Il saluto a tre dita di Hunger Games: il significato del gesto e perché è un simbolo di protesta4 min di lettura —

Il saluto a tre dita di Hunger Games: il significato del gesto e perché è un simbolo di protesta — 4 min di lettura —

È ispirato a Hunger Games il saluto a tre dita che dal 2014 a oggi, in tutto il mondo, è riconosciuto come simbolo di protesta e di resistenza ai poteri forti tra i manifestanti pro-democrazia nel sud-est asiatico.

Quali sono le origini del gesto? Scopriamolo!

Il saluto a tre dita in Hunger Games

Nei primi tre capitoli di Hunger Games, Katniss Everdeen, protagonista della trilogia di Suzanne Collins, ci spiega la situazione politica di Panem, ci racconta degli Anni Bui, della nascita dei Giochi della Fame e del perché, per gli interessi della Capitale, sono uno strumento politico fondamentale nel mantenimento dello status quo.

Quando Katniss si offre volontaria al posto della sorella per entrare nell’arena e partecipare ai mortali Hunger Games, gli abitanti del Distretto 12, quello in cui vive la ragazza, compiono un gesto inaspettato.

Poi accadde qualcosa di inaspettato. O almeno sono io che non me l’aspetto, perché penso che il Distretto 12 non sia un luogo in cui ci si preoccupa per me. Ma qualcosa è cambiato, dopo che mi sono fatta avanti per prendere il posto di Prim, e adesso sembra che io sia diventata una persona cara.

Prima uno, poi un altro, poi quasi tutti i componenti del pubblico portano le tre dita di mezzo della mano sinistra alle labbra e le tendono verso di me. È un antico gesto che si usa di rado e si vede qualche volta ai funerali. Significa grazie, significa ammirazione, significa dire addio a una persona a cui vuoi bene.

Dal momento in cui Katniss mette piede nell’arena, quel gesto inizia ad assumere un significato ben diverso.

Katniss diventa simbolo stesso dell’oppressione dei Distretti, simbolo di rivolta, si trasforma nella Ghiandaia Imitatrice.

Così, quando usa quel gesto per dare il suo ultimo addio a Rue, giovane tributo del Distretto 11 che non è riuscita a salvare, il saluto si carica di un senso tutto nuovo: rappresenta disperazione, dolore, rabbia verso Capitol City, che ogni anni getta dei bambini in un’arena mortale.

Quando, ne La ragazza di fuoco, Katniss e Peeta visitano il Distretto 11 durante il tour della vittoria, il discorso della ragazza scatena indignazione verso la capitale. La gente del Distretto usa il saluto a tre dita in risposta alle parole della protagonista. Il vecchio che lo fa per primo viene pubblicamente giustiziato.

Da questo momento in poi il saluto a tre dita diventa ufficialmente un gesto di aperta ribellione, di supporto verso la Ghiandaia Imitatrice, un modo per dimostrare opposizione e resistenza ai soprusi della Capitale, per unirsi alla rivoluzione.

Non è un caso che gli stessi Peeta e Katniss usino quel gesto dopo essere stati richiamati nell’arena. Quando ne La ragazza di fuoco il presidente Snow si rende conto di quanto siano pericolosi i due vincitori del Distretto 12 per il mantenimento del sistema dittatoriale di Panem, il tiranno utilizza ancora una volta gli Hunger Games come mezzo politico di repressione.

Coriolanus Snow vuole sedare sul nascere ogni tentativo di ribellione, ma Katiniss e Peeta con quel piccolo e all’apparenza insignificante gesto, alimentano la speranza nei sovversivi.

Simbolo di protesta e sinonimo di libertà

Il saluto a tre dita non nasce in verità con Hunger Games: un gesto molto simile risale infatti al 1908 e veniva usato da giovani gruppi di scout per ricordare il loro giuramento in tre parti: onorare dio e la nazione, aiutare il prossimo e obbedire alla legge degli scout.

In Hunger Games il saluto ha un significato diverso, che muta nel corso del tempo e finisce per diventare simbolo di democrazia, così come accaduto nel mondo reale.

Il gesto è riuscito infatti a valicare i confini della realtà ed è oggi utilizzato da migliaia di manifestanti e attivisti in tutto il mondo.

In particolare, negli anni più recenti è stato utilizzato per protestare contro il colpo di stato militare avvenuto in Tailandia nel 2014.

Un piccolo gruppo di giovani manifestanti si è ammassato davanti a un affollato centro commerciale per mostrare la propria insoddisfazione. Quando uno di loro ha improvvisamente alzato tre dita al cielo, gli altri lo hanno facilmente imitato, perché si tratta di un gesto popolare e dunque immediatamente comprensibile, che rappresenta resistenza, libertà e spirito di ribellione in tutto il mondo.

Successivamente il gesto è stato vietato.

Il saluto a tre dita è assurto a simbolo di protesta anche più di recente, in Myanmar da chi è sceso in piazza richiedendo a gran voce la liberazione di Aung San Suu Kyi e il ripristino della democrazia. Il gesto è stato utilizzato da alcuni operatori sanitari e successivamente imitato dagli altri giovani manifestanti.

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Pubblicato da Giulia Greco

Geek. Il caffè è la mia droga, serie TV, film, libri, anime, manga la mia passione. Classe '89, sono cresciuta andando a caccia di vampiri con la Scooby Gang e passeggiando tra le vie di Stars Hollow con le testa tra le nuvole, un po' come Luna Lovegood.

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