La canzone di Jenny di Vecchie Pietre13 min di lettura —

La canzone di Jenny di Vecchie Pietre — 13 min di lettura —

Jenny di Vecchie Pietre svolge un ruolo cruciale nel destino di casa Targaryen e di Westeros. A lei è dedicata una famosa canzone, La Canzone di Jenny, attorno alla quale ruotano diverse teorie interessanti.

Qual è la storia di Jenny di Vecchie Pietre?

Secondo quanto sappiamo, Duncan Targaryen il Piccolo, figlio primogenito di re Aegon V Targaryen ed erede di diritto al Trono di Spade, si innamorò di Jenny di Vecchie Pietre e per lei rinunciò alla sua posizione.

Duncan, Principe delle Libellule, era promesso alla figlia di Lord Lyonel Baratheon, e Jenny era solo una ragazza comune, di bassa estrazione sociale. Per re Aegon era qualcosa di inconcepibile, tanto che cercò come poté di impedire il matrimonio tra il figlio e Jenny. Ma Duncan era innamorato della fanciulla e decise che si sarebbe sposato per amore anche a costo di rinunciare a ogni pretesa al trono. Aegon acconsentì alle nozze e Duncan dovette cedere il trono al fratello minore, Jaehaerys.

Ed è qui che tutto si complica.

Jenny, che veniva chiamata lady Jenny in segno di rispetto nei confronti di Duncan, portò a corte una sua amica, una Figlia della Foresta. Si trattava di una strega dei boschi che sconvolse Jaeaherys, divenuto ormai re, quando pronunciò una profezia. Secondo la strega, il Principe che fu Promesso sarebbe nato dalla linea di sangue di Jaeaherys II tramite i suoi figli, Aerys e Rhaella. Così, affinché la profezia si concretizzasse, il re annunciò il matrimonio della sia progenie.

Aerys e Rhaella, re e regina dei Sette Regni, divennero o genitori di Rhaegar, Viserys e Daenerys.

Chi sia il Principe Promesso resta un mistero, ma sappiamo che le teorie più probabile puntano a Jon, figlio di Rhaegar, e Daenerys.

La storia di Jenny e della Strega dei Boschi ci viene raccontata da ser Barristan Selmy in Una danza coi Draghi:

«Perché si sposarono, se non c’era amore fra loro?»
«Ordine di tuo nonno. Una strega dei boschi gli aveva detto che il principe promesso sarebbe nato dalla loro linea di sangue.»
«Una strega dei boschi?» ripeté Dany, stupita.
«Venne a corte con Jenny di Vecchie Pietre. Una creatura rachitica, grottesca a vedersi. Una nana, disse molta gente, ma cara a lady Jenny, che ha sempre sostenuto che si trattava di una figlia della foresta.»
«Che ne è stato di lei?»
«Sala dell’Estate.» Un nome gravido di distruzione.

Ma qualcosa non torna. Perché la Strega dei Boschi potrebbe essere ancora viva, l’unica creatura che conosce la verità su Sala dell’Estate.

La canzone di Jenny di Vecchie Pietre

Nelle pagine de La Cronache del Ghiaccio e del Fuoco, Jenny viene citata pochissime volte in riferimento a una canzone, chiamata La canzone di Jenny.

È in Tempesta di Spade, terzo volume della saga, che veniamo a conoscenza de La canzone di Jenny per la prima volta. Arya Stark la ascolta quando, mentre viaggia con la Fratellanza senza Vessilli, fa la conoscenza del Fantasma di Cuore Alto, una nana albina che chiede a Tom di Settecorrenti di suonare per lei sempre lo stesso brano. Secondo Thoros di Myr, “è tutto ciò che le resta”. È una frase importantissima per l’implicazione che cela: per il Fantasma di Cuore Alto, la canzone di Jenny ha un significato fondamentale e personale.

«Oh, aye. La canzone della mia Jenny. Ce n’è forse un’altra?» Tom si mise a cantare, e la donna-spettro chiuse gli occhi, ondeggiando lentamente avanti e indietro, mormorando le rime. E piangendo.

La nana albina, infatti, altri non è che la strega dei boschi che Jenny di Vecchie Pietre aveva portato con sé a corte dopo il matrimonio con Duncan Targaryen.

