Sorry for Your Loss | Recensione3 min di lettura —

Sorry for Your Loss | Recensione — 3 min di lettura —

Forte, solida e di grande impatto, Sorry For Your Loss, webseries di Facebook Watch con protagonista Elizabeth Olsen, descrive in maniera crudelmente reale il lutto, il processo di ricostruzione del sé, il tentativo di rinascere dalle proprie ceneri e di rialzarsi con la consapevolezza di non avere più il sostegno, il supporto e la protezione di chi non c’è più.

La serie, giunta alla sua seconda stagione, si dipana attraverso due linee temporali: la vita con Matt e quella dopo Matt. Nei flashback ci addentriamo nella battaglia dell’uomo contro la depressione, mentre nel presente scopriamo come sia dura per chi rimane: il dolore di Leigh, la rabbia di Danny, il desiderio di andare avanti e la difficoltà di non riuscire a farlo. 

Il lutto è un argomento difficile da affrontare, ancor più lo è farlo in TV. Come raccontarlo? Come dipingere il dolore e la sofferenza senza caricarli di un’eccessiva drammaticità?

Sorry for your Loss ci riesce senza appesantire il racconto di inutili drappeggi. Comprende che il processo di elaborazione del lutto non è monotono né costante.

Leigh è confusa, affranta, e poi arrivano quei momenti in cui sembra stare meglio, in cui ride e scherza con la madre o la sorella, in cui pensa che potrebbe innamorarsi ancora ed essere felice, ma tutto a un tratto ecco che sente un profumo dimenticato e un ricordo le torna alla mente, una canzone, un progetto lasciato incompiuto, e rivede Matt.

Ed eccola di nuovo in ginocchio a piangere disperata sul pavimento di un bagno pubblico, rendendosi conto di aver solo tentato di andare avanti nel mostrare al mondo una facciata che cela “l’olocausto nucleare” che sta esplodendo dentro di lei.

Sorry For Your Loss Facebook

Leigh non può fare a meno di chiedersi perché viva questa altalena emotiva, si chiede perché a volte sembra star bene, mentre d’un tratto si rende conto che il peggio non è mai alle spalle, che l’incubo continua e che ancora “si apre un buco nell’universo” lì dove c’era suo marito Matt.

La scrittura dello show è delicata e attenta nel rappresentare i sentimenti di Leigh e Danny, mostrando due modi differenti di affrontare il lutto. Se Leigh ne è distrutta e si lascia spesso andare, Danny è furioso, arrabbiato col mondo intero per la perdita di quel fratello a cui non ha potuto dire ciò che avrebbe veramente voluto quando era in vita.

Sorry for Your Loss riesce dove pochi altri show sanno farlo: crea una connessione reale, umana con il suo pubblico, lo fa ridere con spontaneità ed è in grado di farlo piangere con disperazione. Chiunque guardi lo show può trovare un po’ della propria storia in quella dei personaggi, nella loro complessità dell’elaborazione del lutto così tipicamente umana.

Sorry for Your Loss esplora tutti gli aspetti della nuova realtà in cui Leigh si ritrova a vivere suo malgrado e lo fa con la teatralità della scrittura della drammaturga Kit Steinkellner.

Sorry for Your Loss sa che tipo di racconto vuole narrare e conosce il modo di farlo, evitando accuratamente le insidie che si annidano in questo genere di storie e che il pubblico spesso fatica a digerire.

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Pubblicato da Giulia Greco

Geek. Il caffè è la mia droga, serie TV, film, libri, anime, manga la mia passione. Classe '89, sono cresciuta andando a caccia di vampiri con la Scooby Gang e passeggiando tra le vie di Stars Hollow con le testa tra le nuvole, un po' come Luna Lovegood.

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