10 ragioni per recuperare Willy, il principe di Bel-Air7 min di lettura —

10 ragioni per recuperare Willy, il principe di Bel-Air — 7 min di lettura —

Con La Tata, Friends e altri nomi altisonanti, Willy, il principe di Bel-Air (titolo originale The Fresh Prince of Bel-Air) è capostipite del genere delle sit-com in TV, che negli anni Novanta proliferava.

La serie è disponibile su Netflix, così che le nuove generazioni possano conoscerla e le vecchie ri-vederla (magari in lingua originale, come abbiamo fatto noi). Ma perché vale la pena recuperare la serie TV che ha lanciato Will Smith? Ecco le nostre dieci ragioni!

Willy, il principe di Bel-Air: 10 ragioni per vederla

1. Will Smith

Il vero mattatore della serie non può che essere lui, Will Smith, il ragazzo di West Philly mandato a vivere con la zia a Bel-Air. Spiritoso, ribelle, farfallone, un tipo con la battuta sempre pronta che ne ha per tutti e non risparmia nessuno, Will ci fa ridere a crepapelle, sa irritarci tanto da farci saltare i nervi, ma sa anche farci piangere e commuovere quando, in pochi, significativi momenti, mostra il suo lato più fragile e sensibile.

2. La sigla

Questa è la maxi-storia di come la mia vita
cambiata, capovolta, sottosopra sia finita.
Seduto su due piedi qui con te,
ti parlerò di Willy superfico di Bel Air!

Giocando a basket con gli amici sono cresciuto,
me la sono spassata, wow che fissa ogni minuto.
Le mie toste giornate filavano così
tra un megatiro a canestro e un film di Spike Lee.

Poi la mia palla lanciata un po’ più in su
andò proprio sulla testa di quei vikinghi laggiù,
il più duro si imballò, fece una trottola di me
e la mia mamma preoccupata disse “Vattene a Bel Air!”

L’ho pregata scongiurata ma dallo zio vuole che vada,
lei mi ha fatto le valige e ha detto “Va’ per la tua strada!”
Dopo avermi dato un bacio e un biglietto per partire,
con lo stereo nelle orecchie ho detto “Qua meglio sgommare”.

Prima classe, ma è uno sballo
spremute d’arancia in bicchieri di cristallo.
Se questa è la vita che fanno a Bel Air
per me, mmh mmh! poi tanto male non è.

Ho chiamato un taxi giallo col mio fischio collaudato,
come in formula 1 mi sentivo gasato!
Una vita tutta nuova sta esplodendo per me,
avanti a tutta forza portami a Bel Air!

Oh, che sventola di casa, mi sento già straricco,
la vita di prima mi puzza di vecchio,
guardate adesso gente in pista chi c’è
Il principe Willy lo svitato di Bel Air.

Se non la conoscete, dovreste già sentire la campana di Septa Unella suonare al ritmo di “Shame, shame, shame”. La sigla della serie (in inglese Yo Home to Bel-Air, singolo del 1992 di DJ Jazzy Jeff e Will Smith) è famosa tanto o forse più della stessa serie.

Nella versione italiana è cantata da Edoardo Nevola, doppiatore di Willy, che l’ha resa unica e speciale, probabilmente più bella della versione originale.

Oltre alla sigla, non dimentichiamo Un bel tipino, altrettanto spassosa e leggendaria!

3. La Carlton dance

Ogni personaggio di Willy ha un tratto caratteristico portato all’esasperazione. Zio Phil è un golosone, Hilary è tanto bella quanto sciocca e amante dello shopping, Will un farfallone.

Carlton Banks però si colloca su un piano tutto suo. Costante oggetto di scherno da parte del cugino (e migliore amico) Will, Carlton viene deriso per la sua statura, per la testa quadrata, per i suoi modi perfettini, per il look da dandy e per la profonda avarizia.

Ma ciò che davvero lo contraddistingue è la passione per Tom Jones, sulle cui note è solito ballare quella che è passata alla storia come la Carlton Dance!

4. Zio Phil

Cuore pulsante della serie, il rigido zio Phil è uno dei motivi che ha reso grande The Fresh Prince of Bel-Air (no, non è una delle battute à la Willy sul peso del compianto James Avery).

Quando condivide il set con Will Smith, i due sono una bomba! Non a caso i loro siparietti, quelli comici così come le scene più toccanti, rimangono tra i momenti migliori della serie.

Philip Banks incarna, da una parte, il padre di famiglia tutto d’un pezzo, dall’altra è un uomo che sa ravvedersi e chiedere scusa, un personaggio a tutto tondo che diventa un confidente per tutta la famiglia Banks e per lo stesso Willy.