Ma non finisce qui. La vecchia dalla pelle candida e gli occhi rossi che ad Arya ricordano quelli di Spettro, il Metalupo di Jon, ci dice qualcosa sul proprio passato, qualcosa di importante che potrebbe collegarsi ai tormenti del principe Rhaegar Targaryen.

Gli occhi rossastri della donna-spettro la scrutarono. «Io ti vedo» sussurrò. «Sì, ragazza-lupo, io ti vedo. Bimba del sangue. Pensavo che fosse il lord a puzzare di morte…» La nana cominciò a singhiozzare, il suo minuscolo corpo si scuoteva. «Sei crudele a venire sulla mia collina, crudele. Mi sono strangolata di dolore a Sala dell’Estate, non voglio nessuna parte del tuo dolore. Vattene via da qui, cuore nero. Vattene via!»

Purtroppo de La Canzone di Jenny conosciamo ben poco. Eppure il solo verso che leggiamo tra le pagine di Tempesta di Spade suggeriscono che il ricordo di Jenny sia legato alla tragedia di Sala dell’Estate, il luogo in cui Duncan il Piccolo perse la vita.

Su nelle sale dei re scomparsi, Jenny danzava con i suoi fantasmi…

La canzone viene nuovamente citata da Robb in Tempesta di Spade nel momento in cui decide di scrivere il proprio testamento e fare di Jon il suo legittimo erede.

«C’è una canzone» ricordò Robb. «Jenny di Vecchie Pietre, con i fiori nei capelli.»

Le parole della canzone vengono intonate da Tom Settecorde nella conclusione del terzo volume de Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco quando la Fratellanza senza Vessilli attende che Merrett Frey raggiunga Vecchie Pietre. Le parole, che Merrett descrive come tristi e malinconiche, introducono Lady Stoneheart e la sua vendetta contro la casata dei Frey.

In Un banchetto per Corvi, la canzone viene cantata da Marillion a Nido dell’Aquila. Mentre Sansa ascolta questi e altri versi, parla di tradimenti, uccisioni e vendetta.

E poi le canzoni che sceglieva… La Danza dei Draghi, La bella Jonquil e il suo giullare, Jenny di Vecchie Pietre e il principe delle Libellule. Cantava di tradimenti, dei più orribili delitti, di uomini impiccati e di vendette sanguinarie. Cantava di lutti e di tristezza.

Cosa suggerisce La canzone di Jenny?

La Jenny della canzone è un personaggio divenuto leggendario, che spesso viene menzionata in relazione alla tragedia di Sala dell’Estate, ne hanno alimentato il mito, ma La canzone di Jenny viene usata da George R.R. Martin anche, probabilmente per suggerirci qualcosa sul destino dei personaggi della saga.

La domanda è: chi è oggi la Jenny della canzone?

  • Catelyn

Quel giorno lontano, Catelyn aveva giocato a essere Jenny, si era messa perfino dei fiori tra i capelli. E Petyr Baelish, molto prima che diventasse Ditocorto, aveva fatto finta di essere il suo principe delle Libellule. Catelyn non poteva aver avuto più di dodici anni, e Petyr era solo un bambino.

Nel quinto capitolo di Tempesta di Spade, Catelyn discute con Robb e ricorda di aver giocato a essere Jenny da bambina. Più tardi, il personaggio di Jenny viene ricordato nuovamente in relazione a Catelyn/Stoneheart.

Non è una coincidenza che Tom canti questa particolare canzone quando Merrett Frey sta per incontrare la Fratellanza, ora guidata dal fantasma di Catelyn Tully.

Probabilmente la canzone vuole suggerirci che qualcosa di Catelyn è rimasto dopo la resurrezione. Probabilmente Catelyn è Jenny, che danza con i suoi fantasmi, essendo sopravvissuta, per quanto ne sa, a tutti i suoi figli.

  • Arya (e Gendry)

La seconda ipotesi è che sia Arya a incarnare i versi de La canzone di Jenny. In questo caso, il riferimento è più esplicitamente ai versi della canzone che abbiamo ascoltato in Game of Thrones, “And she never wanted to leave”. Arya non voleva lasciare Grande Inverno, non voleva lasciare Gendry, non ha mai voluto lasciare Westeros. I fantasmi di Arya potrebbero essere i nomi della sua lista, le persone che le sono state portate via oppure, più semplicemente, i volti della Casa del Bianco e del Nero.

