Teen Wolf: The Movie, la recensione spoiler del film4 min di lettura —

Teen Wolf: The Movie, la recensione spoiler del film — 4 min di lettura —

Sono trascorsi più di cinque anni dall’ultimo episodio di Teen Wolf. Era il 2017 quando dicevamo addio al branco di Scott e ci lasciavamo Beacon Hills alle spalle.

Ci eravamo congedati da Teen Wolf con una stagione conclusiva poco entusiasmante, ma che in fin dai conti potevamo considerare soddisfacente per i personaggi, che sapevamo felici, al sicuro, pronti a guardarsi le spalle l’uno con l’altro e ad aiutarsi nei momenti di difficoltà.

Non un grande finale, ma neppure uno totalmente da dimenticare.

Quando è giunto l’annuncio che sarebbe arrivato un film conclusivo di Teen Wolf, messo da parte l’iniziale entusiasmo all’idea di rivedere Lydia, Jackson, Malia e compagni, dentro di noi si è fatto largo il timore che, come già successo innumerevoli volte con altre produzioni, un sequel avrebbe fatto più danni che altro.

E se ci riflettiamo, c’era davvero il margine per una continuazione? Se torniamo indietro al finale di serie, la risposta è un secco no. La sequenza conclusiva ci lasciava intendere un futuro da mentore per Scott, che avrebbe fatto da guida a una nuova generazione di giovani licantropi. Un po’ sdolcinato? Forse, ma sicuramente in linea con una serie che aveva la struttura di un racconto di formazione.

Alla luce del film sequel, possiamo ora affermare con ancor più convinzione che della nuova avventura di Scott McCall avremmo fatto volentieri a meno.

Teen Wolf: The Movie è un film deludente, la recensione

La pellicola tenta di catturare i vecchi spettatori con una serie di espedienti narrativi pigri e piuttosto fanservice, come quello di ritirare fuori il miglior villain dello show, il Nogitsune, qui diventato la caricatura di se stesso, o di riportare in scena la compianta Allison Argent, morta negli episodi conclusivi della terza stagione.

Purtroppo, però, ciò non è sufficiente per giustificare l’esistenza stessa di Teen Wolf: The Movie, soprattutto quando ci troviamo di fronte a scelte senza senso come l’unione romantica tra Malia e Parrish, sbucata fuori dal nulla solo in virtù dell’endgame tra Scott e Allison, o la presenza del figlio di Derek, Eli, di cui non conosciamo neppure le origini, oppure ancora la caratterizzazione di alcuni personaggi (lo spaccone Jackson diventato un comic relief) totalmente cambiati rispetto a come li avevamo lasciati nella serie. 

Il film nella sua interezza (più di due ore, praticamente un sequestro di persona) non ha una trama degna di essere raccontata: utilizza numerosi elementi nostalgici per tentare di stare in piedi sulle proprie gambe, ma fallisce in quanto privo di qualsiasi logica. Perché il Nogitsune è tornato? Perché i suoi poteri sembrano così diversi? Qual è il motivo del ritorno di Allison proprio adesso, dopo 15 anni dalla sua morte? E ancora a quale scopo riportare indietro il professor Harris e renderlo l’artefice del piano volto a distruggere il branco di Scott?

Derek e Stydia: come distruggere le aspettative dei fan

Teen Wolf Film Recensione, la sorte di Derek

Ma si tratta solo della punta dell’iceberg, soprattutto se paragonata ai due grandi elefanti nella stanza che dobbiamo ancora analizzare: la rottura tra Lydia e Stiles e la sorte di Derek.

C’erano volute sei maledette stagioni perché Lydia si accorgesse di ricambiare i sentimenti di Stiles, sono bastate un paio d’ore per distruggere tutto.

Vederli finalmente venire a patti coi sentimenti reciproci quando una svolta romantica sembrava quasi un miraggio era stata la nostra vittoria, uno spiraglio di luce in una stagione, la sesta, che faticava a trovare una propria direzione.

E non basta l’assenza di Dylan O’Brien dal film per farci accettare passivamente la separazione tra i due e che i poteri da banshee di Lydia siano stati un ostacolo al loro amore. Sarebbe bastata una missione segreta nell’FBI o un qualsiasi espediente narrativo per spiegarci perché Stiles non fosse lì accanto alla donna che amava e ai suoi amici.

E invece il caro Jeff Davis ha pensato bene di prendersi gioco dei fan che hanno speso anni e anni a fare il tifo per Stiles e Lydia e, in cambio dell’affetto dimostrato alla coppia e alla serie stessa, hanno ricevuto solo una scottante delusione.

Ma il problema più grande arriva col finale riservato a Derek, non a caso uno dei personaggi più amati dello show, che subisce il trattamento Logan Echolls (e chi ha visto Veronica Mars 4 sa bene a cosa ci riferiamo).

In una scena che ricorda fin troppo la morte di Stefan Salvatore in The Vampire Diaries, il licantropo si sacrifica per distruggere una volta per tutte il Nogitsune, bruciando tra le fiamme sotto lo sguardo attonito del figlio adolescente.

Una morte evitabilissima, che punisce il personaggio che più di tutti si curava degli altri, che tronca sul nascere il suo percorso verso la paternità, e che lascia l’amaro in bocca perché suggerisce quasi l’idea che una vita (quella di Derek) abbia meno valore di un’altra (Allison).

E allora ci chiediamo: in un film che vive di fan service e solo in virtù di esso, perché farsi beffe degli spettatori più affezionati mandando in frantumi proprio quello a cui tenevano più di ogni altra cosa?

Giunti alla fine della visione, la sensazione è solo una: delusione per un film di cui nessuno sentiva realmente la necessità.

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Pubblicato da Manuela Greco

Classe ’92, appassionata di serie TV, film, libri, anime, manga e di tutto ciò che è nerd da che ne ha memoria.

3 Risposte a “Teen Wolf: The Movie, la recensione spoiler del film4 min di lettura —

  1. Non sono totalmente d’accordo. A me il film è piaciuto molto, e l’ho visto tutto insieme; ovviamente sono molto triste per la morte di Derek e la rottura degli Stydia, ma non reputo questo film deludente

  2. […] L’arrivo di Wolf Pack su Paramount+ è stato accompagnato da due spinte del tutto contrapposte tra loro: da una parte l’entusiasmo di vedere la serie per ritrovare Sarah Michelle Gellar, finalmente tornata in TV in un ruolo da regular; dall’altra le remore nell’addentrarci in un altro show sovrannaturale creato da Jeff Davis, che troppo spesso si è dimostrato un capo-sceneggiatore inaffidabile (l’ultima volta è stata proprio col film sequel di Teen Wolf!). […]

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