Animali fantastici e dove trovarli | Recensione4 min di lettura —

Animali fantastici e dove trovarli | Recensione — 4 min di lettura —

Animali Fantastici e Dove Trovarli ci riporta indietro nel tempo di almeno cinque anni, nel mondo magico creato da J.K. Rowling, nel mondo di Harry Potter.

Tratto dall’omonimo opuscolo che completa la saga del maghetto più famoso del mondo, Animali Fantastici ci mostra la magia dell’America degli anni Venti.

Il magizoologo Newt Scamander, interpretato dal premio Oscar Eddie Redmayne, ormai ventenne e anni dopo la sua espulsione da Hogwarts, si trova per le vie di New York con tra le mani la sua inseparabile valigetta bigger-on-the-inside quando, all’improvviso, una (o più) delle sue creature magiche scappa nel mondo babbano, anzi! nel mondo dei No-Mag (No-Maj nella versione americana), un mondo che, ancor più di quello dell’Inghilterra degli anni Ottanta e Novanta, non è pronto ad accettare la magia.

Animali Fantastici e Dove Trovarli ci catapulta in quell’atmosfera così familiare, che sa così tanto di casa, non solo con incantesimi, bacchette e creature magiche che già conosciamo o impariamo a conoscere, ma anche e soprattutto per i temi trattati tanto cari alla penna della Rowling. Primo fra tutti quello della diversità e della difficoltà nell’accettazione del diverso.

Non è un caso che Newt si trovi più a suo agio con i suoi animali fantastici piuttosto che con le persone, che la sua spalla sia un No-Mag, Jacob (Dan Fogler), deluso e rassegnato, che non riesce a realizzare il suo sogno. E non è un caso neppure la scelta di Eddie Redmayne nel ruolo di Newt. Il suo essere sempre così terribilmente a disagio nelle situazioni, così impacciato, timido lo rendono il perfetto protagonista della storia.

La tematica della diversità si fa ancora più lampante quando entrano in scena i Secondi Salemiani, un culto capeggiato da Mary Lou Barbone, che mira a dare il via a una vera e propria caccia alle streghe.

È in questo passaggio che comprendiamo quanto lontani siamo rispetto ai primi capitoli della saga di Harry Potter. Le atmosfere sono più adulte e mature. Se nella saga madre si assiste a un aumentare dei toni dark a partire dal quarto capitolo, con lo spin off ci immergiamo fin da subito in un clima diverso, più cupo.

Dopotutto, il film non è, come si potrebbe pensare all’inizio, una storia d’avventura, una fiaba, è anche questo, ma c’è molto di più, si tratta di un racconto di outsider, di chi non è mai a proprio agio, di chi avverte la propria diversità riflessa negli occhi di chi guarda e, per questo, è costretto a nascondersi e a passare inosservato.

Per questo è facile identificarsi con i personaggi del film, con quelli che sono vittime e carnefici allo stesso tempo. Come non provare pena per il giovane Credence (Ezra Miller), deriso dalle masse e usato dal signor Graves (Colin Farrel)?

La sua è una vita di abusi, costretto prima a nascondersi, poi maltrattato, picchiato dalla madre adottiva, infine raggirato da Graves, un uomo che fa leva e si serve delle insicurezze del ragazzo per trarne beneficio, in un rapporto ambiguo e psicologicamente violento che serve da ennesima conferma al tono adulto che si dà alla storia narrata.

Non manca, però, una buona dose di humor, incarnata, su tutti, dal dispettosissimo Snaso, così come l’elemento romance, messo in scena dall’impacciato amore nascente tra Newt e Tina (Katherine Waterston) e, ancora, da quello impossibile (in America, secondo le leggi del MACUSA – il Ministero della Magia Americano –, è proibito che una strega sposi un No-Mag) tra Jacob e la dolcissima Queenie (Alison Sudol).

E se ci si sarebbe potuti aspettare che Animali Fantastici fosse solo un modo per cavalcare, ancora una volta, l’onda del successo del franchise di Harry Potter, come può essere considerato il fiasco di The Cursed Child, gli scettici verranno smentiti, perché la mitologia che sta dietro la nuova pentalogia è molto più complessa di quanto ci si aspetti, riallacciandosi a racconti, già accennati e mai approfonditi davvero, presenti nella serie madre.

Se dalla Pietra Filosofale ai Doni della Morte Harry, Ron ed Hermione si sono battuti per liberare il mondo magico dalla minaccia di Voldemort, possiamo aspettarci che Newt e soci si troveranno a fronteggiare un altro mago oscuro, il Grindelwald del passato di Albus Silente.

Il primo capitolo funge un po’ da introduzione a quello che ci aspetterà in futuro, con i prossimi film, ma il cliffangher finale preannuncia fin da ora un’avventura ricca di colpi di scena, suspense e magia, e non solo quella fatta di incantesimi e pozioni, ma anche quella che scaturisce dalla penna di J.K. Rowling, la scrittrice che ha sempre il dono di incantarci.

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Pubblicato da Manuela Greco

Classe ’92, appassionata di serie TV, film, libri, anime, manga e di tutto ciò che è nerd da che ne ha memoria.

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