Tokyo Ghoul S | Recensione2 min di lettura —

Tokyo Ghoul S | Recensione — 2 min di lettura —

Dopo il live action del 2017, Tokyo Ghoul è tornato con un nuovo capitolo cinematografico dedicato all’arco narrativo del Gourmet.

Come già accaduto nella pellicola precedente, anche con Tokyo Ghoul S ci troviamo di fronte a un prodotto ben confezionato e fedele in ogni dettaglio all’opera originale di Sui Ishida.

Nel manga, edito in Italia da Jpop, il personaggio di Shu Tsukiyama aggiunge fascino a un universo già estremamente interessante e sfaccettato, e dà vita a svolte narrative movimentate e a tratti inquietanti. Allo stesso modo, il live action è riuscito nell’intento di portare sullo schermo tutta l’ambiguità del personaggio.

Il Gourmet incarna, infatti, da una parte un novello Dorian Gray, la sua passione per il bello e l’eleganza che lo contraddistingue, dall’altra è una versione moderna di Hannibal Lecter. Il Ghoul della circoscrizione 20, infatti, a differenza dei suoi simili, pratica il cannibalismo, che gli permette di acquisire un forza estranea agli altri Ghoul. Un dettaglio che diventerà fondamentale nel dispiegarsi della trama e dello sviluppo di Kaneki (Masataka Kubota).

Shota Matsuda, l’attore che presta il volto a Tsukiyama, è riuscito a incarnare alla perfezione l’indole e le passioni che guidano il suo personaggio, senza risultare mai eccessivo o caricaturale, una problematica che spesso si riscontra negli adattamenti live action di anime e manga.

Tokyo Ghoul S sembra immune a questo genere di problemi e, anzi, riesce abilmente a bypassarli: quando, ad esempio, si rischia che alcune sequenze tratte dal manga risultino troppo grottesche, il regista del film adotta soluzioni che funzionano sullo schermo senza andare a intaccare la fedeltà al cartaceo.

Tokyo Ghoul S risulta vincente anche nelle scelte stilistiche: pur con un budget limitato, le sequenze di lotta risultano verosimili anche quando i personaggi scatenano i letali kagune, le armi caratteristiche dei ghoul, l’uno contro l’altro. Non si ha mai la sensazione di guardare un prodotto amatoriale.

Alla luce della buona riuscita del film, ci aspettiamo che la saga cinematografica continui, anche vista la presenza di una scena mid-credits che sembra confermarlo, con la comparsa di Furuta (interpretato da Arata Mackenyu), un personaggio chiave nella macrostoria.

La decisione di adattare poche pagine del manga in ogni pellicola non può che giovare alla narrazione, che non soffre della tendenza di adattare un intera opera in poche ore.

Non ci resta che attendere l’annuncio del terzo capitolo cinematografico.

Tokyo Ghous S è disponibile per lo streaming su Amazon Prime Video.

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Pubblicato da Manuela Greco

Classe ’92, appassionata di serie TV, film, libri, anime, manga e di tutto ciò che è nerd da che ne ha memoria.

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