Il meglio e il peggio di Fate: The Winx Saga 212 min di lettura —

Il meglio e il peggio di Fate: The Winx Saga 2 — 12 min di lettura —

Fate: The Winx Saga è tornata con la stagione 2 riportandoci ad Alfea, un magico collegio dell’Oltremondo.

Dopo una prima stagione che non ha saputo soddisfare completamente le aspettative dei fan, la seconda ci ha riprovato mescolando le carte in tavola, introducendo nuovi personaggi ed elettrizzanti colpi di scena.

Ciononostante, non è andato tutto liscio come l’olio. Pur considerando Fate non più che un guilty pleasure che sa intrattenere, è impossibile non notare che i problemi della prima manciata di episodi non sono certo scomparsi.

Cosa funziona e cosa no in Winx Saga 2?

Fate: The Winx Saga, il meglio e il peggio della stagione 2

I BIG NO della stagione 2

1. La gestione dei personaggi

Terra e Flora

Il più grande problema della seconda stagione di Fate: The Winx Saga è la gestione del vasto cast. Se già la prima stagione contava un numero fin troppo elevato di personaggi, nella seconda le cose non migliorano. Rosalind (Miranda Richardson) sostituisce Farah (Eve Best) e assume il ruolo di preside di Alfea, Andreas (Ken Dunken) è il nuovo istruttore degli Specialisti, mentre Grey (Brandon Grace), Sebastian (Éanna Hardwicke) e Flora (Paulina Chávez) giocano ruoli-chiave nello sviluppo della trama.

Brian Young e il resto della crew hanno dimostrato ancora una volta di non essere in grado di gestire un così elevato numero di personaggi, relegando la maggior parte degli attori a una semplice comparsata e fallendo nello sviluppare al meglio le storyline delle sei fate protagoniste.

It’s all about Bloom in Fate: The Winx Saga 2

A spiccare è ancora una volta solo Bloom (Abigail Cowen). Mentre tutto il resto (o quasi) risulta affrettato e confusionario.

In particolare, a risentirne sono Terra e Flora. La scelta di non introdurre Flora fin dalla prima stagione si è ritorta contro l’autore dello show. È noto che Elliot Salt fosse stata inizialmente ingaggiata per interpretare la fatina della natura, ma in seguito alle fondate accuse di whitewashing, il nome del personaggio è diventato Terra.

La fata della terra (ah-ah) interpretata da Salt ha però conservato le caratteristiche tipiche della sua controparte in 2D, risultando caratterialmente più vicina alla Flora originale rispetto al personaggio di Paulina Chávez.

Tuttavia, Netflix doveva metterci una pezza e ha dato il benvenuto a una fata di nome Flora nel live-action. Il risultato? Ci troviamo ora di fronte a due fate che fondamentalmente posseggono le medesime capacità e conoscenze. È impossibile non domandarsi come lo show possa bilanciare la presenza di Flora e Terra. La seconda stagione non risponde a questa domanda, riducendo il contributo di Terra ai minimi termini. L’unica alternativa possibile nel caso di un’eventuale terza stagione è la morte della ragazza, che però finirebbe per cascare nel tropo “bury your gay” rendendo la gestione del personaggio ancor più difficoltosa.

D’altro canto, c’è Flora, che entra a gamba tesa nel gruppo, passando dall’essere la cugina di Terra al diventare parte integrante del gruppo senza che ci sia una naturale progressione del rapporto tra la nuova arrivata e il resto della suite.

Flora in Fate: The Winx Saga 2

Problemi simili si riscontrano con la gestione di Rosalind, che non riesce a essere una cattiva intrigante e carismatica, e Andreas.

Il finale della prima stagione prospettava un nuovo regime simile a quello messo in pratica da Dolores Umbridge in Harry Potter e l’ordine della fenice, invece i due non riescono a portare nulla di nuovo allo show, tant’è che la loro presenza in quel di Alfea si limita a una manciata di episodi.

Entrambi i personaggi vengono invece messi in ombra da Beatrix (Sadie Soverall), ma di lei parleremo in relazione al meglio di Fate: The Winx Saga 2.

