La seconda stagione di Euphoria non funziona: ecco perché2 min di lettura —

La seconda stagione di Euphoria non funziona: ecco perché — 2 min di lettura —

Sono andati in onda solo un paio di episodi della seconda stagione di Euphoria, il teen drama di casa HBO con protagonista Zendaya nel ruolo della tossicodipendente Rue Bennett, eppure sono già abbastanza per farci affermare con convinzione che la scrittura della serie abbia subito una brutta sterzata, un brusco calo qualitativo rispetto alla prima stagione.

Nonostante Euphoria abbia sofferto fin dal pilot di un’eccessiva attenzione rivolta all’estetica a sfavore dello sviluppo della trama e dell’approfondimento sui personaggi, spesso bloccati in degli stereotipi privi di sfumature, la prima stagione riusciva comunque a catalizzare l’attenzione degli spettatori per lo sguardo maturo e per nulla edulcorato con cui raccontava il lato più meschino e brutale dell’adolescenza.

Quando, poi, sono stati trasmessi i due episodi speciali dedicati a Rue e a Jules, che per la prima volta hanno messo da parte glitter, lustrini e trasgressione e ci hanno presentato le protagoniste messe a nudo, abbiamo scoperto che Euphoria avrebbe potuto grattare la superficie e proporre una storia più significativa, intima e personale.

Il problema, tuttavia, è che la seconda stagione della serie di Sam Levinson ha come dimenticato la “promessa” che ci aveva fatto con Trouble don’t last foreverF*ck Anyone Who’s Not A Sea Blob per tornare alle trasgressioni e alla voglia di scioccare dei primi otto episodi.

Ci aspettavamo che Rue affrontasse la propria battaglia con la dipendenza e che il rapporto tra lei e Jules potesse evolversi e poggiare su basi più solide, ma nella premiere della stagione 2 Euphoria finge quasi che i due episodi speciali non siano mai andati in onda.

La Rue e la Jules che ritroviamo in Trying to Get to Heaven Before They Close the Door sono quelle che si sono dette addio alla stazione nel finale della prima stagione, ancora co-dipendenti, ancora bloccate in una relazione malsana, ancora pronte a trascinarsi a picco l’un l’altra.

L’evoluzione a cui erano andate incontro nei due speciali viene totalmente cancellata: dov’è andata a finire la rinnovata consapevolezza di Rue di essere degna d’amore, di poter avere un riscatto nonostante avesse raschiato il fondo del barile? Dove la presa di coscienza di Jules di non voler essere responsabile della sobrietà di Rue?

Piuttosto che procedere verso la stessa direzione dei due episodi speciali, la seconda stagione di Euphoria ha preferito concentrarsi su plot assolutamente campati in aria e fin troppo drammatizzati (come la relazione tra Cassie e Nate).

Possiamo solo sperare che i prossimi episodi rappresentino un riscatto per una stagione iniziata col piede sbagliato.

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Pubblicato da Manuela Greco

Classe ’92, appassionata di serie TV, film, libri, anime, manga e di tutto ciò che è nerd da che ne ha memoria.

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