Spider-Man: No Way Home, le citazioni ai film con Maguire e Garfield9 min di lettura —

Spider-Man: No Way Home, le citazioni ai film con Maguire e Garfield — 9 min di lettura —

Vedere Spider-Man: No Way Home è come visitare un parco a tema, con una parata di tutti i nostri personaggi preferiti e continue citazioni al passato e al mondo dei fumetti.

Ne abbiamo contate a decine, quindi eccole tutte qui di seguito.

Attenzione: seguono spoiler!

Spider-Man: No Way Home, i riferimenti alla trilogia di Raimi e ai film di Webb

1. Durante la loro iniziale fuga dai paparazzi, Peter e MJ si fermano in cima al Queensboro Bridge. È una citazione al film di Raimi del 2002 con Tobey Maguire. In Spider-Man, Green Goblin spinge MJ giù da quello stesso ponte.

2. Quando Betty Brant offre notizie su Peter Parker per il giornale della scuola, incoraggia il compagno con un “falli secchi, tigre”. La stessa frase era stata detta da Mary Jane nel finale di Spider-Man 2.

3. Quando è stato rilasciato il trailer di No Way Home, in molti credevano che l’abito elegante indossato da Peter prima del suo incontro con il Doc Ock fosse la replica esatta di quello del Peter di Maguire in Spider-Man 3. Pur non essendo identico, possiamo considerarlo un omaggio.

4. Il nome di Octopus è oggetto di scherno in Spider-Man: No Way Home. Quando il personaggio di Alfred Molina si presenta col suo nome di battesimo, Otto Octavius, genera ilarità nei suoi interlocutori. C’è qui un riferimento alla sequenza, in Spider-Man 2, in cui J. Jonah Jameson viene a conoscenza dell’esistenza di “uno scienziato pazzo che si trasforma in un mostro”. Il giornalista decide che Otto ha bisogno di un nome d’arte e conia, con un po’ d’aiuto, il nickname “Doctor Octopus”.

5. La frase di Doc Ock “La potenza del sole nel palmo della mia mano” viene ripetuta due volte in Spider-Man: No Way Home. Si tratta di una strizzatina d’occhio a Spider-Man 2.

6. Norman Osborn afferma: “Sono una specie di scienziato anche io”. Si tratta anche in questo caso di una citazione diretta alla trilogia di Sam Raimi.

7. Quando zia May è sul punto di morire, dice a Peter che “Da un grande potere derivano grandi responsabilità”. La frase è straconosciuta: si tratta delle ultime parole che lo zio Ben dice a Peter prima di morire in Spider-Man.

8. Quando i tre Spider-Man si preparano a lottare contro i loro storici nemici, il Peter di Andrew Garfield scrocchia la schiena del Peter di Tobey Maguire. Si tratta di un riferimento a Spider-Man 2 e precisamente al momento in cui Peter si fa male alla schiena precipitando da un edificio.

Il gioco di parole originale si perde in italiano. Mentre si prepara a saltare da un edificio all’altro, Peter esclama “I’m back! I’m back”, letteralmente “Sono tornato! Sono tornato!”. Nel doppiaggio italiano dice invece “Sto arrivando”. Quando cade giù, dolorante, in inglese gli sentiamo dire “My back! My back”, ossia “La mia schiena! La mia schiena”. Il gioco di parole sul doppio significato di “back” va perduto in italiano quando Peter dice “Sono arrivato, proprio arrivato”.

9. Quando i tre Peter chiacchierano e Peter 3 è giù di corda, Peter 2 lo rassicura dicendo ripetutamente che è “incredibile”. In inglese usa l’aggettivo “amazing”, riferimento ai titoli dei film con Garfield protagonista, The Amazing Spider-Man e The Amazing Spider-Man 2.

10. “Io non posso competere”, afferma il Peter di Andrew Garfield quando i tre Spider-Man raccontano delle loro avventure. Il riferimento potrebbe qui essere al fiasco dei film di Marc Webb, il cui terzo capitolo non è mai stato realizzato.

11. Mentre il Peter di Tom Holland racconta di aver affrontato Thanos, quello di Tobey Maguire dice di aver combattuto contro “un alieno fatto di gelatina nera”, riferendosi al Venom di Spider-Man 3.

12. Il Peter di Andrew Garfield accetta con riluttanza il nome in codice “Peter 3”, che potrebbe essere un riferimento al fatto che la sua incarnazione del personaggio è solitamente considerata inferiore a quelle di Maguire e Holland.