2. Fate: The Winx Saga 2 prende troppe scorciatoie

Proprio a causa dei troppi personaggi che popolano la serie, Fate: The Winx Saga 2 è costretta a prendere delle scorciatoie per far avanzare la trama.

Beatrix e Riven nel primo episodi0 di Fate: The Winx Saga 2

Nel secondo episodio della stagione, Beatrix tradisce Riven (Freddie Thorp), consegnandolo a Rosalind per poter salvare il padre putativo, Andreas. Tuttavia, non assistiamo a quanto accade dopo. Riven rivela la verità a Rosalind? La fata della mente riesce a carpire informazioni dal ragazzo? Non è dato saperlo. Tutto ciò che sappiamo è che, nell’episodio successivo, Riven e Beatrix non stanno più insieme, lui la considera una vera stronza e i due non cercano neppure di chiarire la situazione, nonostante sia chiaro fin dalla prima stagione quanto entrambi tengano all’altro.

Allo stesso modo, Sam (Jacob Dudman) e Musa (Elisha Applebaum) sono in rotta di collisione. Musa continua a usare i suoi poteri per controllare le emozioni del suo ragazzo e Sam decide così di abbandonare Alfea insieme al padre, che si trasferirà in un altro magico college.

Musa usa i suoi poteri su Sam

L’intento dietro queste scelte è chiaro: Musa e Riven dovevano iniziare a interagire tra loro, costruire un rapporto basato sulla fiducia senza che nessun altro si intromettesse tra i due. Se consideriamo anche solamente la proporzione tra il numero di “mi piace” e commenti sulla foto di Applebaum e Thorp rispetto a tutte le altre pubblicate dell’account preshonfilm su Instagram, il motivo è evidente: tutto ciò che il fandom di Fate voleva era vedere Musa e Riven insieme. E lo show ha fatto un buon lavoro con loro (ne parliamo più giù), ma sarebbe stato bello arrivarci senza prendere scorciatoie.

Il minutaggio dedicato ad Aisha (Precious Mustapha) e Grey non è poi sufficiente per lo sviluppo della loro relazione, che avviene per la maggior parte off-screen. Come possiamo tenere alla storia dei due personaggi, sentirci male alla scoperta che Grey le ha mentito sulla sua natura, se non abbiamo tempo per conoscerli davvero?

3. Bloom e Sky

Bloom sprigiona il suo potere

Il tallone d’Achille della serie è la sua protagonista. In questa stagione ancor più che nella precedente, Bloom è la salvatrice predestinata, la tipica protagonista di una fan fiction di Wattpad che non perde occasione per ricordare a tutti che lei è la detentrice della Fiamma del Drago.

Il problema con questo tipo di personaggi è che, pur all’interno di uno show fantasy, non è realistico che una ragazza che ha appena scoperto di essere in possesso di misteriosi poteri sia così sicura di sé di fronte ai compagni di scuola, immersi nel mondo magico fin dalla nascita.

Bloom è come il generale di un esercito e tutti i suoi compagni di scuola e amici altro non sono che suoi sottoposti. Stella, Aisha, Musa, Terra e Flora non sembrano essere sue pari, ma accettano passivamente tutto ciò che Bloom comanda.

E se Bloom non risulta accattivante e carismatica, lo stesso vale per Sky e per la relazione tra i due.

La storyline di Sky questa stagione aveva grande potenziale. Con un padre che gli ha nascosto per anni la verità e un altro spuntato fuori all’improvviso, i tormenti del giovane Specialista avrebbero potuto essere il fiore all’occhiello della stagione 2 di Fate: The Winx Saga. Eppure così non è stato. Sky ha ucciso Andreas nel quarto episodio e non abbiamo neppure avuto modo di approfondirne le conseguenze.