5. Geoffrey

Il maggiordomo di casa Banks è dispettoso e irriverente, rappresenta quasi lo stereotipo dell’uomo medio britannico visto dagli occhi degli americani. Non perde occasione per rinfacciare ai datori di lavoro quanto lo sfruttino con battute al vetriolo, quanto sia malpagato, quanto desideri allontanarsi da casa Banks, ma sia impossibilitato a farlo visti i miseri risparmi messi da parte nel corso di una vita intera. Nonostante tutti i battibecchi, Geoffrey fa parte della famiglia (almeno un po’), tanto da essere scelto per fare da padrino al piccolo Nicky nel corso della quarta stagione dello show.

6. Le tematiche sociali

Non solo risate, Willy, il principe di Bel-Air regala episodi toccanti e commoventi che affrontano temi sociali ancora attuali. Nel corso della serie viene ricordata la storia di Malcolm X, il suo contributo alla lotta contro la segregazione razziale; viene fatta luce sulle diatribe interne alla comunità di colore e Willy e Carlton si fanno portavoce del messaggio per cui non esiste uno standard che definisca se si è “neri abbastanza” per definirsi tali. Si parla anche di gioco d’azzardo, del problema delle armi negli Stati Uniti d’America e di quanto sia difficile per un nero provare la propria innocenza di fronte alla legge.

7. Rompe la quarta parete

Una delle peculiarità della serie fin dalla sua prima stagione è l’interazione dei protagonisti (Will Smith in particolare) col pubblico che lo osserva da casa.

Willy rivolge lo sguardo verso i telespettatori, dialoga con loro, mostra spesso disappunto verso i familiari e cerca conforto nel pubblico.

Col passare delle stagioni la rottura della quarta parete è sempre più evidente, con Jazz e Will che scherzano sul recast di zia Viv tra la terza e la quarta stagione e la battuta, in quella successiva sull’improvvisa crescita di Nicky. Il tempo nelle serie TV non procede mai di pari passo con quello reale e i protagonisti di Willy ce lo fanno notare con la consueta ironia.

8. La famiglia

Se c’è qualcosa che Will ci ha insegnato è che la famiglia viene prima di tutto e che non inizia né finisce col sangue. Quando il sedicenne Willy mette piede per la prima volta nella lussuosa villa dei Banks a Bel-Air, conquista subito il cuore della cugina Ashley. Sua zia lo adora, Carlton diventa il suo migliore amico e Hilary… beh lei è troppo concentrata su sé stessa per prestare attenzione a chiunque altro.

È il rapporto con lo zio Phil quello che più degli altri ci fa capire quanto sia importante per Will poter fare affidamento su una famiglia, qualcosa che non ha mai veramente avuto. Zio Phil è quello che, quando vede Willy per la prima volta, mette in discussione il suo taglio di capelli, i suoi vestiti stravaganti e ci tiene a sottolineare che è la moglie a essere la zia del ragazzo.

Ma lo zio Phil è anche quello che lo consola quando serve, gli dà consigli e sonore e meritatissime strigliate, è quello che si preoccupa per lui, per il suo benessere e la sua educazione, e soprattutto è quello che non vuole vedere la delusione nel suo sguardo quando il padre Lou lo abbandonerà inevitabilmente di nuovo.

9. Non sente il peso degli anni

Qualcuno non sarà d’accordo, ma rivedendo The Fresh Prince of Bel-Air non si può negare che la visione risulti piacevole e divertente anche nel 2020. Nonostante qualche battuta infelice, che potrebbe essere considerata gratuita e offensiva dai più sensibili, la morale è sempre ben chiara. Will, un dongiovanni sempre pronto alla prossima conquista, sa essere, spesse volte, un po’ sessista, ma quando succede, c’è sempre chi gli fa notare l’errore e allora noi ridiamo della situazioni imbarazzanti in cui si caccia e delle figuracce di cui è protagonista. Se ancora oggi il messaggio è trasparente, pur condito com’è da tanta leggerezza, significa che la sit-com di Benny Medina e Jeff Pollack ha centrato il bersaglio.

10. Le guest star d’eccezione

Ci sono tante ragioni per cui Willy, il principe di Bel-Air ha fatto la storia, una è la presenza di una miriade di guest star che hanno preso parte agli episodi delle sei stagioni che compongono la serie.

Qualche nome? Oprah, Donald Trump e l’ex moglie Marla Maples, Don “War Machin” Cheadle, le modelle Naomi Campbell e Tyra Banks (presenza fissa nella quarta stagione della serie televisiva), Queen Latifah, Chris Rock, una piccola Naya Rivera e perfino Tom Jones, che canta l’iconica It’s Not Unusual insieme ad Alfonso Ribeiro.

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Pubblicato da Giulia Greco

Geek. Il caffè è la mia droga, serie TV, film, libri, anime, manga la mia passione. Classe '89, sono cresciuta andando a caccia di vampiri con la Scooby Gang e passeggiando tra le vie di Stars Hollow con le testa tra le nuvole, un po' come Luna Lovegood.

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