Chi sono le povere creature del film di Lanthimos: la spiegazione del titolo3 min di lettura —

Chi sono le povere creature del film di Lanthimos: la spiegazione del titolo — 3 min di lettura —

È una fiaba gotica e un racconto di formazione, Povere creature!, il film di Yorgos Lanthimos vincitore del leone d’oro a Venezia. Ma è anche tanto altro, è una storia ricca di simbolismo e significati più o meno nascosti, a partire dal titolo.

E non potrebbe essere altrimenti visto che Povere creature! si pone domande sui costumi della società, sui ruoli di genere, sulle dinamiche di potere e affronta i temi della rinascita, della redenzione e del cambiamento attraverso un personaggio – la protagonista Bella Baxter – che, percorrendo un lungo viaggio verso la scoperta di sé e l’emancipazione, si interroga sulle persone e sul mondo.

Bella vede tutto attraverso gli occhi di una bambina curiosa, domanda i perché che nessun adulto ha il coraggio di chiedere (e ai quali probabilmente non si ha alcuna risposta adeguata) e così facendo fa esperienza della complessità della natura umana.

Perché il film con Emma Stone si chiama Povere creature!

Il romanzo di Alasdair Gray cui il film è ispirato spiega in maniera piuttosto diretta il significato di Povere creature!

Il libro fa uso di una sorta di meta-narrazione in cui l’autore stesso diventa l’editor di un misterioso documento ritrovato che narra la storia di Bella Baxter.

Gray mette insieme i pezzi della storia come fossero tasselli di un puzzle e decide di dare al libro il titolo di Povere creature!

Mi prestò questo libro, dicendo che lo riteneva un capolavoro perduto che doveva essere stampato. Ero d’accordo con lui e dissi che l’avrei fatto se mi avesse dato il controllo completo dell’editing. Accettò, un po’ a malincuore, quando promisi di non apportare alcuna modifica al testo di Archibald McCandless. (…) Tuttavia, ho sostituito i lunghi titoli dei capitoli con titoli più veloci… Ho anche insistito per rinominare l’intero libro POVERE CREATURE. Nella storia si parla spesso di creature e ogni singolo personaggio (a parte la signora Dinwiddie e due parassiti del Generale) viene chiamato povero o si definisce tale in un modo o nell’altro.

Quando Alfie Blessington si presenta al matrimonio di Bella con Max (nel libro il personaggio si chiama Archibald), Bella discute con God. “Scoprirai che anche io ti ho mentito”, dice God. “La verità e la bontà non dipendono da me, Bell. Sono troppo debole. Sono una povera creatura come il generale Blessington. Preparati a disprezzarci entrambi”.

Sembra quasi che le povere creature siano gli uomini che hanno fatto parte della vita di Bella deludendola e approfittandosi di lei. Sono loro, ma non solo.

Non possiamo accontentarci di questa spiegazione perché sarebbe incompleta. Sì, le menzogne e il desiderio di tenere Bella prigioniera fanno di Godwin una povera creatura nel film di Lanthimos, così come il fare patetico di Duncan e la voglia di compiacere di Max rendono questi uomini delle tristi, piccole creature disperate.

Ma è nel discorso di Harry ad Alessandria (simbolo di un’altra pietra miliare nel percorso di esperienza di Bella) che scopriamo veramente il significato del titolo del film. Le povere creature di cui racconta Yorgos Lanthimos sono tutti gli esseri umani.

Secondo Bella, curiosa, avventurosa e sognatrice, lo scopo dell’umanità è migliorare e crescere. È ciò cui lei aspira e, nella sua ingenuità, ciò a cui crede aspirino tutti quanti.

Harry, tuttavia, presentatoci come un uomo cinico e disilluso, afferma che chi dice di volersi migliorare attraverso la filosofia è gente che tenta di scappare dalla verità: “siamo tutti bestie crudeli. Nasciamo così. Moriamo così“.

Nel film con Emma Stone, siamo tutti povere creature, cerchiamo a fatica di affrontare i piccoli e grandi scogli che troviamo sulla nostra strada.

C’è quindi del tragico nel significato del titolo di Povere creature!, come pure una buona dose di cinismo e critica sociale. C’è anche però una profonda empatia nei confronti di tutto il genere umano, imperfetto e mutevole proprio come Bella Baxter definisce se stessa.

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Pubblicato da Giulia Greco

Geek. Il caffè è la mia droga, serie TV, film, libri, anime, manga la mia passione. Classe '89, sono cresciuta andando a caccia di vampiri con la Scooby Gang e passeggiando tra le vie di Stars Hollow con le testa tra le nuvole, un po' come Luna Lovegood.

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