Una scena smielata tra Bloom e Sky nel finale di Fate: The Winx Saga 2

La relazione tra Bloom e Sky, inoltre, non contribuisce alla crescita dei personaggi, esattamente come accaduto per Musa e Sam nella prima stagione. I due non si spronano a vicenda, non cambiano insieme e non basta vederli cavalcare uno stallone bianco con una canzone di Taylor Swift in sottofondo per farci credere che Bloom e Sky siano davvero così innamorati.

4. Il world building

Fin dalla prima stagione dello show, la costruzione del mondo magico che fa da cornice alle vicende delle protagoniste sembra poggiare su sabbie mobili.

Prima di focalizzarsi su complotti politici, sul ruolo che la regina Luna di Solaria svolgerà negli avvenimenti futuri e sul Regno delle Tenebre era necessario gettare le basi dell’Oltremondo.

Impossibile non notare la presenza di riferimenti alla nostra realtà, al mondo da cui Bloom proviene. Già nella prima stagione, le fate parlavano di Harry Potter, ora Musa cita Netflix, il nano Brontolo e Mr. Miyagi e Stella fa un riferimento a Jeff Bezos prima e a Frozen e l’iconica “Let it go” poi.

Viene da domandarsi se esista dunque una copia di tutto ciò che c’è sulla Terra (persone incluse) anche nell’Oltremondo.

5. Gli outfit

Musa si è rotolata nell’armadio in Fate 2

Una delle caratteristiche più evidenti del cartone animato era l’attenzione al mondo del fashion. Anche se parliamo degli anni Duemila, le Winx sono ragazze alla moda (come la Super Gals, le ricordate?). Indossavano crop top – che sono tornati alla ribalta – gonne coi volant, pantaloni a zampa, scandamuscoli e immancabili zatteroni.

Naturalmente, le fatine della serie non potrebbero mai indossare gli stessi identici outfit come sperato da alcuni fan. E menomale, perché la moda degli anni Duemila è indimenticabile per i motivi sbagliati!

Il problema degli outfit in Fate: The Winx Saga 2 è che le ragazze non sono alla moda.

Se gli abiti della prima stagione non ci facevano impazzire, per lo meno non erano un pugno in un occhio.

Musa nella prima stagione di Fate: The Winx Saga

Nella seconda stagione, è specialmente Musa a risentirne. Dai pantaloncini da ciclista, al taglio che non le valorizza i bei tratti del viso, passando per le scelte di make-up, siamo certe che qualcuno nel reparto costumi abbia sul serio cercato di sabotarla.

Fortuna che, almeno, le divise degli Specialisti sono di gran lunga migliorate, lo stile Beatrix non delude mai e Flora è impeccabile!

Il meglio di Fate: The Winx Saga 2

1. Beatrix e Stella

Beatrix nella seconda stagione di Fate: The Winx Saga

Beatrix è uno dei personaggi più sfaccettati dello show, fin dalla sua prima stagione, complice anche la bravura dell’attrice che la interpreta, Sadie Soverall.

Nella prima stagione, la fata ha fatto di tutto affinché Bloom liberasse Rosalind dalla sua prigionia. Ci era stata presentata come la villain della stagione, un mix tra Icy, Darcy e Stormy, storiche avversarie delle Winx nel cartone animato.

Nella seconda stagione, però, Beatrix non occupa la posizione che credeva avrebbe ottenuto col cambio di gestione. Più sola che mai malgrado la presenza di Andreas a scuola, Beatrix si muove nelle aree grigie, cercando di realizzare i suoi scopi senza tradire le Winx.

Il legame tra Beatrix e Stella è uno degli highlight di Fate: The Winx Saga 2

Il legame che stringe con Stella, un’amicizia che profuma d’altro, le permette di crescere e sperare in qualcosa di più per se stessa. Così, nel finale della seconda stagione, Beatrix si sacrifica per salvare le sue compagne, che, a eccezione di Stella, non hanno neppure mai cercato di concederle il beneficio del dubbio.

L’altro grande personaggio della seconda stagione di Fate: The Winx Saga 2 è Stella (Hannah van der Westhuysen), la principessa di Solaria.

