The Secret Life of the American Teenager | Recensione3 min di lettura —

The Secret Life of the American Teenager | Recensione — 3 min di lettura —

The Secret Life of the American Teenager è la peggiore serie tv della storia. Ok, forse non proprio la peggiore, ma sicuramente nella Top 5.

Se le premesse erano interessanti, una ragazza di soli quindici anni è costretta ad affrontare le conseguenze di essere rimasta incinta, la storia si perde in un continuo ciarlare, un passaparola infinito di pettegolezzi quasi mai veri, condito di dialoghi ai limiti dell’assurdo, assolutamente non brillanti e sempre focalizzati sullo stesso argomento: il sesso.

È così, in Secret Life non c’è nient’altro. Sesso, le conseguenze del sesso (anzi, la conseguenza, che sembra essere solo una gravidanza indesiderata – mai nessuno si becca una malattia venerea), i vari tipi di sesso, sesso gay, sesso etero, sesso tra minorenni, sesso tra i genitori, sesso al college…

Il problema è che il sesso non viene mostrato come una cosa naturale quale è, come in telefilm quali Skins e Shameless. Non in maniera scientifica come in Masters of Sex. Il sesso non viene mostrato affatto. Semplicemente se ne parla all’infinito.

E il fatto che non succeda praticamente niente non è un punto di forza come lo è per le cosiddette serie lente, come I Soprano oppure This is England, nelle quali si mostra la quotidianità che non sempre è fatta di grandi eventi. Qui sembra che i goffi protagonisti affrontino la vita solo da una prospettiva (indovinate quale), il che li porta a essere monodimensionali.

C’era la possibilità che Ricky fosse un personaggio ben caratterizzato, con spunti interessanti, il ragazzo abusato da suo padre che reagisce comportandosi come se nulla lo ferisse, ma, nel corso delle stagioni, si è trattato di possibilità che non sono state sviluppate.

E se Ricky rimane comunque l’unico personaggio con un po’ di appeal, “tutto il resto è noia”, a partire dalla protagonista, Amy.

Amy doveva essere una nuova Juno, peccato che la protagonista dell’omonimo film abbia un’ironia, una simpatia e anche una forza d’animo che la teenager americana si sogna!

E poi c’è la sfilza di tutti quei personaggi fondamentalmente inutili e dimenticabili, che, al confronto, Nate Archibald spicca per personalità.

C’è la stereotipata Adrian, il bravo ragazzo Ben, la cristianissima-ma-non-poi-tanto Grace, il quarterback bello e senza cervello Jack, e infine la famiglia e gli amici di tutti loro. E il problema è che Madison e Lauren, le amiche di Amy, Alice e Henry, gli amici di Ben, e Betty, la sposa del padre di Ben, e tutti i personaggi inseriti nell’ultima stagione di cui non ricorderò mai i nomi non sono solo personaggi di supporto, ognuno di loro ha famiglie, amici e problemi sentimentali a cui è dedicato troppo spazio. Sono personaggi di cui avremmo fatto volentieri a meno.

Se i personaggi sono scritti in modo del tutto insensato, non si può dire diversamente delle trame che rasentano il ridicolo. Quale ragazzo di quindici anni, alla sua prima cotta, scoperta la gravidanza della sua ragazza messa incinta da un altro, le chiede di sposarlo? Quale ragazza, dopo la sua prima volta, scoperta la morte accidentale di suo padre, crede che suddetta morte sia avvenuta proprio a causa dell’atto sessuale? Senza contare le situazioni in cui, per esempio, se un personaggio si dichiara gay tutti gli altri si domandano se lo sono. E ancora, è necessaria una campagna pro masturbazione (alt, “faccio da me”, la parola masturbazione è meglio non dirla!) nel cortile della scuola con tanto di megafono e cartelloni affinché alle studentesse venga in mente di darsi piacere da sole? Nessuno ci ha mai pensato! Noooo!

Non dimentichiamoci, però, che si tratta di una serie di Brenda Hampton, quindi forse non dovremmo essere troppo sopresi, soprattutto non dovremmo esserlo del taglio eccessivamente bigotto dato al telefilm. Perché non è contemplata l’adozione, figuriamoci un aborto! Se rimani incinta a quindici anni, l’unica cosa da fare è tenere il bambino. Per questo, pur avendo azzardato un paragone con Juno, The Secret Life of the American Teenager è quanto di più distante possa esserci dal film con protagonista Ellen Page.

È una serie tv che consigliamo? Assolutamente no, a meno che non si abbia voglia di quattro risate di fronte a un prodotto verso cui si hanno basse (anzi, bassissime) pretese.

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Pubblicato da Manuela Greco

Classe ’92, appassionata di serie TV, film, libri, anime, manga e di tutto ciò che è nerd da che ne ha memoria.

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