.
Il nome Draco deriva dal latino e significa drago o anche serpente. I draghi, naturalmente, sono creature spaventose e feroci che sputano fuoco e sono pessimi animali domestici. Il nome è dunque anche un riflesso del carattere del personaggio, pronto a gettar fango su chiunque non gli vada a genio. I Malfoy, poi, sono fieri Serpeverde, per cui la traduzione di Draco con serpente calza a pennello.
I draghi, vale la pena sottolineare, sono anche molto protettivi nei confronti delle loro famiglie. Non è un caso, allora, che il giovane Malfoy si decida a seguire Voldemort in Harry Potter e il Principe Mezzosangue proprio per proteggere la propria famiglia da morte imminente, per ridare lustro al nome dei Malfoy e ripristinare la posizione privilegiata del padre nei ranghi di Voldemort.
Quindi possiamo concludere che i draghi e Draco non siano poi veramente cattivi. Tuttavia, il nome potrebbe anche fare riferimento al termine “draconiano”, che si riferisce a qualcosa di rigorosissimo e intransigente.
Scorpius Hyperion Malfoy
Scorpius Malfoy, figlio di Draco e protagonista di Harry Potter e la maledizione dell’erede, deve il proprio nome alla costellazione dello Scorpione, la cui stella più luminosa è Antares. Il suo secondo nome, Hyperion, è un altro riferimento all’astrologia: è infatti un satellite naturale di Saturno. Nella mitologia classica, inoltre, Hyperion (Iperione) è un Titano, padre di Helios (sole), Eos (alba) e Selene (luna).
E poi, ancora, corpi celesti
Remus Lupin
Il cognome di Remus deriva da Lupus, una costellazione dell’emisfero meridionale. Il suo nome significa “lupo” in latino, il che si addice alla natura lupesca di Remus. Non solo, ma il soprannome di Remus, Moony, è un altro riferimento a un corpo celeste, la luna (moon), naturalmente associata ai lupi mannari.
Luna Lovegood
Infine, come potrebbe mancare Luna Lovegood? Il nome della bizzarra studentessa di Corvonero è naturalmente un riferimento al satellite della Terra.
Nella tradizione celtica le fasi lunari sono legate al tempo e, di conseguenza, al calendario pagano.
I generali e gli imperatori romani
I nomi di ben tre personaggi sono basati su imperatori e generali romani. Parliamo di Severus Piton, Albus Silente e Lucius Malfoy.
Severus Piton
Il professore di pozioni a Hogwarts deve il suo nome all’imperatore romano Lucio Settimio Severo (in latino, Lucius Septimius Severus), che regnò dal 193 al 211 d.C.
Era noto per la sua abilità militare e per il suo rigore. È inoltre ricordato per gli sforzi compiuti per rafforzare i confini dell’Impero Romano e per le sue riforme relative all’esercito di Roma.
Il nome Severus, invece, riflette l’atteggiamento dell’insegnante a scuola: serio e severo con tutti i suoi alunni, soprattutto con quelli che proprio non gli vanno a genio.
Albus Silente
Con ogni probabilità, il nome del preside della scuola è ispirato a Clodio Albino, prima alleato di Settimio Severo (che lo nominò cesare), poi suo rivale.
Quando infatti Severo nominò suo erede il figlio Caracalla, Albino si autoproclamò imperatore. Ne seguì l’ordine di Severo di far assassinare Clodio Albino. Il tentativo non ebbe però successo e Severo si limitò a togliendogli il titolo di cesare, facendolo proclamare “nemico pubblico” dell’Impero.
La rivalità tra i due personaggi storici potrebbe ricordare quella (apparente) tra Severus Piton e Albus Silente, ritenuti da Harry e compagni acerrimi nemici dopo la morte del preside.
Lucius Malfoy
Infine, per il malefico Lucius Malfoy, Rowling ha scelto un comune praenomen romano che significa “brillante” o anche “intelligente”.
La radice del nome è la stessa di Lucifero, il che potrebbe essere indicativo della natura malvagia del Mangiamorte.
Persino il suo cognome, Malfoy, ha un significato simile: deriva infatti dal francese mal foi o mal foy, che significa “malfidato” o “infedele”.
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