10 performance inaspettatamente brillanti — 4 min di lettura —

Fin dagli esordi della loro carriera, alcuni attori vengono lodati quasi per ogni performance, ricevendo costantemente premi e riconoscimenti da parte di critica e pubblico.
Altri, invece, faticano inizialmente a trovare progetti che gli permettano di brillare come potrebbero. Così li giudichiamo frettolosamente credendo di trovarci di fronte a performance non troppo brillanti. Eppure, capita di ritrovarli in nuove serie o film completamente trasformati, bravissimi, capaci di mostrare una vasta gamma espressiva e un’intensità di cui non avevamo idea.

Ecco dieci esempi di attori che ci hanno sorpreso con performance migliori di quelle che ci saremmo mai aspettati.

Top 10 performance inaspettatamente brillanti

Bryan Cranston in Breaking Bad

Che avesse talento lo si intuiva già quando prestava il volto al goffo e divertente Hal in Malcolm in the middle, ma è col ruolo di Walter White che Bryan Cranston ha dimostrato di essere un attore con la A maiuscola.

Il protagonista di Breaking Bad è riuscito a catturare ogni sfumatura del personaggio, dalla rabbia all’ambizione, dalla genialità alla freddezza machiavellica, e descrivendo alla perfezione un percorso di involuzione che probabilmente non avrà mai eguali nella storia della TV.

Robert Pattinson ne Le strade del male

La saga di Twilight non ha certo messo in luce il talento di Robert Pattinson, tutt’altro! Ma dagli anni di Edward Cullen l’attore di passi avanti ne ha fatti tanti, portando sullo schermo una serie di ruoli molto complessi, ambigui o tormentati, come quello di Neil in Tenet o del reverendo Preston ne Le strade del male.

Zendaya in Euphoria

Negli anni Zendaya ci ha presentato sempre lo stesso tipo di personaggio, quello della ragazzina fredda, cinica e annoiata dalla vita.

Durante la prima stagione di Euphoria, sembrava che Rue fosse solo un’altra MJ, semplicemente in una veste più drammatica. È stato col quinto episodio della seconda stagione che Zendaya ha fatto il salto di qualità, sorprendendoci una performance così reale ed emotiva da farci sentire forse per la prima volta il dolore di Rue.

Adam Driver in Storia di un matrimonio

Quando lo abbiamo visto nelle vesti di Kylo Ren nella trilogia sequel di Star Wars, non avremmo scommesso due spicci sul suo futuro di attore.

Non era certamente il suo primo ruolo, ma è stato quello che gli ha concesso notorietà a livello mondiale.
La verità è che Kylo Ren era così superficiale da non permettere a Driver di mostrare chissà quali sfaccettature del personaggio.

Storia di un matrimonio è stata, molto probabilmente, la sua rivincita: la scena della sfuriata di Charlie nei confronti dell’ex moglie Nicole rimane ancora una delle migliori degli ultimi anni.

Darren Criss in American Crime Story

In Glee abbiamo apprezzato soprattutto le sue indiscusse doti canore, ma il ruolo di Blaine Anderson, che non aveva chissà quale profondità nella scrittura, non gli ha mai permesso di mostrare il suo talento nella recitazione.

Le cose sono cambiate con l’interpretazione del serial killer Andrew Cunanan in American Crime Story: l’assassinio di Gianni Versace, un ruolo ben più complesso che gli è valso anche la vittoria ai principali premi per la recitazione: Emmy, Golden Globe e SAG Award.

Zach Efron in Ted Bundy – Fascino criminale

Quando lo vedevamo saltare e volteggiare sui campi da golf in High School Musical 2, non pensavamo che Zach Efron potesse regalare una prova attoriale di altissimo livello come quella vista in Ted Bundy – Fascino criminale. L’attore riesce a portare sullo schermo una performance mimetica, in cui voce, movenze e atteggiamento ricalcano perfettamente quelle del serial killer.

Kristen Dunts in Fargo

In Spider-Man doveva semplicemente urlare a squarciagola quando rischiava di precipitare nel vuoto nel fuoco incrociato tra Peter e uno qualsiasi dei suoi nemici. Col tempo, Kristen ha dimostrato di poter essere molto più che un’urlatrice.

Il ruolo peculiare di Peggy Blumquist nella seconda stagione di Fargo ne è la prova lampante.

Alexis Bledel in The Handmaid’s Tale

L’abbiamo conosciuta nei panni della dolce e ambiziosa Rory Gilmore in Una mamma per amica, un ruolo decisamente iconico, che le ha permesso di farsi conoscere al grande pubblico, ma per cui forse pagava lo scotto di dover dividere la scena con la carismatica, energica e frizzante Lauren Graham.

In The Handmaid’s Tale, la piccola Rory ha lasciato il posto a un’attrice molto più matura e intensa: Alexis Bledel riesce ora a comunicare solo con lo sguardo pieno di rabbia e dolore i sentimenti dell’ancella Emily.

Daniel Radcliffe in Appunti di un giovane medico

Nella saga letteraria, Harry Potter è un personaggio ricco di sfaccettature. L’adattamento cinematografico ha lasciato da parte la sua complessità restituendo un protagonista piuttosto monodimensionale. Per questo motivo, oltre al fatto che fosse agli esordi della sua carriera, la performance di Daniel Radcliffe non è mai stata straordinaria nei film di Harry Potter.

Le cose sono cambiate con Appunti di un giovane medico, in cui l’attore ci ha sorpreso con un’ottima prova attoriale, a volte drammatica, a volte volutamente sopra le righe, riuscendo a stare al passo con un mostro della recitazione come Jon Hamm.

Hugh Laurie in House

Hugh Laurie ci ha messo un po’ per trovare il ruolo della sua vita. Dopo aver recitato in film non troppo complessi come Stewart Little, ha finalmente potuto mostrare al mondo il suo enorme talento con il ruolo iconico del geniale dr. House: è anche grazie alla sua interpretazione se ci siamo affezionati a un vecchio e scorbutico misogino.