Ma la storia di Jenny non è solamente una storia finita in tragedia, non solo una storia di una ragazza che danza coi fantasmi, ma anche quella di qualcuno che rinuncia al proprio titolo per amore. La relazione tra Arya e Gendry riflette quella tra Duncan e Jenny, in cui una persona di ceto sociale elevato e una che appartiene al popolino si innamorano e scelgono di sposarsi per amore.

[…] e lei poi avrebbe cavalcato con Gendry, diventando una fuorilegge come Wenda il Daino bianco, celebrata dai cantastorie.

  • Daenerys e Jon

Per la stessa ragione, la canzone potrebbe essere importante per ipotizzare cosa accadrà nel futuro di Daenerys e Jon. Duncan Targaryen rinunciò al trono per amore di Jenny. E se Daenerys facesse lo stesso per Jon? E se invece fosse Jon a farlo per amore di Dany?

Ma Dany e Jon sono collegati alla canzone anche per altre ragioni. Daenerys, come Arya, non avrebbe mai voluto abbandonare la sua casa, che continua a identificare come quella dalla porta rossa di Baavos. Il legame di Jon con la canzone è ancora più interessante. Dicevamo che La canzone di Jenny viene citata da Robb appena prima di fare di Jon il suo erede. E non a caso: sia Jenny che Jon sono legati alla casata Targaryen e in particolare a Rhaegar. Vediamo come.

Rhaegar e Jenny, una teoria

Il principe Rhaegar Targaryen era un’amante della musica. Spesso si rifugiava a Sala dell’Estate, il castello ormai in rovina, per suonare la sua arpa. Secondo quanto raccontato da Meera Reed in una fiaba narrata a Bran, il principe del Drago suonò una canzone molto commovente durante il torneo di Harrenhal, una che fece scoppiare in lacrime Lyanna Stark.

Il principe del Drago cantò una canzone talmente triste che alla fanciulla-lupo vennero le lacrime agli occhi.

Anche Cersei Lannister, in Un banchetto per Corvi, ricorda il torneo di Harrenhal e la canzone suonata dal principe.

“Quella sera il principe suonò l’arpa e la fece piangere. Quando gli era stata presentata, Cersei rischiò quasi di annegare nei suoi malinconici occhi viola. “Lo hanno fatto soffrire” ricordò di avere pensato “ma quando saremo sposati io guarirò le sue ferite.”

Secondo le teorie più diffuse, Rhaegar cantò proprio La canzone di Jenny. La ragione è presto detta: si tratterebbe della stessa canzone da cui Rhaegar era ossessionato, predetta dal Fantasma di Cuore Alto, La canzone del Ghiaccio e del Fuoco.

La canzone di Jenny di Vecchie Pietre è una profezia

Rhaegar Targaryen potrebbe aver incontrato la nana albina a Sala dell’Estate, dalla quale avrebbe ascoltato la Profezia del Principe Promesso, ossia La canzone del Ghiaccio e del Fuoco.

Dopo averla ascoltata, Rhaegar l’ha tradotta nei versi di una canzone, passata alla storia come La canzone di Jenny.

Secondo quanto affermato da Martin in persona, c’è una ragione per cui di alcune canzoni della saga conosciamo solo pochi versi. È il caso de La canzone di Jenny, che mira a essere misteriosa ed evocativa. Secondo questa dichiarazione, dobbiamo supporre che la ballata abbia un significato importante nella storia stessa, e sappiamo che uno dei misteri più avvincenti riguarda Rhaegar, la profezia e la nascita di Jon. Il mistero attorno alla canzone corrisponderebbe col mistero sulla nascita di Jon Snow.

Secondo la teoria, questa sarebbe la conferma della sovrapposizione delle due canzoni, ma c’è dell’altro.

Ci sono numerosi cantori e menestrelli che conoscono La canzone di Jenny nell’universo de Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco. È una canzone divenuta immortale, che risuona e si tramanda a Westeros grazie a chi, ancora, continua a intonarla contribuendo a conservare la profezia messa in versi e musica da Rhaegar.

Con la sua canzone, il principe Targaryen sarebbe riuscito al tempo stesso a diffondere la profezia e a proteggerla, perché ancora non è stata decifrata.

Quali sono i temi della canzone?

