Emily in Paris 3, la sua formula vincente è ormai stantia4 min di lettura —

Emily in Paris 3, la sua formula vincente è ormai stantia — 4 min di lettura —

Emily in Paris non è mai stata più di un guilty pleasure, una serie che vediamo un po’ tutti quando cerchiamo leggerezza, una forma di escapismo allo stato puro. Nessuno cerca realismo in Emily in Paris, nessuno cerca trame intricate da perderci la testa come accadeva con Dark, né tematiche serie e profonde come quelle affrontate in The Sandman.

Di Emily in Paris ci piacciono gli intrighi amorosi, i look audaci, le follie dei protagonisti e persino la facilità con la quale quella sciocchina della protagonista riesce ad accaparrarsi clienti di gran prestigio proponendo idee che potrebbe avere qualunque tiktoker diventato virale.

Tuttavia, giunti alla terza stagione, dobbiamo domandarci se ci sia o meno bisogno di cambiamento. La formula della serie finora si è rivelata vincente, ma basterà a tenere a galla lo show per tutta la durata della prossima stagione? Già la terza, approdata su Netflix lo scorso 21 dicembre, ha iniziato a faticare, i primi sintomi di stanchezza si fanno sentire e la ragione è presto detta: Emily in Paris 3 ha paura di osare e così risulta incredibilmente ripetitiva.

Al suo terzo giro attorno al sole, Emily in Paris non ha saputo rinnovarsi, riproponendoci qualcosa di visto e rivisto nelle due stagioni precedenti. Non che le aspettative fossero poi così alte (parliamo pur sempre di uno show da vedere con la soglia d’attenzione di un pesce rosso), ma a fine visione possiamo dire che la stagione 3 della serie con Lily Collins non ha aggiunto nulla a ciò che già sapevamo. Non a caso, molti spettatori l’hanno definita una stagione filler, che ha riportato bene o male le cose allo status quo. Gabriel è l’indeciso di sempre, innamorato per sua stessa ammissione di due ragazze al tempo stesso e incapace di scegliere una delle due… tanto che alla fine è Camille a scegliere per lui, facendosi da parte e spingendo il ragazzo tra le braccia dell’altra.

Ma cos’è mancato davvero nella terza stagione di Emily in Paris?

Emily in Paris 3: manca un po’ di pepe

Quando è stata trasmessa la prima stagione di Emily in Paris, ci siamo trovati di fronte al classico triangolo: Gabriel era oggetto del desiderio della ragazza storica Camille e della nuova arrivata Emily.

Le due ragazze erano presto diventate amiche e c’è persino stato più di un momento in cui un po’ tutti abbiamo pensato che da parte di Cami ci fosse una bella infatuazione.

Le due hanno trascorso del tempo insieme, hanno imparato a conoscersi e a quel punto la maggior parte del fandom non ha visto altra soluzione: l’unico modo per risolvere la questione era una relazione poliamorosa à la Big Love.

Persino Lucas Bravo e Camille Razat, intervistati da TVGuide, si erano detti favorevoli all’idea. Secondo Bravo, si trattava una buona soluzione per superare questo triangolo amoroso, eliminando del tutto la necessità per Gabriel di scegliere Emily o Camille.

Tuttavia, la serie non ha osato tanto, lasciando le luci dei riflettori a Gossip Girl 2021, che ha saputo osare laddove Emily ha giocato sul sicuro.

Con l’introduzione di Alfie nella seconda stagione, le carta in tavola sono state mescolate e a quel punto la possibilità di una relazione a tre non era più così interessante. La ragione? Tutti (o quasi) ci siamo schierati col team Alfie.

Cos’ha a che fare tutto questo con Emily in Paris 3? Ebbene, tutto. Perché a questo punto, nonostante il finale della stagione 2 suggerisse che Emily nutriva ancora grandi sentimenti per Gabriel, la terza avrebbe potuto sterzare almeno un po’ e mostrarci Emily innamorarsi per davvero di Alfie.

Emily e Alfie in Emily in Paris 3
Emily in Paris. (L to R) Lily Collins as Emily, Lucien Laviscount as Alfie in episode 303 of Emily in Paris. Cr. Stéphanie Branchu/Netflix © 2022

Purtroppo, però, la serie di Darren Star sembre proprio non voler virare rispetto ai piani originali. Sembra quasi che abbia deciso fin da principio che l’endgame di Emily sarebbe stato Gabriel a qualunque costo, nonostante ora, come spesso accade, la storia abbia preso vita propria, sfuggendo alle mani degli sceneggiatori. La cosa più intelligente da fare, a questo punto, sarebbe una soltanto: riconoscere che il finale ideale di Emily in Paris è cambiato.

Purtroppo, però, Emily in Paris 3 sembra voler ripercorrere le dannate orme di How I Met Your Mother e rifiutarsi di capire che, a volte, accontentare i fan e riconoscere che la storia ha cambiato traiettoria è l’unico modo per donarle una conclusione degna di nota.

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Pubblicato da Giulia Greco

Geek. Il caffè è la mia droga, serie TV, film, libri, anime, manga la mia passione. Classe '89, sono cresciuta andando a caccia di vampiri con la Scooby Gang e passeggiando tra le vie di Stars Hollow con le testa tra le nuvole, un po' come Luna Lovegood.

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