Stella va incontro a un grande cambiamento in Fate: The Winx Saga 2

Nella prima stagione, Stella non si sentiva parte del gruppo, era considerata dalle altre una ragazza spocchiosa, gelosa, violenta e privilegiata. Con Stella, la seconda stagione riprende la storia esattamente dove l’avevamo lasciata. La ragazza deve ancora fare i conti con la rottura con Sky, e la presenza di Bloom nella suite non l’aiuta. L’unica persona con cui riesce a confidarsi e relazionarsi è Beatrix.

Per questo, la morte improvvisa della ragazza è l’ultimo di una serie di traumi per Stella, l’unica che sembra piangere la sua morte e la sola che tenterà di andare alla ricerca di Isobel e D’arcy.

2.Il character development di Riven, il potere di Musa e Rivusa

Fin dalla prima stagione, Musa non ha mai nascosto il proprio malessere nei confronti dei suoi poteri. Essere un’empatica significa sentire costantemente le emozioni degli altri, senza possibilità di bloccarle. La sua magia è sempre stata una maledizione, un peso e non un dono.

Nella seconda stagione, non appena ne ha l’opportunità, Musa sceglie di rinunciare volontariamente ai suoi poteri.

Musa sente che le sue amiche non potranno mai capirla, e in parte ha ragione. Terra non sa quanto sia difficile essere una fata della mente e insiste affinché Musa riottenga i suoi poteri, ma la ragazza continua a sabotare ogni tentativo, preferendo le distrazioni dell’allenamento fisico.

Musa tiene nascosto il suo malessere a tutte le sue compagne di stanza, ben conscia di essere sempre stata diversa da loro e nel finale, quando la sua magia torna a lei, la sua espressione è innegabilmente sofferente. Non è un caso che, nel finale, scelga di indossare dei bracciali magici che inibiscono la sua magia, di continuare ad addestrarsi con Riven e finalmente sorridere.

Musa è felice di rinunciare ai suoi poteri mentre si addestra con Riven

Musa si ritrova in bilico, non è ancora pronta ad abbracciare la sua magia, ma non è neppure una specialista. Secondo Brian Young, nell’ipotetica terza stagione, il viaggio di Musa la porterà a una nuova consapevolezza, ma essere una specialista e combattere continuerà a far parte di lei.

Il viaggio di Riven è stato altrettanto interessante nella seconda stagione, seppure molto diverso da ciò che avevamo visto nella prima.

Se nei primi episodi di Fate: The Winx Saga 2 le ancore di Riven sono ancora Sky e Beatrix, tutto cambia dopo il tradimento della ragazza. Proprio come Beatrix, Riven non ha più uno scopo, ma lo trova quando salva Musa. Riven inizia a mettere in dubbio tutto ciò che conosce e, secondo Young, ad aprire il suo cuore. Aver tratto in salvo Musa dà il via a un nuovo viaggio.

Riven salva Musa nel quarto episodio di Fate: The Winx Saga 2

Il carattere di Riven si fa meno spigoloso quando, sorprendentemente, instaura una connessione profonda con Musa. E se tutti immaginavamo che sarebbe stata lei a salvarlo, abbiamo scoperto che è accaduto il contrario, che Riven è riuscito a capirla più di chiunque altro.

Sorprendentemente Riven dà i giusti consigli a Musa

Se dobbiamo cercare un neo nello sviluppo della loro storia, allora dobbiamo ammettere che sembra manchi qualcosa tra le fine della prima stagione e le loro interazioni nella seconda.

Nella prima, Riven aveva mostrato  infatti di essere a disagio con le fate della mente, eppure nella seconda non ha problemi a stare attorno a Musa, ancor prima che lei perda la sua magia. Forse sarebbe stato giusto vedere qualcosa prima dell’episodio 4, ma per stavolta, non ci lamentiamo.

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Pubblicato da Giulia Greco

Geek. Il caffè è la mia droga, serie TV, film, libri, anime, manga la mia passione. Classe '89, sono cresciuta andando a caccia di vampiri con la Scooby Gang e passeggiando tra le vie di Stars Hollow con le testa tra le nuvole, un po' come Luna Lovegood.

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