5 serie talmente brutte che ho smesso di guardarle4 min di lettura —

5 serie talmente brutte che ho smesso di guardarle — 4 min di lettura —

De gustibus non est disputandum, ma ci sono alcune serie oggettivamente brutte che è difficile persino portarle a termine. A nessuno piace lasciare le cose a metà, ma alcuni show non ci lasciano alternativa. Se molto spesso proviamo a vedere una serie TV per poi mollarla quando ci accorgiamo che non fa per noi, non è il nostro genere o non è il momento giusto per vederla, in tante altre occasioni smettiamo di vederla perché è semplicemente senza senso, scritta male, con dialoghi imbarazzanti e personaggi poco incisivi.

5 serie tra le più brutte di sempre

1. Settimo Cielo

Settimo Cielo, l’infinita saga della famiglia Camden, è un must see per ogni appassionato di serie TV. L’abbiamo vista tutti e l’abbiamo odiata. Lo show narra le vicende del reverendo Eric Camden, la moglie Annie e la loro prole. In ogni episodio, specialmente nelle prime stagioni, il nostro impavido protagonista aveva il compito di salvare chi intraprendeva una strada sbagliata. Ragazzini che sniffano vernice spray o ragazze che fanno parte di gang pericolose. E ogni episodio, come le classiche favole, aveva il compito di fornire agli spettatori un insegnamento morale… Almeno secondo i parametri della famiglia più conservatrice dell’universo delle serie TV. Eh sì, perché la realtà che Settimo Cielo ci presentava era priva di sfumature, era tutto bianco o nero per Eric, Annie e Lucy Camden. Fai sesso prima del matrimonio? Sei un figlio del demonio. Bevi una birra a 18 anni? L’incarnazione di Satana. Non vuoi andare al college? La tua famiglia ti guarderà con orrore e sgomento, come se all’improvviso ti fosse cresciuta una seconda testa sul collo.

Settimo Cielo era una serie inguardabile, con una recitazione pessima, trame che via via degeneravano diventando sempre più noiose, insulse e ripetitive (un’intero episodio è dedicato ai piccoli Sam e David che fanno rivelare alla propria famiglia segreti inconfessabili intrattenendoli con latte e biscotti) e schiere di personaggi inutilissimi che in qualche modo finivano per vivere sotto il tetto dei Camden.

L’ho vista per anni, mi sono sorbita i predicozzi moralistici del reverendo e persino un terrificante episodio musical finché proprio non ne ho potuto più.

2. Sky Rojo

La Casa di Carta non era un capolavoro, ma intratteneva e lo faceva bene. Poteva essere inverosimile 9 volte su 10, ma ogni episodio ci faceva passare un’ora di spensieratezza. E poi, nonostante tutto, ha uno dei finali migliori degli ultimi anni. Dagli stessi autori ci aspettavamo di meglio quando è stata annunciata Sky Rojo, la serie thriller con la bellissima Lali Esposito (sì, è lei la sola ragione per vedere la serie). Tuttavia, la storia di Coral, Wendy e Gina non si avvicina minimamente al livello de La Casa di Carta. Intrattiene? Può darsi. Ti fa affezionare ai suoi personaggi? No. Assolutamente no. In ogni episodio tutto ciò che la maggior parte del pubblico desidera è prendere a capocciate la TV per quanto le tre protagoniste siano stupide! In cerca di libertà e in fuga da Moisés, Romeo e Christian dopo essere state costrette a prostituirsi, le tre ragazze non fanno altro che rovinarsi con le loro stesse mani.

Se la prima stagione poteva essere considerata godibile, la seconda è ripetitiva: tutto ruoto ancora attorno agli stessi villain (a cui viene persino dato un arco di redenzione), gli stessi inseguimenti à la Fast and Furious e gli stessi risvolti drammatici.

Non chiedetemi come si conclude la storia, perché mi sono rifiutata di guardare la stagione 3.

3. Miracle Workers

Daniel Radcliffe protagonista di una nuova serie TV dopo A young doctor’s notebook! Yay!

Quella serie è Miracle Workers! Nay.

La prima stagione della serie antologica poteva ancora essere considerata carina. Aveva un setting che ben si sposava col titolo dello show, l’idea allettante di un dio che non risponde alle preghiere dei suoi fedeli e lascia il lavoro sporco all’angelo Craig, e un’apocalisse imminente.

I personaggi erano divertenti e lo humour al posto giusto. Tutto sommato, funzionava.

La seconda stagione sceglie di raccontare una storia completamente diversa, il che non è un male di per sé, anzi! Ben venga il sapersi rinnovare. Il problema è che la seconda stagione diventa borderline demenziale, il che è male.

Chissà cosa succede nella terza stagione. Credo che non lo scoprirò mai.

4. La vita segreta di una teenager americana

Erede di Settimo Cielo (entrambe le serie sono firmate Brenda Hampton), La vita segreta di una teenager americana porta all’esasperazione alcuni tratti distintivi della serie sui Camden. In particolare, La vita segreta di una teenager americana è ricordata per i suoi dialoghi arguti, le battute si spirito, il senso critico e la sua visione a 360 gradi della vita degli adolescenti, giusto? Sbagliato! Della serie con Shailene Woodley ricorderemo per sempre la parola “sesso” ripetuta come un mantra, infinite volte, frasi al limite del didascalico (del tipo, “devi usare la pillola oltre al preservativo”) e assurdità che purtroppo non riusciranno mai a lasciarci alle spalle…

5. The Witcher

Sarà anche un successo per gli standard di Netflix, ma The Witcher è una delle serie più trash e brutte in circolazione.

Tutto accade troppo velocemente e nella prima stagione – che dovrebbe introdurre il pubblico (soprattutto chi i libri da cui la serie è tratta non li ha letti) al mondo in cui si svolgono le vicende – i salti temporali creano solo confusione. Di conseguenza, ne risente la storia in toto, coi suoi intrecci e personaggi. Una battuta “divertente” qua e là, un parolaccia ripetuta all’infinito, un mugugno sommesso ed ecco che avrete il copione standard di The Witcher. Bocciatissima.

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Pubblicato da Giulia Greco

Geek. Il caffè è la mia droga, serie TV, film, libri, anime, manga la mia passione. Classe '89, sono cresciuta andando a caccia di vampiri con la Scooby Gang e passeggiando tra le vie di Stars Hollow con le testa tra le nuvole, un po' come Luna Lovegood.

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