Sofia’s Diary UK: la TV interattiva prima di Skam3 min di lettura —

Sofia’s Diary UK: la TV interattiva prima di Skam — 3 min di lettura —

Forse in pochi avrete sentito parlare di Sofia’s Diary, la webserie distribuita prima su Bebo e poi su Fiver (ora 5STAR) e creata da Nuno Bernardo.

Nata nel 2008, Sofia’s Diary è il remake britannico della serie portoghese Diário de Sofia, di Nuno Bernardo e Marta Gomes.

Si trattava originariamente (era il 2003) di un esperimento per il web. Il successo del format fu immediato, con 200mila visitatori online al mese e oltre 19mila iscrizione al servizio mobile che permetteva la visione dello show. Il passaggio alla TV fu naturale e Diário de Sofia andò in onda per quattro stagioni sulla rete broadcast RTP2.

Da allora ci sono stati diversi adattamenti in Usa, Germania, Brasile, Cile, Turchia e Vietnam.

La più conosciuta è probabilmente la versione britannica, prodotta da Campbell Ryan Productions e Sony Pictures Television International.
Il lancio di Sofia’s Diary su Bebo risale al 14 marzo del 2008, e ha catalizzato l’attenzione di cinque milioni di spettatori solo nelle prime due settimane.

Forse è proprio questo successo ad essere alla base del passaggio della serie in TV. Sofia’s Diary è stata infatti la prima serie britannica nata per il web a venir trasmessa anche in televisione.

Rivolta ad adolescenti e giovani adulti, Sofia’s Diary narra la storia della diciassettenne Sofia Taylor, interpretata da Rachel Hyde-Harvey (già vista in I Dream), che, dopo un incidente a scuola nel laboratorio di chimica, viene mandata a Londra a vivere con suo padre e la sua nuova famiglia.

Nel 2008 Sofia’s Diary ha costituito una vera e propria rivoluzione nell’intrattenimento.
Se show come Gossip Girl hanno dato avvio alla cosiddetta era della serialità 2.0, in cui la tecnologia ha un ruolo fondamentale nello sviluppo della trama, Sofia’s Diary ha compiuto un passo ulteriore, rendendo gli spettatori veri e propri protagonisti della serie.

A tal proposito, in occasione del lancio dello show, la presidente di Bebo Joanna Shields ha detto:

Siamo entusiasti di poter raggiungere i nostri utenti e invitarli a fare parte di questo nuovo ed enorme progetto.

Alla base della serie c’è infatti l’idea di un pubblico veramente partecipe della storia, coinvolto nella trama stessa, invitato a votare su inaspettati twist e svolte narrative.

La produttrice Triona Campbell ha spiegato ai microfoni dell’Independent come gli utenti diventavano parte attiva della storia:

Abbiamo girato diverse versioni dei finali degli episodi. Ci basiamo sui voti degli utenti per decidere quale pubblicare. L’audience non vuole solo vedere qualcosa. I teenager vogliono comunicare gli uni con gli altri e amano il fatto di poterlo fare direttamente coi personaggi della serie.

Durante le sue tre stagioni, Sofia’s Diary ha virtualmente trasportato lo spettatore nel mondo di una giovane ragazza e dei suoi amici grazie a un uso intelligente e lungimirante della piattaforma.

Come accaduto in tempi più recenti con Skam e i suoi numerosi remake, il team di Sofia’s Diary ha creato diversi profili social per i personaggi dello show, quasi rendendoli reali, aggiornando i fan e gli amici sulla loro vita e sui problemi quotidiani.

Così Sofia’s Diary, narrato in prima persona da Sofia ai suoi followers tramite i videoblog settimanali che costituiscono le pagine del suo diario, si è imposto come un teen drama originale e divertente nonché precursore dei tempi.

Con un cast di giovani attori capaci e carismatici, con il suo mix di dramma, commedia e attenzione ai problemi degli adolescenti, Sofia’s Diary ha anticipato la rivoluzione della TV per i più giovani nella sua commistione con il web e le moderne tecnologie.

A quel tempo, però, l’industria televisiva non vedevi ancora esattamente di buon occhio il potenziale coinvolgimento delle risorse online nella comunicazione coi i telespettatori.
Quando Sony cercava partner per lavorare al progetto, Campbell Ryan Productions è stata una delle pochissime compagnie indipendenti ad accettare la scommessa.
C’era un certo snobismo a riguardo e cambiare la struttura della comunicazione in TV per i più giovani non sembrava interessare gli addetti ai lavori.

Un vero peccato, se pensiamo al successo che un format molto simile quale è Skam ha raggiunto dal 2015 a oggi.

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Pubblicato da Giulia Greco

Geek. Il caffè è la mia droga, serie TV, film, libri, anime, manga la mia passione. Classe '89, sono cresciuta andando a caccia di vampiri con la Scooby Gang e passeggiando tra le vie di Stars Hollow con le testa tra le nuvole, un po' come Luna Lovegood.

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