13. Mary Jane, Gwen e MJ precipitano tutte e tre nel vuoto nei film dedicati a Spider-Man. Quando MJ cade da un’impalcatura e il suo Peter non riesce a raggiungerla in tempo, è lo Spider-Man di Garfield a salvarla. Il richiamo è a The Amazing Spider-Man 2 e in particolare alla tragica morte di Gwen Stacy, che precipita dalla torre di un orologio.

14. L’appartamento di Peter nel finale del film è pressoché identico a quello del personaggio interpretato da Maguire nella trilogia di Raimi.

Spider-Man: No Way Home, le citazioni ai comics

1. I manifestanti fuori dalla scuola di Peter recano in mano diversi cartelli che dipingono Spider-Man come il diavolo. Potrebbe essere un riferimento al patto che Peter fa con Mephisto nella serie Spider-Man: One More Day.

2. La presenza di Matt Murdock in Spider-Man: No Way Home è un omaggio a un numero della serie a fumetti di The Amazing Spider-Man in cui Peter viene arrestato e rappresentato in tribunale dal noto avvocato.

3. Quando Peter, MJ e Ned si ritrovano sul tetto della scuola tra una lezione e l’altra, leggiamo la parola “DITKO” alle loro spalle. Si tratta di un riferimento a Steve Ditko, uno degli artisti che ha creato Spider-Man.

4. Peter si reca dal Doctor Strange e chiede il suo aiuto. Il dottore indossa una felpa della Columbia University, il college frequentato dal personaggio nei fumetti.

5. Durante l’incantesimo di Doctor Strange, Peter chiede di escludere alcuni nomi dalla lista di persone che dimenticheranno la sua vera identità. La storyline ricorda un arco narrativo di The Amazing Spider-Man, in cui Peter chiede allo stregone che tutti dimentichino, eccezion fatta per MJ.

6. Quando Peter cammina lungo l’autostrada per cercare di raggiungere il vice rettore del MIT, la targa della sua auto recita “63ASM-3”. È un cenno al numero 3 di The Amazing Spider-Man, uscito nel 1963.

7. La targa del taxi immediatamente dietro è invece “1228,” un riferimento al compleanno di Stan Lee (28 dicembre).

8. Zia May flirta con Doc Ock quando gli chiede che tipo di acqua preferisca. Nei comics i due si sono frequentati per un breve periodo.

9. Ned scopre che Harry, il migliore amico del Peter di Tobey Maguire lo ha tradito ed è successivamente morto. Ned appare preoccupato e afferma che lui non lo farebbe mai. Tuttavia, è esattamente ciò che accade nei fumetti, quando il personaggio subisce il lavaggio del cervello da parte di Hobgoblin. Convinto di essere egli stesso Hobgoblin, indossa il suo costume e viene successivamente ucciso. Non a caso, i colori della giacca che Ned indossa (giallo e blu) richiamano il costume del villain nei fumetti.

10. Il protagonista di Spider-Man: No Way Home cerca di spiegare ai suoi colleghi chi siano gli Avengers e inizia una frase mai portata a termine. Peter esordisce con “Sono gli eroi più”, ma viene interrotto. Naturalmente il riferimento è allo slogan “Gli eroi più forti della Terra” (“Earth’s Mightiest Heroes”), citato nei fumetti.

11. Quando Electro incontra i tre Peter, indossa un costume nuovo di zecca, molto simile a quello dei Marvel Comics.

12. Quando delle faglie nel Multiverso iniziano ad aprirsi, vediamo le sagome di Rhino e Scorpion, due villain dei fumetti.

13. Tutto il mondo dimentica Peter Parker, esattamente come accade nell’arco a fumetti Spider-Man: One More Day, quando Peter e MJ barattano i propri ricordi e il proprio matrimonio nel tentativo di riportare in vita May.

14. Il costume che Peter indossa nel finale di Spider-Man: No Way Home è la classica tutta blu e rossa brillante dei fumetti.

Spider-Man: No Way Home, i riferimenti a Homecoming e Far From Home

1. Peter e MJ si fermano di fronte al negozietto di Delmar, già visto in Spider-Man: Homecoming.

2. Il dipartimento per il controllo dei danni si presenta all’appartamento di Peter e zia May poco dopo che la sua identità è stata rivelata. In Spider-Man: Homecoming, abbiamo appreso che questa agenzia è la ragione per cui Adrian Toomes ha perso il lavoro dopo la battaglia di New York.