Della canzone di Jenny di Vecchie Pietre sappiamo davvero pochissimo, ma possiamo cercare di estrapolare alcuni dettagli da ciò che ci viene detto a riguardo. Se la canzone è davvero quella suonata da Rhaegar durante il torneo di Harrenhal, allora possiamo dire con certezza che, anche se riferita al passato, la canzone potrebbe avere rilevanza per eventi attuali o futuri, sappiamo che La canzone di Jenny è legata a una tragedia, a un amore tormentato e osteggiato, sappiamo che è accompagnata da una musica triste, legata a fantasmi del passato e re scomparsi. Soprattutto sappiamo che è così toccante da aver portato alle lacrime due donne della saga, Lyanna e Cersei, il Fantasma di Cuore Alto e molte altre donne presenti al banchetto in onore del torneo.

Ecco cosa ci dice Jon Connington a riguardo:

Al banchetto di benvenuto, il principe aveva preso la sua arpa dalle corde d’argento e aveva suonato per loro. Un canto d’amore e di morte, ricordava Jon Connington. E quando il principe posò l’arpa, tutte le donne nella sala piangevano. Gli uomini no, naturalmente.

Secondo la teoria, c’è una ragione specifica per cui la canzone tocca il cuore delle donne come quello di nessun altro: sarebbe dedicata a una madre e a un legame reciso con suo figlio.

Diventa così più chiaro il motivo per cui Arya e Merrett descrivono la canzone con le parole “dolce” e “malinconica”.

Nella traduzione italiana le parole esatte vanno perdute, ma ecco le citazioni originali:

So the singer played for her, so soft and sad that Arya only heard snatches of the words, though the tune was half-familiar.

A man in patched, faded greens was sitting crosslegged atop a weathered stone sepulcher, fingering the strings of a woodharp. The music was soft and sad.

Queste esatte parole ritornano anche nelle parole di un altro personaggio: Theon Greyjoy, che ascolta una canzone cantata da Mance Rayder, il re oltre la Barriera.

He could hear the sound of music from the hall behind him. A soft song now, and sad. For a moment he felt almost at peace.

As he began to play—a sad, soft song that Theon Greyjoy did not recognize—Ser Hosteen, Ser Aenys, and their fellow Freys turned away to lead their horses from the hall.

La canzone potrebbe anche essere la stessa melodia che Daenerys ascolta nella visione che gli mostra Rhaegar ed Elia Martell nella Casa degli Eterni.

«Comporrai una canzone per lui?» chiese la donna.

«Ha già una canzone» rispose l’uomo «è il principe che venne promesso, e suo è il canto del ghiaccio e del fuoco.»

[…]

L’uomo si alzò, raggiunse il sedile vicino alla finestra, prese un’arpa e fece scivolare le dita sulle corde argentee dello strumento. Una delicata tristezza riempì la sala mentre le figure dell’uomo, della donna e del bimbo si dissolvevano nelle brume del mattino. Soltanto il suono dell’arpa rimase a guidare Dany mentre proseguiva.

La “delicata tristezza” che avverte Dany ben si sposa con le parole “dolce” e “malinconica”, e qui assumono un nuovo significato: la canzone che Rhaegar sta suonando, quella del Ghiaccio e del Fuoco, quella di Jenny, potrebbe anche essere una ninnananna.

Infine, se la Canzone del Ghiaccio e del Fuoco (o di Jenny), la profezia del Principe che fu Promesso e quella che annuncia il ritorno di Azor Ahai coincidessero, dobbiamo cercare all’interno di ciò che conosciamo la presenza di Portatrice di Luce. Secondo la teoria, si tratterebbe dell’arpa d’argento di Rhaegar, non un’arma nel senso convenzionale del termine, ma di uno strumento per comunicare con gli Estranei. Sempre secondo la teoria, l’arma non si troverebbe alla Torre della Gioia, ma a Nord, nelle Cripte di Grande Inverno, dove Eddard l’avrebbe nascosta dopo aver fatto la sua promessa a Lyanna sul letto di morte. L’arpa potrebbe essere considerata infatti un simbolo della legittimità di Jon in quanto figlio di Rhaegar.

Fonte principale: Meditations on A Song of Ice and Fire

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Pubblicato da Giulia Greco

Geek. Il caffè è la mia droga, serie TV, film, libri, anime, manga la mia passione. Classe '89, sono cresciuta andando a caccia di vampiri con la Scooby Gang e passeggiando tra le vie di Stars Hollow con le testa tra le nuvole, un po' come Luna Lovegood.

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