3. Quando zia May e Peter aprono le lettere di ammissione al college, il ragazzo sta costruendo una Morte Nera coi Lego di Star Wars. È un richiamo a Spider-Man: Homecoming, al momento in cui Ned distrugge la sua Morte Nera dopo aver scoperto che Peter è Spider-Man.

4. Quando Peter va alla ricerca di Electro e Sandman, indossa un abito di Spider-Man nero e oro, che altro non è che la sua tuta rovesciata. Lo sappiamo perché abbiamo già visto il rovescio del costume in Spider-Man: Homecoming quando Peter ha rimosso il chip di tracciamento di Tony.

5. Il Doctor Strange passa davanti a un’edicola dove spiccano una serie di riviste con Liz Toomes, la ragazza di Peter di Spider-Man: Homecoming, in copertina. Leggiamo che la ragazza considera Peter “un bugiardo”.

6. Quando Peter va a trovare MJ dopo che la sua memoria è stata cancellata, la ragazza indossa ancora la collana a forma di dalia nera che Peter le ha regalato in Spider-Man: Far From Home.

7. Quando Peter si trasferisce nel suo nuovo appartamento, mette sulla sua scrivania una statuetta Lego di Palpatine di Star Wars. Lo stesso oggetto era stato mostrato in Spider-Man: Homecoming quando Ned invita Peter a costruire una Morte Nera con lui.

Altri Easter egg

1. Nei primi minuti di Spider-Man: No Way Home, quando Peter e MJ volano tra i grattacieli di NYC, c’è un poster di Rogers: The Musical, introdotto in Hawkeye.

2. Il nome completo di MJ è Michelle Jones-Watson e non semplicemente Michelle Jones. Il secondo cognome è un chiaro riferimento a Mary Jane Watson.

3. Nell’appartamento di Happy c’è un DVD di Downton Abbey, che sappiamo essere il suo show preferito. Tony Stark lo rivela in Iron Man 3.

4. Quando Peter rientra a scuola, c’è un murale con i volti di scienziati e inventori, tra cui Howard Stark e Hank Pym.

5. Zia May lavora presso il F.E.A.S.T., un rifugio per senzatetto citato nei vide games di Spider-Man. Nei giochi, Miles Morales è uno dei volontari.

6. Quando Peter cerca di rubare l’incantesimo a Doctor Strange, indossa brevemente il mantello di quest’ultimo, cosa che accade sia nel quinto episodio di What If…? che nei fumetti.

7. Il film ripropone il meme degli Spider-Men che si indicano l’un l’altro per ben due volte: la prima quando i tre Peter sono nel laboratorio di scienze, la seconda quando imparano a fare squadra sulla Statua della Libertà.

8. Quando Doctor Strange ritorna dalla Dimensione Specchio, dice di essere stato appeso sul Grand Canyon per 12 ore. La frase ricorda il momento in cui Loki in Thor: Ragnarok dice di essere precipitato per 30 minuti.

9. Quando lo Spider-Man di Garfield toglie la maschera, in uno degli errori di continuità più evidenti del film, Electro dice che immaginava fosse nero. Afferma poi che esisterà sicuramente uno Spider-Man nero in qualche universo. Si tratta di una citazione a Miles Morales, protagonista di Spider-Man: Un nuovo universo.

10. Dopo la battaglia, la Statua della Libertà è stata riparata, ma il monumento non è stato trasformato in un memoriale che celebra Captain America. La “versione nuova e migliorata” è citata da Yelena nel quinto episodio di Hawkeye.

11. Negli ultimi minuti di Spider-Man: Far From Home, compare J. Jonah Jameson (interpretato da J.K. Simmons, che già prestava il volto al personaggio nella trilogia di Sam Raimi). Al tempo di quel cameo abbiamo tutti creduto che ci fosse stata una collisione tra gli universi e che il personaggio fosse stato prelevato dal mondo dello Spider-Man di Tobey Maguire. In realtà, si tratta solo di un semplice easter egg. Dobbiamo credere che il personaggio di Jameson ha lo stesso volto in due universi diversi.

12. La tazza con la frase “Siamo felici di servirti” appare anche nelle serie Hawkeye e Daredevil.

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Pubblicato da Giulia Greco

Geek. Il caffè è la mia droga, serie TV, film, libri, anime, manga la mia passione. Classe '89, sono cresciuta andando a caccia di vampiri con la Scooby Gang e passeggiando tra le vie di Stars Hollow con le testa tra le nuvole, un po' come Luna Lovegood.

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